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Il sessismo degli usi locali

Scrive Giulia

Il Presidente del Consiglio si sta spendendo attivamente perché questo evento, espressione dei “veri valori dell’Italia” e “della difesa attiva del patrimonio culturale e dei prodotti tipici della Penisola” diventi festa nazionale. L’iniziativa ha incontrato il disaccordo della Lega, che da tempo fa pressioni a favore della Festa del Cetriolo di Ponso (PD).

Patacca e Passerina sono rispettivamente un tipo di tagliatella e un vino tipico di Serrone.

Ecco: se questi sono esempi di tradizioni locali, usi e costumi cui delegare il "risorgimento" italiano, azioni di rivolta contro l’uniformità d’italia allora c’e’ da capire se un po’ di cultura "straniera" non potrebbe farci che bene.

Per esempio: c’e’ questa storia del braccialetto antiviolenza che funziona in spagna per avvisare le donne quando gli uomini violenti stanno avvicinandosi a loro. Non credo sia risolutivo e non so dire se non dia più panico la sensazione di essere perennemente braccata, con la tensione di chi non riesce a vedere la fine di una giornata senza pensare al peggio, in attesa che il campanellino suoni per avvisare l’arrivo dell’uomo violento, tuttavia è interessante la diversa prospettiva, il differente approccio. In italia il braccialetto volevano metterlo sui nostri corpi. Eravamo noi le sorvegliate speciali. Hanno dato licenza di acquisto degli spray che vengono più utilizzati dagli scippatori che come sistemi antiviolenza. Mentre si agitavano approcci securitari e visioni xenofobe del problema ci è stato detto di tutto. La proposta era quella di metterci sostanzialmente alla prova. Vedere di che pasta sei fatta perchè wonder women secondo la mentalità filoariana si nasce mica si diventa. Hanno puntato tutto sullo svuotamento di senso della parola "sicurezza" mentre ci toglievano tutto il necessario per farci sentire al sicuro: stipendio, pensione, autostima, dignità, rispetto. Veline bisognose di aiuto che devono selezionare i propri stupratori, fisici e/o morali, sulla base del conto in banca e delle opportunità conseguenti. All’immigrato niente fica. Al politico che ti tratta da "utensile" invece si.

In italia si faceva tutto questo e nessuna parola veniva spesa a fronte delle tante donne uccise ogni giorno da mariti, fidanzati, conoscenti. Al di la’ del fatto che un braccialetto all’uomo implica comunque un intervento paternalista, c’e’ forse di buono che si lascia alle donne la possibilità di scappare e salvarsi e in ogni caso c’e’ di buono che si individua nell’uomo il problema senza se e senza ma. Non è lei che provoca, non è lei che ci sta, non è lei che culturalmente viene giudicata responsabile delle azioni del suo persecutore ma è lui che viene messo sotto i riflettori. Lui è sotto processo.

Penso che le battaglie debbano essere soprattutto culturali e in italia non ci si prova neppure. La sagra della patacca e della passerina poteva anche essere una allusione pacchiana e ridarella invece finisce per riassumersi in un manifesto volgare e sessista che non c’entra con tagliatelle e vino a meno che non vogliamo allargare la nostra area di immaginazione fino a scomodare i sensi. Io non trovo nulla di sensuale nel manifesto e davvero non capisco perchè mai un culo brasil carnevale rio de janeiro dovrebbe essere rappresentativo di una cultura locale di un posto vicino a frosinone. Forse che c’e’ una comunità brasileira che si è integrata a tal punto da essere rappresentata in sede proloco? 

Posted in Corpi, Omicidi sociali, Pensatoio.