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Abortirai con dolore…

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Update: la decisione è positiva. L’introduzione della pillola ru486 è passata a maggioranza e sarà usata nel rispetto della legge 194. Sia lodato il buon senso. —

Oggi si decide a proposito della pillola ru486, l’aborto farmacologico invece che quello che agisce in maniera invasiva attraverso una operazione chirurgica. Si decide se la pillola può essere distribuita e usata in italia oppure no. E’ una decisione che riguarda il comitato tecnico scientifico dell’Aifa e che si basa sulla sicurezza delle donne e non sulle ideologie.

La Roccella, sottosegretario al welfare con delega alla salute, si sta affaticando parecchio per dimostrare che il farmaco è mortale al punto da produrre cifre di persone che secondo lei sarebbero morte per via della pillola. Tali cifre non sono riportate in nessun elenco ufficiale e non sono basate su nessuna prova scientifica.

Noi ci aspettiamo dalla Roccella la stessa solerzia rispetto alla annunciata somministrazione obbligatoria di un vaccino (quello che consegue al panico diffuso ad arte da Oms e media per l’influenza suina) che serve solo a fare un favore ad una precisa casa farmaceutica, così come rispetto alla vendita massiccia di psicofarmaci, eccitanti, dimagranti a grande rischio di infarto che vengono regolarmente distribuiti sul mercato, questi ultimi senza prescrizione medica e con grande utilità per i farmacisti-commercianti che rispetto al guadagno non mostrano alcuna forma di obiezione di coscienza.

Giusto per capire quali sono gli effetti di una politica familista e integralista, che vieta la contraccezione (come vorrebbe la roccella), che basa tutto sull’obiezione di coscienza, addirittura sull’astinenza sessuale al di fuori dal matrimonio, ricopio qui due articoli di due mondi differenti. Uno riguarda gli effetti delle politiche di Bush negli stati uniti e l’altro riguarda invece le politiche attuate in nicaragua. Dietro entrambi i casi c’e’ indubbiamente l’ombra delle pressioni ecclesiastiche. Incrociamo le dita sperando in una saggia decisione e nell’attesa fate una buona lettura.

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Un rapporto analizza i risultati della promozione dell’astinenza nelle scuole Usa.

Le politiche familiari dell’era Bush. Ragazze madri e malattie sessuali.

di Martino Mazzonis

Juno un film americano del 2007 che ha avuto grande successo in cui una ragazzina di tredici anni rimane incinta alle prime esperienze. Juno forse aveva frequentato un corso sulla sessualità finanziato dall’amministrazione Bush. Forse anche Bristol Palin, figlia 17enne della candidata vicepresidente di John McCain, Sarah, aveva seguito lo stesso corso, visto che dopo aver fatto sesso con un coetaneo nei locali della scuola è rimasta incinta – e siccome la madre era in campagna elettorale, si è anche dovuta sposare. Nel caso inventato, come in quello concreto, l’educazione sessuale non ha funzionato.

Otto anni di finanziamenti alle chiese evangeliche perché promuovessero l’astinenza sessuale hanno piuttosto prodotto un risultato negativo di altro tipo. Non solo gli adolescenti dei college statunitensi non hanno smesso di andare a letto gli uni con gli altri, ma la mancata promozione di pratiche intelligenti come l’uso del preservativo, l’igiene, l’uso di altre forme di contraccezione, hanno determinato la prima crescita di malattie veneree, casi di Aids tra adolescenti e gravidanze indesiderate dal 1991 a questa parte.

Il Centre for Disease Control , istituto pubblico che raccoglie dati e informazioni sullo stato della salute, i comportamenti e la diffusione delle malattie ha pubblicato un rapporto che analizza dati non nuovissimi leggendoli attraverso la lente «della sessualità e della salute riproduttiva dei giovani americani». I risultati sono sconfortanti.

Tre dati significativi: le gravidanze di ragazze adolescenti sono aumentate nel 2006 e nel 2007 dopo un calo costante nel quindicennio 1991-2005; i casi di Aids tra i giovani maschi tra i 15 e i 24 anni sono cresciuti in maniera costante tra il 1997 e il 2005; negli ultimi anni il numero di casi di sifilide tra gli adolescenti è aumentato, per i maschi come per le femmine. Naturalmente ci sono differenze regionali ed etniche: le ragazze ispaniche sono quelle che con più facilità si ritrovano con una gravidanza non voluta e i maschi afroamericani hanno più Aids dei loro coetanei ispanici, bianchi o asiatici. Dal punto di vista geografico è interessante sottolineare come i dati negativi impazziscano in quegli Stati del Sud che con più frequenza hanno adottato programmi di educazione sessuale imperniati sull’astinenza e guidati da criteri religiosi.

Il Centre for Disease Control sostiene che questi dati sono «allarmanti» e dimostrano quanto i teen-agers americani abbiano bisogno di «un’educazione sessuale e medica accurata e comprensiva». Del resto, un terzo di loro non ha mai ricevuto informazioni sui metodi di contraccezione prima dei 18 anni.

Del resto, un’indagine condotta dal Congresso nel 2004 su programmi finanziati dall’amministrazione Bush aveva scoperto che ai milioni di ragazzi che hanno frequentato quei corsi si era detto anche che: un feto di 43 giorni è una persona pensante, l’Aids si trasmette anche attraverso il sudore e le lacrime e il preservativo non impedisce il contagio, metà degli omosessuali adolescenti americani hanno l’Aids. Un distillato di scienza che ha prodotto ottimi risultati.

23/07/2009
da Liberazione

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Nicaragua: la criminalizzazione dell’aborto ha effetti scioccanti

Tre
anni fa, in Nicaragua, una legge approvata dall’attuale presidente
sandinista Daniel Ortega e dal partito Liberale Costituzionalista,
allora al governo, introdusse il divieto assoluto di abortire, anche
nei casi in cui la vita della madre è a rischio (cfr. Ultimissima del 27 ottobre 2006).
Tre anni dopo, un rapporto di Amnesty International traccia un primo, scioccante bilancio. Secondo quanto riportato dal Guardian,
ragazze vittime di incesti e stupri sono spinte a partorire, e il
numero di esse che si suicida ingerendo veleno è aumentato. Kate
Gilmore, responsabile internazionale di Amnesty International, ha
parlato di “orrore puro”. La Chiesa cattolica, si può leggere
nell’articolo, è stata percepita come una potente forza operante a
favore del divieto.

da uaar

Posted in Anticlero/Antifa, Omicidi sociali, Pensatoio, Precarietà.


5 Responses

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  1. Davide Valenti says

    @Serbilla
    Mi dispiace tanto per tua zia :'(

    Per quanto riguarda la scomunica giorno 25 Ottobre c’è la 2° giornata dello sbattezzo, per chi volesse partecipare aiuterà la battaglia per annullare il potere della Chiesa http://www.uaar.it/…a-nazionale-dello-sbattezzo/

  2. Serbilla says

    Sono completamente d’accordo.
    Una mia zia è morta per le conseguenze di un aborto clandestino, quale è stato il suo peccato? nessuno, cercava solo di non mettere al mondo una ulteriore bocca che non avrebbe potuto sfamare in una famiglia poverissima.
    Quando chiamano le donne assassine mi sale una tale rabbia.

  3. anonimo meridionale says

    ne uccide certamente più il viagra che la Ru486.
    proibiscano quello 😉

    sulla Ru486 l’unica cosa davvero da aggiungere è che essa non deve essere un mezzo da parte dello Stato per lavarsi le mani dell’assistenza alle donne che abortiscono

  4. fikasicula says

    serbilla si può morire di anestesia anche mentre ti operano per farti l’aborto chirurgico. si muore di cytotec sistema usato in assenza di metodi corretti. si muore di prezzemolo, di aborti clandestini con i ferri da calza. quante sono le donne morte per aborto non assistito?

    il tema è che questa gente vuole che le donne muoiano e paghino per quelli che loro considerano errori imperdonabili.
    non solo dicono che con la pillola si muore ma mandano scomuniche a chi la usa.
    come se ancora ci fosse tra noi una sola persona che quella scomunica non ce l’ha già 🙂

  5. Serbilla says

    Mi è capitato di vedere in alcuni blog dei bannerini con la foto di Holly Patterson, una ragazza californiana morta a causa delle complicazioni seguite all’assunzione della Ru486.
    I blog che riportano questo banner hanno spesso come tema principale il cattolicesimo, l’amore di Dio o sono filocattolici, alcuni siti fanno elenchi di vittime presi da non si sa dove, dichiarano che la Ru486 liberalizza l’aborto, lo rende facile e accessibile a chiunque, la confondono con la pillola del giorno dopo, blog e siti nei quali si fa disinformazione scientifica mettendo in atto una vera e propria strategia del terrore.
    E’ praticamente ovvio che un medicinale, come TUTTI i medicinali, abbia delle controindicazioni, quando poi questo medicinale ha uno scopo specifico così invasivo dal punto di vista biologico, come altri medicinali (ma non è nemmeno questo un parametro valido poichè si può essere allergici ad un cibo qualsiasi ed avere uno shock anafilattico e morire), mi sembra fuori di dubbio che ci sia un margine di pericolosità.
    E’ sconvolgente l’ingoranza o la malizia con la quale si danno o non si danno le informazioni.
    Mi interessa che la Ru486 sia una valida alternativa all’intervento chirurgico, che gli studi compiuti non siano di parte, nè quella degli antiabortisti idiologici nè quella delle ditte farmaceutiche, come far capire a tutta questa gente che una donna è un essere umano e non un animaletto?
    Perchè per molti sembra (!) che le donne siano animaletti utili alla riproduzione, ma incoscienti, da guidare e proteggere (soprattutto da loro stesse) e all’occorrenza punire, a scopo educativo.