Quante volte avete sentito dire che è stato denunciato uno stupro commesso da un marocchino o da un romeno e poi in realtà non c’era nulla di vero?
A Milano non molto tempo fa si scoprò che c’era un tizio che fingeva di essere marocchino mentre molestava le sue vittime. A Roma qualche stupro commesso da romeni potrebbe perfettamente essere stato fatto da italiani che imitano l’accento delle persone provenienti da paesi dell’est.
E’ notizia di questi giorni che a Torino, di nuovo, una donna sia stata salvata da un parente stretto del commissario rex mentre un tale di origine rumena tentava di stuprarla.
Mi sconvolge sempre l’esattezza della identificazione delle etnie da parte di alcune vittime, così come riportato dalle questura o dalla stampa razzista – come se lo stupratore prima di stuprare recitasse le sue generalità e mostrasse la sua carta di identità.
Oggi il messaggero dice che gli inquirenti non sono poi così sicuri e che effettivamente si, il tizio passava da quella strada ma non è entrato in casa e non avrebbe fatto nulla di quanto detto. Colpevole per comprovato passaggio in quella strada. Tutto qui.
Parrebbe insomma più semplice farsi credere dalla polizia se quando si denuncia uno stupro si denuncia anche la presenza dello straniero. La donna non è credibile in se’ ma per l’etnia dell’accusato.
L’altra balla sgonfiata di recente è la storia della ragazza olandese stuprata a rimini da due nordafricani davanti al suo ragazzo. In realtà si scopre che la ragazza è andata in spiaggia con un ragazzo tedesco, entrambi ubriachi, e che ad un certo punto lei si rende conto che viene violentata con molta probabilità dalla stessa persona con la quale trascorreva la serata.
Quello che appare chiarissimo è che la campagna contro gli stranieri fornisce alibi a tanti "europei", italiani, tedeschi, inglesi, certamente non rumeni, e che ha alimentato una paura dell’altro anche in tante donne.
Quanti sono i casi di violenza addebitati a rumeni che invece sono stati compiuti da italiani? Quanti ne stanno approfittando nel frattempo? Basta tingersi la faccia di un colore diverso, no?
Quanto si sta modificando l’immaginario delle donne? Come è possibile che siano censurate quando si parla di stupro in generale e per essere riconosciute devono parlare sempre e solo di nordafricani e rumeni?
Questo non è grave solo perchè alimenta il razzismo ma è grave perchè le donne vengono massacrate da questa tecnica criminale.
Massacrate in ogni senso come da decalogo per le donne stuprate. Appunto.
Ps: gli stupratori stranieri sono merde umane esattamente come gli italiani. La questione è che lo stupro non è una questione di ceto, etnia, religione. Lo stupro è violenza di genere. Violenza maschile. Sono uomini, qualunque sia il loro passaporto.