Tra le tante iniziative che in questi giorni si svolgono a roma a proposito del g8 [Tutte le notizie e gli aggiornamenti su G8 Indymedia Italia. Potete seguire anche lo streming continuo di radio onda rossa.] c’e’ il presidio alle 17.00 di oggi – 8 luglio – sotto regina celi per chiedere la liberazione di tutte le persone arrestate durante le prove tecniche di repressione di questi giorni. Su indymedia trovate la descrizione di occupazioni e altre iniziative che si svolgono in giro per l’italia.
Per chi va all’Aquila un paio di risorse utili: il sito di legal team italia; il sito che indymedia italia
ha realizzato per raccogliere notizie e aggiornamenti su tutto il g8.
Non è come twitter o facebook, per fortuna, quindi non potete scriverci
con l’i-phone ma non traccia log e la vostra privacy è al sicuro.
Se portate con voi macchine fotografiche e video camere: Su come e cosa fare a proposito di immagini e video potete trovare
parecchi suggerimenti utili in alcuni paragrafi relativi il g8
genovese. Leggete QUI, in particolare "DisFare informazione" e il "Vademecum del mediattivista".
Il 10 luglio la manifestazione nazionale NoG8 all’aquila. Altre notizie su Indymedia Abruzzo.
Altre iniziative riguardano le donne, il razzismo, i cie e si svolgeranno l’8 all’exsnia e il 9 luglio fuori dal cie di ponte galeria. Orari e dettagli sono descritti sotto:
LA VIOLENZA SULLE DONNE E’ UN PROBLEMA CULTURALE E NON DI ORDINE PUBBLICO!
Questo
governo pretende di rispondere alla questione della sicurezza pubblica
creando luoghi di detenzione in cui vengono perpetrate violenze.
Il
governo stanzia 138 milioni di euro per i CIE e solo tre milioni per
l’assistenza alle vittime di violenza di genere… e 30 milioni per
soli 6 giorni di G8 in Sardegna
VOCI DAL BRACCIO FEMMINILE
Dopo
la morte di Nabruka, suicidatasi perchè aveva il terrore dell’imminente
rimpatrio, la compagna di cella che ritrovò il corpo, nonostante la
richiesta di essere trasferita, è rimasta nella stessa cella ed è stata
imbottita di psicofarmaci.
Molte delle donne
rinchiuse nei CIE, in particolare quelle di nazionalità nigeriana, sono
clandestine in quanto vittime di tratta al fine dello sfruttamento
sessuale. Tra queste ci sono anche delle minorenni che, in barba ai
trattati internazionali sulla difesa dei diritti dell’infanzia e
dell’adolescenza, finiscono in galera.
Accade anche
una promiscuità in cui vittime della tratta e sfruttatrici si trovano a
stretto contatto, magari nella stessa camera.
Nel
clima di esasperazione e assenza di legalità spesso si verifica che
vengano richieste prestazioni sessuali di vario tipo alle donne in
cambio di un piccolo favore, come l’acquisto di uno specchietto o altri
oggetti di uso quotidiano.
Un altro caso allarmante e
quello di donne che, dopo aver finalmente trovato il coraggio di andare
a denunciare le violenze subite da anni dal marito, essendo clandestine
(perchè prive di documento) è finita rinchiusa in un CIE.
E TUTTO QUESTO PER LA SICUREZZA DI CHI?
Sicuramente per il sicuro profitto di chi gestisce e orchestra gli appalti che girano intorno a questo perverso ingranaggio.
Mantenere
un clandestino in un CIE costa allo stato italiano ed ai contribuenti
circa 70 euro al giorno, ma ai detenuti solo un litro d’acqua al
giorno, cibo scadente e centellinato e lenzuola di carta.
Per non parlare delle condizioni igieniche generali, in cui farsi una doccia diventa rischio di contrarre infezioni o malattie.
LA LOTTA ALLA VIOLENZA SULLE DONNE NON HA CONFINI
SOLIDARIETA’ ATTIVA ALLE DONNE INTERNATE NEI CIE
QUESTA “SICUREZZA” NON E’ NEL NOSTRO NOME
Mercoledì 8 luglio ore 20.00 C .S.O.A. eXsnia (via prenestina 173): confronto pubblico sul pacchetto sicurezza e sui CIE.
Giovedì 9 ore 16.30 presidio fuori il CIE di Ponte Galeria (fermata Fiera di ROMA – FM1) in solidarietà alle detenute
Gruppo Donne SNIA