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Donne come merce difettosa

Quella che vedete sopra è una delle immagini della Fatina Viola. La serie completa compone un fumetto. Potete trovare tutto sul blog Antifascismo Viola. Un’altra creazione della fatina è il culo vero "yes, we can". La questione è abbastanza semplice. Se ne è parlato tanto anche a proposito delle slide "Fallocrazia e corpi di servizio" (prima o poi le faremo anche al maschile perchè i modelli imposti non sono soltanto femminili). C’e’ un intero sistema commerciale che fa di tutto per farti sentire una merdina. Quando è riuscito nel suo scopo ti presenta il suo prodotto che tu a quel punto ti senti costretta a comprare.

Cosa hai guadagnato tu? Niente. Cosa ha guadagnato esso? Denaro.

La storia però non si ferma qui. Le pubblicità vendono prodotti, modelli di vita e d’immagine. Stereotipi, modelli standard che da barbie in su hanno condizionato gli immaginari di intere generazioni di uomini e donne.

Il maschio alfa è stato sottoposto ad una cura tipo arancia meccanica, flusso di immagini continuo, per cui, poveretto, oramai si eccita soltanto a vedere clonazioni della figlia anoressica della bambola statunitense. Quando egli dice che l’occhio vuole la sua parte evidentemente non sa che quell’occhio lì non è propriamente il suo giacchè lui è ridotto peggio che quell’orbo del ciclope.

La donna alfa (beta, gamma, come vi pare) che vuole piacere al maschio alfa si ritrova a sentirsi difettosa dalla nascita. Con dei difetti di fabbricazione. Scarti industriali che sommano una gran quantità di signorine e signore che non essendo nate negli stati uniti hanno corpi, ossatura, tratti somatici ovviamente differenti. Nella peggiore delle ipotesi fanno la fine di michael jackson, si cambiano colore della pelle, si prendono pezzi di naso e li attaccano all’orecchio o viceversa, si fanno dotare di tette smontabili e di glutei a trazione dorsale, sopportano operazioni dolorosissime per farsi allungare gli arti e finiscono per essere totalmente imbalsamate e inespressive per overdose di botulino.

Nella migliore delle ipotesi fanno solo dei ritocchini o provano a fare una manutenzione ordinaria dell’esistente spendendo un sacco di soldi in prodotti di bellezza di vario genere. Ci sono i rassodanti e i rammollenti, i fluttuanti e i roteanti, creme che ti fanno dimagrire al sole, con la luna, quando dormi, se fai i bisognini, mentre mangi cacca di coniglio o stai a contatto con la più velenosa delle meduse. Puoi avere ciglia permanentate, che tagliano di sguincio la faccia, che t’attraversano l’orecchio per uscire dall’altra parte.

Se chiedi a ciascuna di queste signore perchè lo fanno generalmente dicono che lo fanno per se stesse o che intendono somigliare all’idea che loro hanno di se’. Solo che l’idea che noi abbiamo di noi, almeno fino a che non superiamo l’età adolescenziale, il che può non avvenire mai, generalmente corrisponde all’idea di donna che ci hanno imposto. Noi veniamo infatte sottoposte allo stesso trattamento degli uomini. La beffa sta dunque nel fatto che è già grave plastificarsi il corpo per piacere a lui ed è altrettanto grave farlo per piacere a se stesse.

In ogni caso la logica che imperversa alimenta alte dosi di insicurezza, crea divisioni tra chi obbedisce alle dittature della plastificazione corporea e chi invece no, induce patologie che poi si propone di curare con farmaci che procurano conseguenze talvolta gravi, gravissime, letali.

Prendi il caso di una persona che si sente dire che se il suo corpo è così e cosà allora non vale niente. "Io valgo" solo se uso quella marca di shampoo e somiglio all’attrice fighissima che vive di immagine e tiene il suo corpo come se fosse l’abito per le occasioni speciali. Quella donna che si sentirà dire che non vale niente diventerà presto anoressica, magari depressa, prima o poi avrà problemi al cuore perchè assumerà pillole dimagranti che sono a base di anfetamina o perchè diventerà prozac dipendente.

Il mercato induce bisogni e impone soluzioni. Il mercato induce bisogni e ti fa spendere soldi. Ti fa credere che ti manchi qualcosa e poi te lo impone. Ti fa credere di avere assoluto bisogno di cose superflue e ti fa indebitare per cose che non ti servono mentre la sanità pubblica viene smantellata e non hai la garanzia di essere curata in maniera decente quando ne avrai bisogno.

Tutta questa premessa per raccontarvi, oramai brevemente, una cosa che mi ha segnalato "withdrawal-from-abusive-relationships". In un giro sul corriere ha beccato una serie di immagini in successione che decretano senza ombra di dubbio i "difetti" fisici di alcune star e poi impongono i prodotti che dovrebbero impedirti di fare la stessa fine. Il commento del mio suggeritore è già parecchio pungente e dunque, condividendolo, vi suggerisco di leggerlo.

A me resta da svelare un meccanismo pubblicitario che tenta di accattivare le "clienti" con uno stratagemma populista. Generalmente la testimonial, se è una attrice, viene usata come modello inarrivabile. Il target clienti evidentemente è imitativo, forse più danaroso. Oggi c’e’ la crisi, le donne, che in fondo restano sempre tanto concrete, scelgono certamente cibo con il quale riempire il frigorifero per se’ o per le loro famiglie piuttosto che creme di bellezza e dunque il creativo o la creativa avranno pensato che fare diventare le star raggiungibili, umane, imperfette, potesse stuzzicare la vanità delle donne comuni a quel punto invitate a superare in bellezza e perfezione le loro dive preferite.

L’altra molla che si stuzzica è quella dell’invidia, io sono meglio di te, grazie a quella crema potrò essere meglio della star tal dei tali e dunque posso uscire dall’anonimato. Non siamo forse in tempo di reality?

Qualunque sia la spiegazione tutto ciò è in ogni caso offensivo, scontato, deprimente. Guardare per credere:

http://www.leiweb.it/bellezza/news-bellezza/2009/gallery/img/difetti_vip11a.jpg

A voi questa signora sembra in sovrappeso? E anche se lo fosse? Al polpettone di marche pubblicizzate non importa perchè loro stabiliscono che se non vuoi essere come lei (quindi se vuoi diventare scheletrica) devi spendere qualcosa come 170 n-euro.

http://www.leiweb.it/bellezza/news-bellezza/2009/gallery/img/difetti_vip15a.jpg

Se hai la cellulite come la marini il loro suggerimento è di stare paralizzata sotto il sole con creme abbronzanti snellenti. Un prodotto che ti aiuta a svanire, a scioglierti al caldo come fossi burro.

A me dispiace per la marini, per me che devo vedere queste cose, per tutte quelle che andranno a comprare quelle creme e si ammaleranno perchè una crema non può mai farti avere quel culo se la tua struttura corporea è fatta diversamente e si ammaleranno perchè non sanno che bisogna disimparare questi modelli estetici e imparare la sensualità, fatta di odori, sapori e dettagli che sono eccitanti e unici. 

In fondo, lo sapete, tutto ciò che è in serie non ha grande valore. Basta però un pezzo con un difetto che lo caratterizza e diventa un capolavoro, arte pura.

Fatina è una di quelle donne originali e autentiche. Si ama ed è amata da chi non è conformista. 

A noi non piace il modello ariano, eurocentrico e filiforme. Siamo mediterranee, asiatiche, ispaniche, africane, arabe, indiane. Abbiamo diritto ad avere un corpo non conforme. 

Disobbedite dunque alla norma dell’estetica del corpo imposta…

Semmai vi capitasse a tiro qualcuno che ha imparato a memoria o ha interiorizzato le frasi dei cartelli pubblicitari potreste sempre contraccambiare con un:

Se hai encefalogramma piatto come un lobotomizzato…

Puoi sempre usare la triplice: scarpa con il tacco, zoccolo duro, pompa da orecchio. Soffi un po’ d’aria al cervello, pianti il tacco con lo zoccolo duro. Resti così per un paio d’ore e poi sarai come nuovo. Potrai dire che la’ dentro c’e’ vita, fino a che non finiscono gli effetti del trattamento. Allora tornerai ad avere il cervello avariato di sempre.

Posted in Corpi, Omicidi sociali, Pensatoio.


7 Responses

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  1. vired says

    wow! ;)) ehi! complimenti per le foto!
    Wow! interessante sto blog!

  2. Francesca says

    Porto il mio piccolo contributo con un esempio paradigmatico di estetica nazifascista: un chirurgo estetico che propone interventi di correzione del naso ‘etnico’

    http://www.chirurgiadelnaso.it/…naso_etnico.html

  3. fikasicula says

    @socialista eretico
    avevo messo un link al blog antifascismo viola. te lo rimetto QUI. 🙂

    @vento piumoso
    e menomale che ti piace. e volevo vedere se non ti piaceva 😛 😀
    (grazie!)

    @vivian
    il video è veramente carino 🙂
    potrebbe davvero essere la nostra fatina disoccupata!
    grazie.

    @matteo
    è vero. e la cosa pessima è che l’astrazione ha sostituito la realtà e noi non ci sentiamo più adeguat*. tutti. uomini e donne siamo inadeguati rispetto ai modelli che ci impongono.

    ciao a tutt*

  4. Matteo says

    Mi è piaciuto davvero questo post.
    Il modello estetico dell’industria culturale è inarrivabile anche per le dive, nemmeno Liv Tyler e Valeria Marini riescono a competere. E’ un’astrazione pura, un iperuranio, come le idee di Platone, le copie sono sempre peggiori del modello.
    La propaganda è di un idealismo tanto spiccato quanto sono materiali gli interessi che essa serve.

  5. vivian says

    vorrei presentare alla fatina viola
    quest’altra fatina trovata tra i video di vimeo.
    http://www.vimeo.com/4736044.
    una fatina dei denti che resta senza lavoro e si prende anche lei delle porte in faccia.
    un modo diverso di vedere le cose. forse non così stupido. viva le fatine…viva tutte!

  6. ventopiumoso says

    beh a me piace proprio la fatina viola 🙂

  7. socialista eretico says

    ma il fumetto è online ?
    dove si trova altrimenti?

    grazie
    ciao
    socialista eretico (maschio non alfa e neanche beta…)