Ecco il comunicato del Copyleft Pride sulle vicende napoletane.
Domenica notte piazza bellini è stata ancora il palco di violenze etero-sessiste. Una giovane donna è stata brutalmente pestata da dieci uomini, riportando una serie di ferite gravi fino quasi alla perdita di un occhio.
L’aggressione è senza ombra di dubbio sessista, vedendo la brutalità con cui 10 (dieci!) uomini si sono accaniti su un’unica donna. Inoltre, a prescindere dai motivi per cui si è scatenata questa assurda violenza, da ricercare molto probabilmente in una delle consuete provocazioni, dato il luogo in cui si è svolto, è da ritenersi un attacco di stampo omofobo: piazza Bellini, nonostante le ripetute aggressioni, rimane l’ultima piazza libera di socializzazione non necessariamente eterosessuale. Purtroppo consueta come la violenza è la paura che si genera di fronte a questi episodi in chi è presente, che di conseguenza non riesce a reagire.
Non ne possiamo più!
Ogni settimana subiamo un nuovo attacco, alcuni più eclatanti come il lancio di fumogeni di appena una settimana fa, altri più subdoli ma non meno invasivi, come le suore dell’ordine di Calcutta, che si presentano ogni domenica per professare il messaggio eteronormativo, che noi riteniamo sia la legittimazione culturale in cui avvengono le aggressioni contro chi è fuori dall’ordine naturale voluto da Dio.
Tutte le estati siamo allo stesso punto, con le violenze ai danni della comunità LGBTIQ che si ripetono appena la piazza comincia a riempirsi durante le belle serate. Sembra quasi che vogliano farci accettare che se siamo in tante e siamo più visibili siamo anche più attaccabili. Questo non è vero, ribaltiamo il paradigma, saremo sempre di più, più visibili e saremo sempre più forti e pronte a rispondere. Autodifesa la nostra sicurezza!
Come facciamo da tempo denunciamo queste azioni come fasciste, perchè a prescindere dagli autori, queste sono da ascrivere nel senso comune spostato sempre più a destra da questo Governo e dai partiti, che promuovono le ronde e le politiche securitarie razziste e discriminatorie, incapaci di offrire spunti per un cambiamento culturale reale e profondo di questa società.
Per questo, Giovedi 25 giugno, alle ore 19.00, saremo anche noi in piazza Bellini in presidio per ribadire l’esigenza di riprenderci gli spazi, i luoghi di aggregazione che sono di tutti. Spazi che troppo spesso ci vengono sottratti da dinamiche violente, le quali in questa città sono
ulteriormente aggravate ed alimentate dai poteri della criminalità organizzata, nonchè da pratiche e da atteggiamenti che a quest’ultima fanno riferimento, in un contesto di imbarbarimento delle relazioni sociali.
Copyleft Pride (collettivi Tiresi@, Degeneri, Pachamama, … )
Giovedì c’ero. La piazza s’è riempita e nonostante qualche screzio con gli abitanti del quartiere (ma non ne so di più, i fatti sono accaduti prima che arrivassi) è andato tutto liscio. C’era il desiderio di farsi vedere e sentire e benché il tempo sia stato inclemente s’è radunata una piccola folla. Ho notato, però, anche molte facce stanche, un po’ sfiduciate, fatto su cui rimugino da due giorni.
L’arrivo della sindaca Rosa Russo Jervolino, seguita da alcuni assessori, ha generato una tale serie di fischi e inviti ad andare via da costringerli alla ritirata: ammettiamolo, si è stanchi di sentire le solite promesse inconcludenti e qualche inutile attestato di solidarietà da persone che vedono nel ricorso ad una maggiore presenza delle forze dell’ordine l’unica soluzione, per poi tornare, tra l’altro, a dimenticare tutto nel giro di un mese.
Un unico consiglio per le prossime manifestazioni: portatevi un megafono perché non si riusciva a capire neanche una parola (ed io ero a meno di 10 metri dalla statua).