Milano – Ambulatorio medico popolare. La
mattina del 22 aprile 2009 si vorrebbe chiudere con uno sgombero un
percorso iniziato quindici anni fa, una follia in un mondo dove tutto
si misura col denaro: un ambulatorio gratuito per garantire il diritto
alla salute a chiunque.
COMUNICATO STAMPA AMP APRILE 2009
L’Ambulatorio Medico Popolare ha la sua sede in alcuni locali della
storica casa occupata in via dei Transiti 28, Milano, spazi che erano
stati recuperati fin dal 1990 ad uso sociale, dopo anni di abbandono da
parte della proprietà.
In 15 anni di attività oltre 4000 persone hanno usufruito dei servizi dell’AMP, 30 visite mediche gratuite ogni settimana,
grazie all’impegno di quasi un centinaio di persone, medici e non, che
dal 1994 si sono alternati a prestare la loro attività volontariamente.
Il tutto con una spesa di poche centinaia di euro all’anno,
autofinanziate e in totale indipendenza da partiti ed istituzioni.
In particolar modo, l’AMP opera in favore delle troppe persone
migranti ancora prive del permesso di soggiorno, e quindi di qualsiasi
diritto, aiutandole ad esercitare il diritto di accesso alle
prestazioni sanitarie come previsto dalla
legge ancora vigente. Normativa che, negli ultimi tempi, viene ignorata
in molte strutture sanitarie in cui si sta anticipando arbitrariamente
l’applicazione di un pacchetto “sicurezza” xenofobo e violento, non
ancora divenuto legge, che vorrebbe
fare del personale medico un manipolo di delatori.
Il nostro percorso si interessa anche del diritto delle donne alla
autodeterminazione e alla informazione: la Consultoria fornisce alle donne
supporto ed aiuto nel prendere le proprie decisioni in modo consapevole e
nel conoscere ed esercitare i propri diritti.
Infine dal 1996 è attivo negli spazi dell’AMP il Telefono Viola che si
occupa di dare supporto alle persone vittime di abusi psichiatrici.
Questo è la associazione Ambulatorio Medico Popolare. Questo è quanto
non capirà mai il sig. Ciro Bigoni che ha comprato i locali per poche lire
nel 2002, solo per fare un buon affare a scapito di una battaglia che
rivendica il fondamentale diritto alla salute.
Nel 2004 ha provato a fare chiudere l’AMP promuovendo una prima causa con l’assurda accusa di esercizio
abusivo della professione medica, ed ha ovviamente perso. Ma nel 2008,
al termine della causa di sfratto ordinaria, il tribunale di milano
condanna l’AMP al rilascio dell’immobile e al pagamento di più di
15.000 euro tra presunti danni e spese legali.
Oltre 1000 euro per ogni anno passato a togliere le castagne dal fuoco ad
uno stato imbelle ed ipocrita al punto da non applicare nemmeno le sue
stesse leggi, in una regione dove non sono garantiti neppure i diritti
fondamentali.
Perché mai la legge del profitto dovrebbe essere l’unica a prevalere?
L’ACCADEMIA DELLO SGOMBERO TORNA IN PIAZZA PER DARE UN’ALTRA LEZIONE
Il 22 aprile 2009 è l’ennesima data fissata per lo sgombero
dell’Ambulatorio medico popolare di
Milano. Come già il 27 gennaio scorso, anche questa volta abbiamo deciso
di rispondere alla
minaccia con delle lezioni di piazza durante il presidio antisfratto. E se
in occasione della Giornata della Memoria abbiamo parlato di leggi razziali
vecchie e nuove, questa volta, in prossimità del 25 aprile, si parlerà di
revisionismo-rovescismo-negazionismo, perché pensiamo che la cultura debba
fornire una cassetta degli attrezzi per leggere il presente e trasformarlo.
MERCOLEDÌ 22 APRILE DALLE ORE 6 DEL MATTINO,
PRESIDIO CON COLAZIONE CONTRO LO SFRATTO DELL’AMBULATORIO MEDICO
POPOLARE DALLE 8.30, LEZIONE DI PIAZZA AI GIARDINETTI DI VIA DEI
TRANSITI
Interventi di:
NORI BRAMBILLA, ALDO GIANNULI, LIDIA MARTIN,
RENATO SARTI -TEATRO DELLA COOPERATIVA, ANDREA STAID
Proiezione:
NAZIROCK di Claudio Lazzaro
partigiani e partigiane non si nasce: faticosamente lo si diventa
più cultura, meno paura!