Il video potete guardarlo su Repubblica online. La signora che vedete sopra della quale non conosciamo il nome nella intervista a margine di un corteo di "donne per la sicurezza" capitanato dall’esponente de "La Destra" Teodoro Buontempo, parla con grande signorilità di un concetto profondamente razzista.
Dice che non sono utili le "cazzate femministe" e che non bisogna confondere "questi stupri qui" con le molestie sul lavoro oppure a casa. Per lei sono cose diverse. Gli "stupri qui" per lei sono "etnici", quegli altri "lì" invece sarebbero altra cosa. Dice ancora: "non si devono mescolare argomenti diversi perchè i nostri ragazzi quando fanno questo è colpa della cultura dello sballo, della glaciazione dei sentimenti, delle carenze educative". Il giornalista poi le chiede se anche lei andrà a fare le ronde, in pelliccia. Lei risponde: "En tenue de combat, come preferisce!".
La signora prova a fare una delle tante operazioni di inversione semantica che in questo periodo vanno tanto di moda. Prende un po’ di concetti sparsi qui e la’, li somma e ne tira fuori una teoria ad uso e consumo dei "suoi ragazzi", giustificati dal suo buonismo, dalla sua "comprensione", dalle sue giustificazioni, dalla maniera attraverso la quale sminuisce ogni tipo di violenza che non viene commessa da stranieri.
La connotazione etnica dello stupro, per chiarire, viene attribuita quando ci troviamo in una guerra, vedi il kosovo, serbia croazia, quando lo stupro era un mezzo usato per fare pulizia etnica, per mostrare odio verso la razza del popolo aggredito, per far generare figli di altra stirpe dagli uteri delle nemiche di bandiera.
Tirare fuori il concetto degli stupri etnici in italia invece è oltremodo offensivo, per la nostra intelligenza dato che le etnie di cui parliamo sono quelle ai margini della società, di ogni società possibile e non stanno "occupando" in chiave militare la nostra terra, stanno invece intervenendo in un territorio da schiavi dove le loro braccia vengono sfruttate e i loro diritti vengono offesi ogni giorno. Il concetto è poi offensivo perchè mostra la maniera superficiale con la quale vengono considerate le molestie nei nostri luoghi di lavoro e in casa. Offensivo perchè gli stupratori italiani vengono definiti "nostri ragazzi" che strappano carne e bucano vagine "solo" per via di quella che la gentile signora chiama cultura dello sballo.
Si chiamano attenuanti. Vuole tirare fuori un bel termine francese per questa parola, cara signora?
Fornire giustificazioni morali verso chi stupra è un delitto pari allo stupro stesso. Ci piacerebbe capire poi qualcosa di più su questo strano fenomeno chiamato "glaciazione dei sentimenti". A quando il disgelo? E che dire delle carenze educative. Su questo concordiamo, certo e comprendiamo anche da chi dipendono. Manca un bel po’ di educazione sessuale che insegni il rispetto dell’altra, la consensualità, gli aspetti emotivi della sessualità. Perchè mai gli stupri dei "nostri ragazzi" sarebbero da considerarsi cosa diversa da quelli che fanno gli stranieri? Oltretutto ci spieghi signora se per "nostri ragazzi" intende quelli che hanno aperto un tot di siti antifemministi e che sono collegati a "La destra" a partire dai collegamenti al sito del partito. Perchè se così fosse ci sarebbe un gran parlare delle carenze educative e dellla "glaciazione dei sentimenti". Roba da far venire i geloni al web.
Questa delle ronde rosa comunque non è che una delle questioni emerse in questi giorni. Ritorna la possibilità di inserire le ronde (quelle leghiste) nel decreto antistupro. A Roma parte il progetto "ronde antivendette" (contro le aggressioni ai migranti che avvengono quasi sempre a margine dei cortei di forza nuova) per stabilire un controllo del territorio della concorrenza, la polizia in divisa che rappresenta lo Stato. Destra estrema contro destra che definiremo xy. Per una volta ci piacerà assistere a questo via vai di ronde colorate, rosa, verdi, nere, blu, e se possibile andremo a piazzare in questi luoghi così frequentati dei banchini per la vendita di pane e panelle. Sapete com’e’, tutta questa folla va nutrita e al circo prima o poi si uniranno acrobati e venditori di palloncini.
Nel frattempo chi si occupa di donne e violenze racconta esattamente come vanno le cose. Sull’espresso c’e’ una intervista ad Alessandra Kustermann la quale afferma che gli stupri non sono aumentati, che sono i giornalisti a farli emergere di più, che questi preferiscono ovviamente pubblicare notizia di stupri commessi da stranieri e trascurano ogni informazione sulle violenze commesse da italiani. Lei dice molte cose importanti che potete leggere QUI.
Infine che dire sullo stupro "per dispetto". Lei era bella e con la minigonna e dunque le faccio un dispetto. Cosa ci dice di nuovo tutto ciò? Assolutamente nulla. Ogni volta che un uomo ci mette le mani addosso lo fa per "dispetto". Tutti gli stupratori fanno ribrezzo, qualunque sia il modo, qualunque sia il motivo di partenza di una azione così ignobile. Se volevano suscitare indignazione, sbattendo il mostro in prima pagina, con confessioni ottenute in tempo record e il plauso della cittadinanza che ora si sente più sicura, ci sono riusciti. La prossima volta che un poliziotto, come a bolzaneto, minaccerà di stuprare una militante e poi la chiamerà "capra malata", ce ne ricorderemo.
Leggi anche:
—>>>Decalogo per donne stuprate
—>>>Dodecalogo per donne NON stuprate
http://www.youtube.com/watch?v=Ar_iBUzqLYQ
Video sulle Ronde rosa
Oggi hanno approvato il decreto anti-stupri (o meglio “nascondi-stupri”, ovvero tutti quelli che avvengono in famiglia e per mano di amici, ex fidanzati, conoscenti o datori di lavoro)…hanno deciso che chi ci stupra è sempre e solo uno sconosciuto (meglio se straniero) e soprattutto fuori casa!
La violenza nei nostri confronti continua…
“le etnie di cui parliamo sono quelle ai margini della società, di ogni società possibile e non stanno “occupando” in chiave militare la nostra terra”
E invece no, Fika, se chiedi a queste persone, impellicciate o meno, ti diranno che siamo sotto assedio, che a breve non ci saranno più italiani perché gli “Altri” sono tanti, figliano tanto e ci rubano il lavoro o ci fanno concorrenza sleale… mancano solo la Bestia e poche altre cose per un’apocalisse da cinema.
Se ci si azzarda a spiegare che non si tratta di assedio, che solo le culture e i paesi morti non cambiano e che l’Italia è ciò che è perché è sempre stata un “porto di mare”, nella migliore delle ipotesi ti appioppano aggettivi come illuso e/o comunista, nella peggiore ti danno del “nemico della nazione”.
Senza contare che il modo in cui viene usato il concetto di etnia dalla signora fa ribrezzo…
Sminuire, poi, le colpe degli stupratori nostrani mi ha fatto venire un brivido lungo la schiena: io ho sinceramente paura di chi la pensa così, di chi vede nella provenienza geografica, nel colore della pelle o nelle origini un’aggravante.
Perché la “cultura dello sballo”, la “glaciazione dei sentimenti”(?) e “le carenze educative” sarebbero attenuanti per i “nostri ragazzi” (altro brivido) e non per i migranti? Posto che per me NON sono attenuanti tout court (va, ci piazzo il francese anch’io!), perché per lei vanno appioppate ad alcuni e non ad altri?
Ad ogni modo, quando cominceranno le “mazzate” tra le varie ronde, mi prenoto per una panella, ho bisogno di un po’ di svago. 😀
P.S.: ti ringrazio, anche se in ritardo, per il post dove compaiono gli episodii che ho riportato, l’ho molto apprezzato, anche se, tra gli esami e il lavoro, non ho avuto il tempo di intervenire né allora né nei post successivi.