E’ tutta colpa degli stupefacenti. Questa la linea difensiva dello stupratore della notte romana di capodanno, costituitosi “spontaneamente” giusto il giorno in cui era indispensabile offrire al pubblico un esempio della efficienza dei metodi pro-sicurezza “messi in campo” dalle amministrazioni di destra.
La stessa linea difensiva viene fatta propria dall’intera amministrazione alemanno, secondo le battute rubate al confronto pubblico su La7 di stamattina, e prevedibilmente anche dalle fonti di informazione ufficiali italiane.
Lo stupratore, reo confesso, figlio di buona famiglia, incensurato, viene descritto come figlio di gente perbene e persona normale. Galeotta fu la droga e l’alcool e questo meraviglioso figlio, cuore di mamma, si è trasformato in un mostro. Quotidiani online ci dicono anche che dalla questura hanno avuto cura di comunicare che il “giovane” si trova attualmente in uno stato di “profonda prostrazione e pentimento”. L’Ansa informandoci della concessione degli arresti domiciliari ci dice poi del fatto che lo stupratore sarebbe "consapevole e sofferente". Stupratore pentito e di buona famiglia equivale dunque ad una indulgenza e ad un biglietto gratis per il paradiso.
Il ragazzo ci incuriosisce molto. Vorremmo sapere tanti dettagli di questa vicenda ma soprattutto vorremmo sapere come mai si costruisce una attenuante sulla base di pregiudizi bacchettoni (sesso, droga e rock&roll – vizi, eccessi, deviazioni, amicizia cattive che portano i bravi figlioli sulla cattiva strada) e di bugie mentre non si trova il benché minimo dubbio nel giudicare cattivissimi gli stranieri che fanno violenza su una donna.
Secondo il metro utilizzato infatti potremmo costruire mille attenuanti anche per gli stupratori poveri, baraccati, senz’altro in condizioni di grande disagio personale, precari e in stato di grande insicurezza dal punto di vista economico e sociale. Potremmo persino dire che costoro, poverini, non essendo residenti in abitazioni dotate di riscaldamento potrebbero essere compresi per la attitudine a cercare – con la violenza, certo – un po’ di calore umano.
Potremmo continuare ancora dicendo che dietro ogni stupratore c’e’ una storia, una famiglia, persino una madre lacrimevole che piange e si dispera perché non capisce come mai questo figlio le è venuto su così male. Dietro uno stupratore c’e’ forse una moglie, e dei bambini, poveri angeli indifesi che il padre riempie di regali acquistati con il frutto di tanta fatica. Potremmo dire che lo stupratore aveva grande rispetto della moglie ed è per questo che è andato a cercare altrove un luogo di sfogo avendo egli individuato in donne che camminano da sole in orari non consoni delle persone senz’altro disponibili o comunque che un po’ si meritavano di essere trattate da puttane per una sera. Potremmo anche dire che questi poveri diavoli, essendo senza un soldo, potrebbero rivendicare il diritto all’esproprio proletario della figa altrui. Mica come certi figli di papa’ che hanno soldi, riscaldamento, cibo, tetto, macchina e tutto e che poi sono talmente viziati da pensare che tutto gli è dovuto, persino una trombata a fine party perché il loro pene, inebriato, i suoi sensi, ottenebrati da droghe e alcool, hanno preso il posto del cervello.
Ecco. Volendo costruire storie lacrimevoli e giocare al gioco del “quanto è umano lui”, “immedesimiamoci nelle cause personali e sociali e nei disagi dello stupratore”, potremmo farlo alla grande. E probabilmente in fase di pacificazione, a verità stabilita, a responsabilità assegnate, a soluzioni ricercate, a dignità delle donne violate totalmente difesa, ci arriveremo.
Però la difesa preventiva dello stupratore è una questione che ci coglie di sorpresa. Soprattutto se si adopera una scusa così banale. La colpa sarebbe dunque della droga? Tutti quelli che fanno uso di stupefacenti diventano improvvisamente stupratori e mostri?
La rivelazione del mostro sarebbe la spiegazione? E tutti gli stupratori che abitualmente esercitano in casa e violentano le proprie mogli? Tutti impasticcati? Tutte le persone impasticcate diventano cattive? Dottor jekill e Mister hide a convenienza solo per rampolli della roma perbene e non per tutti gli stupratori?
A parte la cazzata in se’ sfido chiunque tra voi a dire che non conoscete persone che usano stupefacenti o che non li usate voi stess*. Dite la verità: tutti stupratori?
Perciò il punto resta sempre lo stesso. Si sposta l’attenzione sull’elemento destabilizzante per dimostrare che esiste una “normalità” decisa a tavolino mentre la vera normalità è quella che descriviamo tutti i giorni, anche in questo blog, con decine, centinaia, di donne ammazzate giorno dopo giorno nell’indifferenza generale (il 90% in famiglia). Con tantissime denunce di stupro, di violenze, percosse di donne che per la maggior parte hanno difficoltà a riprendersi, ad esistere, a cambiare casa perché senza lavoro, senza un reddito. Con tanti dottor jekill e mister hide che esistono dentro ciascuno di noi/voi, che vanno affrontati, risolti, accettati nella sua complessità.
La società tutta si compone di intrecci tra bene/male che non possono essere raccontati con l’esclusione dell’uno e dell’altro a seconda della convenienza. In entrambi i casi è una visione parziale. In entrambi i casi non si affronta il problema, non si educa all’accettazione dei comportamenti irrispettosi cui ciascuno di noi può dare luogo, non si rende palese la tendenza di ciascuno a voler dominare l’altro con ogni mezzo, soprattutto passando per la violazione del corpo. Non si chiarisce che la “norma” costruita sui corpi esige di reprimere comportamenti sessuali consensuali e non dannosi per nessuno ma allo stesso tempo offre un alibi e una copertura a comportamenti sessuali che – nelle zone in ombra e “fuori norma” – violano ogni principio di consensualità e di rispetto per la persona.
Investire sul serio su questo problema significa fare una rivoluzione culturale anche in termini di comunicazione. Il titolo di un articolo non puo’ essere dunque, banalmente, “bravo ragazzo si trasforma in un mostro” (sintetizzo) e non può essere neppure “erano stranieri forse dell’est”.
Che vuol dire: Forse? Vi rendete conto che su quel forse hanno basato questa notte la battuta di caccia all’uomo in tutti i campi rom? E precisiamo, lo richiede l’amministrazione romana, che guidonia non è comune di roma ma fa comune a se’ e le periferie romane sono municipalità amministrate forse da persone di colore diverso. Per alemanno evidentemente gli stupri fuori dal “suo distretto” di sceriffo in versione post far west sarebbero da imputare ad altri. Miserie burocratiche delle quali potremmo perfettamente fare a meno soprattutto dopo le sue innumerevoli e roboanti affermazioni sulla sicurezza nella "sua" città che rendono patetica qualunque giustificazione da parte sua.
Infatti: non c’era la storia del super sindaco dai super poteri che camminava sulle acque del tevere e faceva accendere le luci di tutti i lampioni in disuso al suo passaggio?
No, dicono loro. Il sindaco non ha ancora abbastanza poteri. Gli serve ancora il potere di incendiare i campi nomadi alla luce del sole, quello di sterminare gli stranieri solo in base alla lingua parlata, quello di attaccare alla schiena degli stranieri dei cartelli con su scritto “lui è rom, attenzione stupra”.
Riassumendo: lo stupro di capodanno è colpa degli stupefacenti, quello della periferia romana è colpa della municipalità che non ha messo i lampioni, quello di guidonia è colpa dell’amministrazione locale. Per il primo è imputato un italiano “perbene” che soffre di metamorfosi alla sola sniffata passiva dell’aroma in lontananza di una canna di marija, per il secondo c’e’ di mezzo una persona afro-nonsisadicheparte e un italiano ma dell’italiano nessuno parla, del terzo ci sono di mezzo cinque uomini incappucciati dei quali uno “forse” aveva un accento dell’est.
Perché mai allora stanotte si è dato libero sfogo alla voglia di sterminio dei rom con rastrellamenti a tappeto nei campi e nelle baraccopoli?
Chiudo con una notizia che sicuramente non interesserà nessuno e della quale le amministrazioni non si occuperanno mai: un figlio ha ucciso madre e sorella.
Annoto anche di uno stupro a Brescia di una donna romena e segnalo, per finire, l’articolo negazionista de l’avvenire sulla storia delle violenze dei preti pedofili a verona. Da non perdere. La dice lunga su chi costruisce in termini culturali gli alibi che giustificano chi stupra o compie omicidi fisici e sociali in italia.
—>>>Leggi commenti e discussione sul tema anche su Giornalismo Partecipativo e su Sorelle d’Italia
>>>^^^<<<
Un comunicato dell’Affi – Associazione femminista federativa internazionale – su quello che sta succedendo in questi giorni:
Dire “BASTA !” non basta piu’
E’ la vigliaccheria il connotato più evidente di questi maschi stupratori.
Forti del numero non si fermano davanti a nessun ostacolo: Eroi!!
Straziano un corpo di donna, lo stesso che li mette al mondo , e così dimostrano tutta la loro magnificenza di maschi intrepidi,
che usano il loro sesso come un’arma.
Da troppi secoli lo stupro è la loro cifra ,
maschi, dei quali la bestia più feroce si vergogna.
Maschi , in un paese impazzito da prestazioni televisive
che misurano grandezze di seni debordanti,
sproloqui di esperti gazzettieri tuttologi del nulla,
dove l’assenza più evidente è l’intelligenza,
dove non hanno spazio le passioni della mente e la scienza
e soprattutto la donna che pensa.
Dire BASTA! non basta più.
Essere forti e unite forse ci salverà
dall’ignavia e dal silenzio dei tanti uomini potenti.
Nascosti dietro le parole “sicurezza” “decreto” “polizia”
per costoro, lo stupro, si traduce nei fatti tutt’al più
in arresto domiciliare del maschio violento nazionale,
in blanda esecrazione di facciata, in libertà di uccidere di nuovo.
La sorellanza che è ancora rimasta sulla terra, forse ci salverà.
Presidenza AFFI
Edda Billi – Irene Giacobbe – M.Gabriella Guidetti
—>>>Per le immagini grazie a Fastidio
sara non avevo dubbi che avessero tentato di incolpare la ragazza di tutto. quando si tratta di un ragazzo italiano capita sempre così.
noi esistiamo sara e questo argomento per noi è centralissimo. torna a trovarci e scrivici spesso. abbiamo bisogno dell’aiuto di tutte/i.
grazie
ciao
Anche a me oggi è capitato di leggere delle misure prese dal giudice contro lo stupratore romano. E’ davvero sconcertante. E’ la prova non solo di come i “figli di buona famiglia” l’abbiano sempre franca, di come la Giustizia italiana faccia pietà, ma ancora una volta della disparità tra uomini e donne: vi ricordo infatti che all’inizio si era cercato di trovare qualche colpa nella ragazza-stuprata dicendo che era probabilmente sotto effetto di stupefacenti, mentre nel caso dell’uomo-stupratore il fatto di essere sotto effetto di droghe diventa addirittura un deterrente della pena!!! E’ a dir poco sconvolgente…
E’ la prima volta che scrivo su Femminismo a Sud, e apprezzo davvero l’esistenza di un sito in cui qualcuno parli di questi argomenti che sembrano dimenticati. Sopratutto sono contenta di aver trovato delle compagne che abbiano i miei stessi interessi. Perchè il Femminismo deve fare ancora tanta strada.
emanuele: si è uno schifo! per una volta siamo d’accordo 🙂
demonia furiosa: io ogni volta che guardo il tg spero sempre che non mi si riempia il corpo di vesciche per l’allergia alle stronzate. ci siamo noi ma bisogna essere in tant* a dire queste cose. quindi grazie anche a te… a tutt* quelli che provano a fare passare una opinione alternativa
ciao
Oggi ho commesso l’imperdonabile errore di guardare il tg. Non si deve fare. Perché sale la bile. Parliamone un attimo. In Italia il 69% degli stupri avviene in famiglia. Ad opera di mariti, padri etc.. Lo dice l’Istat. Non io. Ma siccome in questo paese si deve fomentare l’odio verso l’altro, il diverso, lo straniero – chiamatelo come vi pare – e si mira a far penetrare tra i cittadini sentimenti d’intolleranza e razzismo, allora nei telegiornali si spara una notizia dopo l’altra di violenze sessuali compiute dagli extracomunitari. Come oggi. E’ stato assurdo. Guarda caso. Hanno cominciato l’altro giorno a Guidonia a stuprare le donne. E giù dietro tutti gli altri casi di questi giorni. A me sembra che lo stupro venga strumentalizzato, in modo gravissimo, dai media per creare allarme sul tanto inflazionato e ridondante “tema della sicurezza”. Ma che vuol dire? Lo stupro come atto è sempre da condannare, chiunque sia a commetterlo. Ma è l’informazione che è malata e distorta in questo paese. E fa veramente ripulsa che una società, che dovrebbe dirsi civile, avvalli questo atteggiamento. Perché di stupro si parla soltanto quando è lo straniero a commetterlo? Perché non si accenna minimamente a quel milione di donne (e passa!) che subisce violenza tra le pareti domestiche?
Perché la gente deve pensare che questi atti infami avvengano soltanto quando il telegiornale ce ne dà notizia (e il modo in cui ce la dà…)?
Perché devo sentire l’intervista di un ragazzetto senza arte né parte, preso così a caso per la strada, sostenere che queste cose “dovrebbero andare a farle a casa loro”?
Ma i giornalisti si rendono conto di ciò che mandano in onda e dei messaggi che fanno passare??
No, non credo.
Penso non ci sia niente di più diseducativo di un’informazione viziata, strumentalizzata a fini politi e non libera.
E’ molto importante quindi che ci siano siti come il vostro. Brave!
Che schifo. Ormai non ci sono più parole per giudicare il sistema Italia.
Quello che mi fa incazzare di più è che dovrebbero essere puniti anche i giudici ed avvocati che tiran fuori queste sentenze, come quel tal Mr. Delfino che ha preso 16 anni per aver ucciso a coltellate la sua ex in pieno centro a Parma. Tra parentesi, era la seconda ex che uccideva nell’arco di un paio d’anni: è stato giudicato con “disturbi mentali”.
Onestamente sarei per l’abolizione totale delle attenuanti quali disturbi mentali o simili! E’ un benefit che va a vantaggio esclusivamente dei delinquenti.
Quanto riguarda i giovani di buona famiglia, farei mettere per lo meno le loro foto in tutti i giornali con l’avvertenza che sono soggetti potenzialmente pericolosi
fantastico, di bene in meglio…
addirittura “consapevole e sofferente”
talmente consapevole e sofferente che ha riconosciuto di aver commesso lo stupro dopo un mese.
così li vogliamo gli stupratori. pentiti e abbastanza danarosi da potersi pagare una indulgenza. il paradiso sarà assicurato.
che schifo!!!!
Omniroma-STUPRO CAPODANNO, CONCESSI DOMICILIARI A GIOVANE ARRESTATO (OMNIROMA) Roma, 24 gen – Convalida del fermo e concessione degli arresti domiciliari. Questo quanto disposto dal gip Marina Finiti nel corso dell’interrogatorio di garanzia, svoltosi nel carcere di Regina Coeli, nei confronti di D.F. il ragazzo accusato di aver abusato di una giovane barista dei Castelli la sera di capodanno alla festa Amore 09 alla Fiera di Roma. Accolta così la richiesta del Vincenzo Barba che contesta al 22enne il reato di violenza sessuale. A quanto si è appreso, secondo il magistrato gli arresti domiciliari rappresentano una misura cautelare sufficiente tra l’altro in relazione sia all’incensuratezza del giovane, sia per comportamento dal 22enne tenuto nel corso delle indagini: ha confessato ed è apparso consapevole e sofferente per il gesto compiuto. Nel corso dell’interrogatorio il giovane, a quanto si è appreso, ha risposto alle domande del giudice riportandosi sostanzialmente alle dichiarazioni già rese ieri nel corso della sua confessione compiuta davanti al pm Barba.