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In hoc crepida vinces

No, diciamolo. Ma allora sono proprio dei tricarichi strafatti di cactus smemoralia. Va bene che sul lancio dell’arma di distruzione di massa iraquena in piena faccia a bush c’hanno fatto pure un gioco. Va bene che il tizio c’aveva un po’ il calzino puzzolente e questo di sicuro fa incazzare un tot di gente. Che non è che qui possiamo stare a cincischiare sul bene dei popoli senza indagare a fondo le dimensioni delle chiappazze appallottolate infilate tra le dita dei loro piedi.

Ma si. Funziona così. Per una sorta di principio dei vasi comunicanti. Una sorta di globalizzazione delle scarpate. Così se un numero 42 arriva in testa a bush, in un altro pezzo di pianeta c’e’ la roccella che minaccia di togliersi i mutandoni di lana per lanciarli in faccia a quelli dell’Aifa. E quelli che fanno? Rinviano la valutazione della RU486 al nuovo anno nella speranza che la roccella si faccia almeno un buon bidèt. Come non comprenderli.

E dato che la storia ha avuto un discreto successo e per l’estetica del social network ha rappresentato un grande punto di forza vi dirò allora anche che davanti all’ospedale dove sarà portata eluana englaro, che ha un biglietto in tasca da molti anni e ancora non riesce a fare il suo viaggio, ci saranno dei preti pronti a calarsi le mutande all’unisono per impedirne la partenza. Ottusità misteriose che neppure il commissario montalbano potrà mai svelare. Deve essere per questo che il ministro ha vietato che si faccia persino il check in e c’e’ già pronto uno staffettista olimpionico in pensione che consegnerà al tedoforo l’ordine di rubare la carta d’imbarco per ingoiarla alla velocità della luce e depositare una cagata olimpica all’ingresso del tribunale che quella carta l’ha definitivamente vidimata e autorizzata.

Che poi, sapete, è tutta una storia di mancati scarpari. Hanno da nascondere il fatto che dalla bottega mancano i numeri che vanno dal 37 al 41. Provano ininterrottamente a far entrare i nostri 39 in un 36 scarso e neppure si sognano di offrirci spazio – per esempio – in un 44 largo. Deve essere per questo che il giornalista ha fatto quello che ha fatto. Sicuramente aveva dei calli spaventosi e non per cosa, ma pur’io non è che mi sento tanto bene. C’ho le dita incravaccate, m’e’ sparito il mignolo e il medio è finito in fondo a tutto. Difficile tenere la schiena dritta e il culo in fuori in queste condizioni se la strada è tutta in salita.


Per esempio: che ne pensate di questa cosa dell’azzeramento del valore del denaro? Io non c’ho mica capito nulla. A occhio mi sembra una soluzione da economia trattata coi piedi però mi taccio e aspetto di vedere questa pioggia di soldi dal valore azzerato che dovrebbero servire al popolo per fare tanti ottimi acquisti di natale. Ci vogliono proprio convincere a comprare ‘ste cazzo di scarpe del numero sbagliato e non ci sono santi che li convincano che un piede ha la misura che c’ha. Non gli puoi segare le dita e neppure limare i talloni.

Allora mi faccio due conti, i tanti licenziamenti, la presidente della confindustria che a paracula insiste nel dire che la situazione non è preoccupante, sempre lei che decide che l’età pensionabile delle donne – alle quali nessuno ha mai riconosciuto neppure un giorno di contributi per avere stirato/lavato/cucinato/partorito/cresciuto figli/accudito uomini vecchi e bambini della famiglia – deve rientrare nella macchina del tempo per uscirne in un prossimo futuro salvo che la macchina non si inceppi e che non la ritroviamo nell’anno 3045 – quando noi, il genere umano e le pensioni non esisteremo più, le famiglie che non hanno più un euro da spendere a parte che per sopravvivere a stento, quelle che non hanno proprio nulla, le straminchia di pubblicità che insistono per farci comprare macchine extralusso e abbonamenti telefonici che non si possono mangiare e tantomeno digerire.

Ma poi, veramente, cioè, ma a che fika ci servono gli abbonamenti telefonici + carotona per il pupazzo di neve + moglie di totti + amico calciatore di totti + tutti i personaggi che vengono dall’era paleolitica delle prime pubblicità aziendali? 1000 messaggini più tre miliardi di telefonate da farsi in una notte, come si usano di grazia? Per telefonare all’avvocato e ai parenti stretti quando saremo finiti in galera perché non avremo pagato l’ennesima rata del mutuo e avremo deciso di lanciare scarpe di protesta alla banca che ci pignora quel poco che abbiamo?

Ma si, deve essere così. E lo vedete che gira e rigira abbiamo il problema delle suole che vanno rifatte? Troppi buchi. E questi mentecatti invece che occuparsi dei nostri problemi, della crisi di merda che stiamo vivendo, che fanno? Provano a distrarci con le solite vecchie e noiose questioni etiche. Quelle che gli permettono di speculare sulla pelle della gente per continuare a comprarsi scarpe comode solo per se’ mentre continuano a non avere intenzione di riparare le nostre oramai definitivamente sfasciate.

Come disse Caparezza: E’ l’effetto farfalla, ragazzi. Bisogna riportare la Roccella e tutto l’entourage papalino nel suo tempo. All’incirca nel 1400 D.C. Andreotti sarà felice di poter ritrovare il suo amatissimo acronimo di riferimento politico e alla Roccella metteremo in valigia la versione de-filippiana e tronista dell’imperatore costantino, un lucchetto per celebrare la battaglia di ponte Milvio e una croce con l’opzione on/off della scritta in cielo “In hoc signo vinces”.

Attenti che dal varco temporale non ci torni sul culo quel buontempone di Girolamo Savonarola in persona. Semmai accadesse portiamolo subito da Giuliano Ferrara. Sono convinta che se due + due fa quattro lui sarà in grado di rincoglionire per un po’ anche quell’altro.

In alto i piedi, compagni e compagne. La mia Filippa infiocchettata vi chiama alla rivoluzione.

Parte la scarpata contest. Meglio se usate una bella scarpa fetish versione pinkblock (quella che vedete sopra è una esposizione di un ottimo modello di scarpa militante). Colpite un* stronz* e vi sarà data in regalo  una immagine di cristo strafatto di marijuana che se ti sposti un poco diventa il Buddha, poi Bakunin e se ti sposti ancora ti ritrovi il Che.

Per chi non ama il genere abbiamo il premio di riserva: una ‘nguantiera di pane e panelle, con rinforzo di stigghiola e meusa e ricotta.

In hoc crepida vinces! (con questa scarpa vincerai!)

Au revoir!

ps: il mio latino è surgelato ai pochi ricordi del liceo. se ho scritto una pereta di frase vogliano scusarmi i latinisti e suggeriscano una correzione, please…

Posted in Anticlero/Antifa, Corpi, Omicidi sociali, Pensatoio, Precarietà.


6 Responses

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  1. Johnny7 says

    @luisa & @fikasicula
    Avete ragione, quello al massimo ha tradito IL SUO PAESE facendo prima comunella con bin laden padre&figlio e poi portando la sua guerra privata contro di loro a livello nazionale e non vuole capire che questo è un secondo vietnam
    Vedevi questo:
    http://it.youtube.com/watch?v=QPOIOItuGSo

  2. fikasicula says

    😀
    ci vorrebbe l’indirizzo. chi ce l’ha lo tiri fuori così aggiungiamo

  3. lameduck says

    Bellissimo pezzo, bellissmo…
    Suggerirei, per lo stiletto fetish, un bel numero 46, acquistato nel negozio che mi dicono esistere a Napoli dove si riforniscono regolarmente i trans ucraini.

  4. fikasicula says

    ha ragione luisa. jhonny, non la usare. grazie.

  5. luisa says

    ma perchè bisogna usare questa parola. perchè per offendere un uomo dovete offendere sua moglie. non lo fare per favore. sei su un blog femminista. impara almeno a rinnovare il tuo linguaggio.

  6. Johnny7 says

    Grazie del link, in giro si trovano solo gioci in cui devi proteggerlo quel cornuto
    io al giornalista gli farei una statua in questa posizione:
    http://www.rawa.org/…idi_throws_shoe_at_bush.jpg