Era ovvio che la faccenda del movimento bipartisan non poteva andare avanti. Il blocco studentesco fascista non si è più limitato a partecipare qua e la’ in nome di un "obiettivo comune". Voleva guadagnare la testa della piazza. Stare al centro dell’attenzione. Strumentalizzare in maniera definitiva il presidio sotto il senato. Per stare in prima fila hanno aggredito gli altri studenti. Così hanno tirato fuori i loro patriottici bastoni mentre la polizia tardava a intervenire [leggi e ascolta l’audio, vedi il video e poi guarda come invece le forze dell’ordine sono state subito pronte a caricare gli studenti a Milano -> Video e leggi come hanno agito a Livorno]. C’e’ un’altra versione che racconta di studenti a-politici prevaricati da studenti politicizzati di sinistra che hanno manifestato la necessità di buttare fuori a calci i fascisti dal movimento. Certo se i compagni avessero colto di sorpresa i fasci questi non sarebbero stati pronti e armati di spranghe. [segui le cronache dal newswire di Indymedia Roma, Indymedia Italia e da Radio Onda Rossa in streaming radio]
Mentre il decreto gelmini veniva approvato e centinaia di studenti e di studentesse si riversavano per le strade di tutta l’italia a protestare, a roma le truppe A-politiche sono diventate palesemente schierate con il loro carico di "virilità", testosterone e machismo e di contrapposizione tra camerati in attacco e studenti in resistenza. Violazioni di corpi che non si capisce quando potranno essere contrastate con altri metodi 🙁
Però non sono i fasci del blocco a fare paura. Fanno più paura quelli di azione universitaria e di cielle che in maniera subdola e strisciante si sono inseriti nel movimento studentesco senza pretendere la testa dei cortei o la visibilità sotto al senato.
A parte la situazione romana – dove c’e’ uno scontro esasperato dalla grave situazione di conflitto che la fascistizzazione della città ha causato e dove gli studenti si ritrovano a dover gestire anche l’identificazione di compagni aggrediti – continuo a credere che (lo so che fa poco macho e poco figo, ma ne ne frego) instillare un antifascismo che troppo spesso non è neppure consapevole non sia una scelta lungimirante. Oltretutto mi viene proprio male digerire il rinato, opportunistico e sorprendente antifascismo di veltroni. Non vorrei che per fare un piacere a lui ci sentissimo in dovere di vestire i panni del suo esercito. Proviamo a non fare i nostalgici delle lotte sulla pelle altrui e a non urlare un tifo da spettatori mentre c’e’ chi si azzuffa. Proviamo a non dimenticare che le polizie non aspettano altro e che c’e’ chi segue alla lettera i consigli di cossiga per dividere i movimenti tra buoni e cattivi… [suggerisco di guardare questo video]
Bella la scelta del movimento napoletano di definirsi antifascista. Le caratterizzazioni è bene farle a monte dentro i movimenti e non sollecitarle dopo e men che meno dall’esterno…
cavolo, ma dove l’hai letto?
Sto leggendo cose allarmanti:
a Livorno pare ci siano stati carabinieri in due scuole , la presenza è confermata ancora non sono confermate le modaltià di questa presenza ancora cioè non è confermato che pretendevano di sapere dai Dir. Scolastici i nomi di chi il 30 farà sciopero
in ogni modo mi sembra evidentemente anomala la presenza di carabinieri che vanno nelle scuole