All’inizio hanno detto che si trattava di suicidio. Poi hanno contato le coltellate e le ferite e si sono resi conto di aver diffuso una ipotesi imbarazzante. La gola squarciata e almeno 30 colpi a lei , probabilmente uccisa, finita dal fidanzato e poi la simulazione del suicidio con tanto di bigliettino d’addio per lui che ha provato a morire senza riuscirvi.
L’hanno descritta come una "tragedia familiare", invitando alla prudenza, come se quando si parla di tragedie familiari non si possa parlare neanche più di violenze alle donne. Come se fosse inopportuno sollevare questa questione a fronte di provvedimenti governativi che trascurano le possibilità di intervento in famiglia o nelle relazioni affettive.
Una faccenda che avrebbe occupato la prima pagina dei quotidiani se non fosse per il fatto che, come spesso accaduto anche se solo pensiamo a quest’ultimo anno, il ragazzo che ha inferto le pugnalate non è un immigrato clandestino, non è uno straniero ma è "soltanto" uno romano de roma.
Una storia scomoda perchè ricorda alla ministra carfagna che il nostro peggior nemico sta dentro le mura di casa e non fuori e perchè ricorda al governo che le loro leggi razziali fatte con la scusa di volerci difendere da stupri occasionali hanno solo il fine di dar voce al pregiudizio. Perchè quando un italiano ci stuprerà sarà giudicato in base al reato di violenza sessuale. Quando sarà uno straniero a stuprarci si beccherà anche l’aggravante per immigrazione clandestina perchè lo stupro di uno straniero, per la legge italiana, è più stupro di quello commesso da un italiano.
Hanno infatti approvato un decreto che riempirà le carceri di immigrati, che rinomina i centri di permanenza temporanea quali "centri di identificazioni e espulsione", che introduce il reato aggravante di immigrazione clandestina, che popolerà le nostre città con l’esercito per proteggerci da quella che per i fascisti al governo deve apparire come una "invasione".
Hanno dichiarato lo stato di guerra allo straniero, lo trattano da occupante imperialista invece che da povero "cristo" in cerca di lavoro. Hanno stabilito che si faranno processi per direttissima quando uno è nero, rosso, giallo, europeo dell’est e per far questo hanno bloccato tutti gli altri processi "italianissimi" per i reati commessi prima del 2002. In mezzo ci sta di tutto: stupri, delitti, le torture di bolzaneto e le aggressioni alla diaz del g8 di genova 2001, le infinite schifezze fatte dal premier per le quali invoca, assieme alla pausa processuale salva preti pedofili, addirittura la sospensione dei processi ai danni delle alte cariche dello stato e a chi non è d’accordo chiarisce che secondo lui i magistrati in italia sono sovversivi. Tutto come fosse un regime in cui vi sono livelli diversi di applicazione del diritto. Leggi razziali, appunto.
E a ben vedere, con un governo che sospende i processi che vedono quali imputati un po’ dei suoi membri e con una magistratura che accusa di sovversione dello stato qualche ragazzo perchè ha lanciato qualche uovo o ha sfasciato una vetrina, non si tratta solo di leggi che rendono fuorilegge gli stranieri. Si tratta di norme che aggravano la posizione di rom, froci, dissidenti, compagni comunisti, anarchici. Questa non è la ripetizione del ventennio. E’ una nuova e rinnovata versione di totalitarismo che continua a trattare le persone come merce senza diritti e che risponde all’unica regola determinata dal mercato: il profitto.
Il decreto poi attribuisce nuovi poteri ai sindaci e militarizza persino i vigili urbani che, da ora in poi, immagino, sostituiranno fischietto e paletta con manganello e pistola, che saranno utilizzati per compiti di sorveglianza delle città assieme alle ronde di civili, alle forze di polizia e all’esercito. Un sindaco con tanti poteri somiglia ad uno dei prefetti di mussolini, ad uno dei vescovi del papa re, ad uno dei vassalli medioevali, ad uno dei latifondisti del feudalesimo, ad uno dei signorotti delle signorie, ad uno dei capodecine della mafia. Gestione territoriale, riscossione dei dazi, possibilità di applicare schemi di repressione personalizzata a seconda delle proprie convinzioni. Non è l’italia che va avanti. E’ la penisola che torna indietro di svariati secoli, prima ancora della riunificazione dello stato, prima ancora della lotta tra granducati e regni vari. Siamo alla divisione dei popoli tra guelfi e ghibellini, alla battaglia tra mori e cristiani, al "mamma li turchi" dell’impero ottomano. Siamo all’epoca dell’inquisizione cattolica, delle crociate.
Siamo alla libera circolazione delle merci senza la libera circolazione dei corpi. Siamo alla tratta autorizzata e all’importazione della straniera quando deve fare la badante per reggere il peso di quegli anziani di cui lo stato non si è mai curato e di cui le famiglie non si possono curare più. Siamo all’importazione di carne da macello da far precipitare da una impalcatura, in uno dei tanti cantieri di lavoro che non usano protezioni per i dipendenti, in special modo per quelli stranieri.
Avete mai visto il lager di Lampedusa? Avete mai visto i corpi di cadaveri stranieri galleggiare lungo la costa ragusana? Avete una vaga idea di quello che succede nel nostro mar mediterraneo? E di quello che fanno i libici per "aiutare" lo stato italiano togliendogli dalle ovaie qualche negro di troppo? E dei campi libici? Di quei buchi neri di cui non sappiamo niente? Avete presente una guerra? E’ quella che si celebra nella acqua alte, tra pezzi di merda che speronano gommoni sovraffollati e queste persone di tante nazionalità senza armi. Giusto la speranza di toccare terra a rischio della vita per costruirsi un futuro diverso. Avete presente quello che fanno ai richiedenti asilo? A quelli che sfuggono alle guerre, alle stragi, a tragedie infinite che sono figlie di un occidente arricchito che poi non vuole guardare quanti morti provoca e non vuole neppure soccorrere i feriti?
Probabilmente no. Non vi piace guardare da vicino e vedere le conseguenze del vostro benessere. Capirete bene allora perchè mi vergogno di essere italiana.
—>>>La foto sopra è uno dei nudi collettivi realizzato in Nevada da Spencer Tunick
mi sono permessa di “tumblerare” questo tuo scritto, qui:
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