Sulla questione dell’aborto, dell’autodeterminazione, del diritto di scelta, della difesa della salute della donna, della 194 si è costituito il Comitato nazionale *Quando decidiamo noi*. Sotto i dettagli, i link per leggere tutti i documenti e i prossimi appuntamenti (19/20 luglio a Milano) di discussione sul tema:
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Sabato 31 maggio 2008, Roma, sala Olivetti, su iniziativa dell’UDI – Unione Donne in Italia, si è costituito il Comitato nazionale delle donne quando decidiamo noi che
intende essere punto di riferimento, di informazione, di azione e di
iniziative sui temi della salute e integrità della donna, con
particolare riferimento a tutte le questioni attinenti il generare.
Alla
luce dei sempre più violenti attacchi alla legge 194, dei principi
aberranti contenuti in alcuni punti della legge 40, già messi in
discussione da alcune recenti sentenze, della difficoltà con cui si
procede a rendere effettiva la scelta fra aborto farmacologico e
chirurgico, alle inadempienze, diffuse e in aumento, delle strutture
pubbliche in alcuni parti del nostro paese, attraverso un’incontrollata
obiezione di coscienza da parte del personale medico e paramedico,
circa l’applicazione della legge 194 e la somministrazione dei
contraccettivi di emergenza, si è costituito questo Comitato che, in
relazione all’ambito del tema "generare oggi", pone come principi
delle sue motivazioni e obiettivi delle sue azioni i seguenti punti:
– Affermazione dell’autodeterminazione della donna nelle scelte di maternità
– Affermazione del primato della madre
– Affermazione del diritto alla scelta informata
– Difesa dell’integrità e della salute della donna
– Sì alla legge 194, sì alla prevenzione dell’aborto, no alla dissuasione e alla colpevolizzazione delle donne
– Affermazione del valore sociale della maternità
Su
questi punti, più ampiamente trattati nel documento costitutivo del
comitato, e negli interventi presentati c’è stata l’adesione da parte
di donne interessate a far crescere il neonato comitato, per renderlo
efficace punto di riferimento per tutto il territorio nazionale.
Il
dibattito ha anche evidenziato la necessità per le donne di spostare in
avanti la riflessione sui temi del generare e in particolare sulla
legge 194. Per
non essere costrette alla difensiva e per valutare all’oggi gli esiti
della legge dobbiamo partire dalla libertà femminile e da quanto essa
produce nelle nostre vite in termini di domande su noi stesse –
soprattutto sulle più giovani – e di rapporto che vogliamo avere con
le istituzioni. Per
farlo è opportuno ascoltarci l’un l’altra con generosità, sgombrando
gli animi dai sospetti e dai pregiudizi reciproci, per attestarci sulle
parole che ciascuna di noi ha pronunciato pubblicamente e su quelle che
pronuncerà.
DECISIONI E APPUNTAMENTI
15 giugno : chiusura delle adesioni al comitato
19 – 20 luglio a Milano: Seminario di riflessione e studio sulle iniziative legali e giudiziarie. Principi e prospettive. Prenotazioni al seminario: vanno fatte presso la Sede nazionale a questo indirizzo udinazionale@gmail.com
18 ottobre a Roma: incontro di verifica delle iniziative politiche succedute
Le donne che hanno partecipato alla costituzione del Comitato quando decidiamo noi
hanno deciso di trovarsi nuovamente a Roma sabato 18 ottobre 2008 per
verificare se i punti all’ordine del giorno hanno prodotto iniziativa
politica, dove e come.
Poiché
da più parti si è chiesto un maggiore approfondimento delle leggi
Nazionali ed Europee – lo hanno fatto Ileana Alesso e Marta Tricarico
con la loro relazione e Maria Grazia Campari con il suo intervento – si
è deciso di tenere un Seminario di approfondimento il 19 e 20 luglio a
Milano dal titolo:Seminario di riflessione e studio sulle iniziative legali e giudiziarie. Principi e prospettive.
Chi sono le promotrici, le presenti, le intervenute e le donne che hanno dato l’adesione
Leggi i documenti del 31 maggio
Documento di Apertura – Avvocate: Alesso-Tricarico – Fabiola Pala – Loredana De Vitis
Leggi il documento del Comitato Nazionale: Quando Decidiamo Noi
Leggi il comunicato: Contraccezione d’emergenza: anche noi "non possumus"