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Tiro a segno sui corpi e sulle idee

Il papa e gli esorcismi virtuali 

E’ vero. Lo confesso. Ho un accordo con il diavolo. Come nasconderlo. Al papa non si può proprio nascondere niente. Egli afferma che: "Occorre (…) chiedersi se sia saggio lasciare che gli strumenti della comunicazione sociale siano asserviti ad un protagonismo indiscriminato o finiscano in balìa di chi se ne avvale per manipolare le coscienze".


"I nuovi media,
telefonia e internet in particolare, stanno modificando – continua il papa – il volto stesso della comunicazione e, forse, è questa un’occasione preziosa per ridisegnarlo, per rendere meglio visibili, come ebbe a dire il mio venerato predecessore Giovanni Paolo II, i lineamenti essenziali e irrinunciabili della verità sulla persona umana".


Eccoci qui
quindi al succo della questione. La chiesa (da quale pulpito!) desidera che sia “ridisegnato” il volto della comunicazione partendo dal presupposto che sia utile che a “manipolare le coscienze” siano solo le fonti stampa e gli organi di comunicazione del vaticano.


Dalle mie parti
questa cosa si chiama vocazione al totalitarismo, alla censura. Come sempre abbiamo a che fare con chi immagina di essere detentore unico della verità e quindi persino in grado di suggerire restringimenti di spazi nella comunicazione su internet che secondo il suo ragionamento sarebbe pressocchè guidato dallo spirito di satana in persona.


Perché
“rendere meglio visibili (…) i lineamenti (…)  della verità sulla persona umana” si traduce in un rendere “meno”, ma molto meno, visibili le opinioni di chi contrasta quella verità sulla persona umana che immaginerebbe essere unica e addirittura irrinunciabile ed essenziale. Vale a dire che se, per dire, mastella al prossimo giro diventa ministro delle comunicazioni la prima cosa che farà sarà una legge che si inventa un altro po’ di articoli da codice penale per perseguire reati di opinione e per costringere alla chiusura tutti quegli spazi web in cui si parla di cose che per la chiesa risultano essere immorali.


In quel calderone
sono sicura che un solerte cardinale o segretario di qualche cardinale avrà segnato con dovizia di particolari tutti i siti che scatenano una certa pruderìe nell’anima santificata e pura dei cattolici. 

Il garante della privacy e internet 

Di internet parla anche il garante della privacy che ha imposto ad alcuni provider di cancellare entro un paio di mesi le tracce dei siti web visitati dai loro utenti. Dice anche che questi dati non possono essere conservati a fini di giustizia e mi pare una buona cosa rispetto alla costante violazione della privacy fatta da chiunque. Che poi un provider, non so se lo sapete, non conserva solo i dati delle vostre visite a qualunque sito (si, proprio a tutti i siti, compresi quelli in cui guardate le immagini porno che vi piacciono tanto). Conserva i log delle vostre conversazioni via mail, di quelle via chat che passano in chiaro, delle cose che pubblicate in rete e di quelle che scaricate dalla rete. Insomma siete sotto costante controllo. Come se aveste il telefono perennemente in fase di intercettazione.


Questa cosa
avviene perché nel corso del tempo la rete è stata imbrigliata sempre più dalla spinta, voluta soprattutto dalla mentalità securitaria del centro destra e di una parte del centro sinistra, al controllo. La esigenza di teknocontrollo – con più telecamere, più intercettazioni, tutto giustificato dal motto fascista che "se non hai nulla da nascondere allora puoi farti sorvegliare a vista in ogni momento" – è stata sollecitata per “motivi di sicurezza”. Tali motivi sono stati a loro volta spesso costruiti ad arte proprio affinché vi fosse la approvazione sociale ad assumere provvedimenti restrittivi rispetto ad internet. 

I giudici e internet


E’ di ieri
la notizia sulla requisitoria con richiesta di condanna per caruso e casarini (chiedono sei anni per associazione sovversiva perchè c’era chi voleva realizzare un movimento antagonista, sud ribelle – sappiate che il 2 febbraio c’e’ una manifestazione nazionale a Cosenza in risposta a questo) in cui si fa riferimento anche al ruolo di “istigazione alla violenza” avuto da alcuni siti internet. La prima cosa semiseria – giusto per sdrammatizzare – che mi viene in mente è che caruso e casarini siano troppo sopravvalutati e che secondo me i pm dovrebbero realmente capire che loro non sarebbero proprio in grado di ordire trame di sovversione dello stato. I loro gesti di disobbedienza in cui si mimano scontri con imbottiture composte da bottiglie di plastica avrebbero dovuto suggerire ai pm che far passare il loro piano come si trattasse del golpe del generale pinochet è quantomeno ridicolo.


Ma la ridicolaggine
non si ferma lì. Mettere alla sbarra “internet” e i suoi potenti mezzi di istigazione a non so cosa equivale a dire esattamente quello che dice il papa. Internet vive dunque di vita propria, possiede in se’ il diavolo, e bisogna “ridisegnare il suo volto”. Stiamo di nuovo parlando di censura e di un processo alle idee, espresse su internet, che non ha alcun fondamento ne’ riferimento giuridico a meno che non si inserisca in un quadro di indagine “antiterroristica” per cui – come sempre – tutto è possibile: dalla criminalizzazione delle idee su internet alla criminalizzazione dei colori del cielo al mattino presto… 

Tekno-controllo 


La questione
del controllo su internet – e quando parliamo di controllare internet, come fosse una entità sovrannaturale, intendo proprio che c’e’ chi ritiene che internet si possa controllare – è tirata fuori spesso con tutte le operazioni di riconoscimento di segnali satanici del caso.


Internet
si controlla, ad esempio, in relazione alla pedofilia. Per contrastare cioè il fenomeno di diffusione di “immagini pedopornografiche”, la cui accezione è vasta tanto quanto l’insieme degli oceani della terra. Mi chiedo però, da persona che sa che i pedofili spesso stanno in famiglia o ben vicino la famiglia, quanto sia falsato il problema proprio come era falsato il quadro che veniva fatto in relazione alle violenze contro le donne: se le violenze avvengono dentro casa cosa c’entra la richiesta di più polizia in strada? Allo stesso modo: se i bambini sono molestati da genitori, parenti e amici di famiglia, cosa c’entra la restrizione delle libertà personali su internet? Perché si fa finta di combattere un fenomeno che innanzitutto vede criminalizzati i fruitori delle immagini e – secondo quanto leggo spesso dalla stampa – molto meno chi le realizza?


La storia di internet
è stata tirata fuori anche nel ddl della pollastrini relativamente alla configurazione del reato di stalking. Per tracciare la persecuzione o la molestia da parte dello stalker si ridefinivano ulteriori metodi di controllo e intercettazioni delle conversazioni su internet. Come se ce ne fosse bisogno. E non ce n’e’ bisogno perché secondo le leggi attuali le restrizioni delle libertà individuali e quindi i criteri di sorveglianza, di monitoraggio e di intrusione nelle nostre conversazioni online sono già fin troppo alte. 

La caduta, le brutte checche e l’evangelizzazione di marte


Di questo
comunque forse non dobbiamo più occuparci perché la caduta del governo, con relative dimostrazioni omofobe da parte di gente che viene pagata cifre vergognose per poter pronunciare frasi come “brutta checca” in piena discussione al senato, ci lascia con l’incarico ufficiale di pensare ai provvedimenti che a questo punto potrebbe varare la destra (castrazione chimica, più polizia, microchip salva stupro) qualora riuscisse a occupare nuovamente le poltrone di ministri e governanti del paese.


Il governo
che fu ci ha lasciato, vediamo un po’, niente. Sulla violenza alle donne ha messo in bilancio 20 milioni di euro per un piano di chissà quale natura. E’ stato istituito un osservatorio che ha il compito di osservare e informarci. La cosa davvero bella che ha stimolato questo governo è la manifestazione del 24 novembre che ne ha del tutto disapprovato le azioni politiche e le intenzioni legislative. Non si è fatto nulla sulle unioni di fatto. Niente per dimostrare piena laicità nelle decisioni. Proprio niente che ci possa far rimpiangere quella corte dei miracoli che è riuscita in brevissimo tempo a realizzare esattamente lo stesso contesto storico che fu intorno al 1977, quando l’appoggio al governo democristiano da parte del pci di berlinguer, con le sue chiusure a sinistra e il suo svendersi sempre più al centro, creò le condizioni affinché nei successivi quindici anni regnasse incontrastato il pentapartito di craxi. Perché la nostra italia è piena di mussoliniani di ritorno e guardacaso hanno tutti la capa pelata e si fanno tutti da se’.


Il centrosinistra
, nel suo tentativo di sopravvivere in una italia sempre più fascista, svende valori propri della cultura laica e – appunto – di sinistra e apre nuove e più determinanti strade al centrodestra che a quel punto non ha ostacoli nel suo disegno di realizzazione di un governo che esegue gli ordini di ruini e bagnasco, degli industriali, di bush e di tutta la fetta conservatrice che guida il mondo verso un devastante futuro che è pure facilmente prevedibile.


L’unica cosa
che ci consola rispetto al quadro che fotografiamo della realtà e che immaginiamo per il nostro futuro è che il nostro senso dell’umorismo non manca mai: se riusciamo a intravedere una donna inginocchiata in preghiera persino su marte, tutto è veramente possibile! La chiesa almeno la penserà così e chissà che ora non si organizzi una bella caccia a questa madonna rossa dello spazio per cominciare l’opera di colonizzazione spirituale dei pianeti (della serie: fascisti su marte!). Prepariamoci anche a quello poichè il tiro a segno sui corpi, reali o immaginari, non finisce mai!

—>>>La foto è di Ben Philippi 

Posted in Anticlero/Antifa, Corpi, Fem/Activism, Omicidi sociali, Pensatoio.


5 Responses

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  1. FikaSicula says

    beato te che ci riesci :)))

  2. nicola says

    ho programmato la mia televisione in modo che, quando passa il papa, cambia automaticamente canale

  3. darkblue67 says

    capito benissimo il genere..quello che poi alla fine ci piace tanto…
    no no..continua con l’informazione..anche perchè io imparo qua da te..altrimenti mica saprei dove prendere tutte le informazioni che mi fanno venire il mal di stomaco..
    non preoccuparti..spero che venga a parecchie persone..vuol dire che un po’ di coscienza c’è rimasta

  4. FikaSicula says

    ma no 🙂
    il prossimo post lo faccio comicissimo giuro che ci manca solo che tu ti deprimi :*
    anzi ti dico la mia versione di donna faro: è quella fatta apposta per l’uomo tenebroso, quello dallo sguardo ombroso e dal temperamento un po’ glaciale, l’uomo tipo fiordo scandinavo che appunto ha bisogno della donna faro che lo illumina d’immenso 🙂

  5. darkblue67 says

    sorella…sei sempre un faro in questo casino..
    ma più ti leggo e più mi deprimo..come si fa??
    ti abbraccio