Prue mi segnala che nei prossimi giorni arriveranno a Roma due delegazioni sportive di ragazze palestinesi, una di calcetto e l'altra di basket, che viaggeranno in molte città italiane (in dettaglio sotto) per "raccontare come, attraverso lo sport,
riescano ad evadere dalla dura esistenza imposta dal conflitto
israelo-palestinese e per confrontarsi, sul campo e nelle altre
attività, con le coetanee italiane." L'intero programma e ogni altra informazione utile si trova nel sito di www.sportsottoassedio.it. A Roma parteciperanno ad una iniziativa su "Donne tra sport e islam" (il 23 novembre, segnalato sempre sul sito e anche su questo blog) e scorrendo il programma troverete vari momenti interessanti cui vale la pena partecipare. La cattiva notizia, per ora, è che le ragazze pur avendo ogni permesso in regola sono bloccate a Gaza (non le fanno uscire). Per questo è stata convocata una conferenza stampa per il 2 novembre alle 12.30, Piazza del Campidoglio – Roma (i dettagli in fondo al testo). Segue il testo che vi spiega dell'iniziativa.
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Dal 4 al 28 novembre saranno in Italia due delegazioni sportive
femminili palestinesi, una di calcetto proveniente dall’Università Al
Aqsa di Gaza e l’altra di basket, dall’IBDAA Cultural Center di
Deheishe-Betlemme.
La carovana di atlete, accompagnate da allenatori ed allenatrici, toccherà le città di Bergamo, Milano, Brescia, Pisa, Reggio Calabria e Roma.
Le ragazze incontreranno i rappresentanti ministeriali e delle
istituzioni locali, gli studenti e le studentesse delle scuole
superiori e delle università e si confronteranno in incontri sportivi
con squadre italiane.
Per raccontare come, attraverso lo sport,
riescano ad evadere dalla dura esistenza imposta dal conflitto
israelo-palestinese e per confrontarsi, sul campo e nelle altre
attività, con le coetanee italiane.
Sport Sotto L’Assedio
La
campagna “Sport sotto l’assedio” nasce nel 2003 da un gruppo di ragazzi
facenti parte delle associazioni sportive milanesi Jalla Onlus e Salah
Onlus, con la passione per lo sport e soprattutto per il calcio, che
decidono di condividere con i ragazzi dei campi profughi palestinesi
percorsi di educazione allo sport come strumento di dialogo e di
convivenza.
Il dramma del popolo palestinese e del suo
corrispondente dall’altro, coinvolge tutti. Nella difficoltà di trovare
“soluzioni” o “certezze” ad un conflitto così complicato, è nostra
convinzione porci l’obiettivo di trovare quei minimi spazi di
comunicazione e dialogo che ormai sembrano irrimediabilmente persi.
A
partire da questa convinzione, nasce il progetto della campagna di
“Sport sotto l’assedio”, che ha visto in questi ultimi 4 anni viaggiare
carovane di atleti/e con la speranza di giocare e di incontrarsi dando
avvio a quella solidarietà, dialogo e cooperazione tra i popoli, intesi
come strumenti necessari per la risoluzione dei conflitti.
Questa
edizione, la quarta, vede la partecipazione delle squadre femminili,
affinché la carovana diventi anche strumento per un maggior
coinvolgimento delle ragazze nello sport, in Palestina come in Italia.
per info e contatti: sportsottoassedio@gmail.com
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CONVOCAZIONE CONFERENZA STAMPA
La delegazione di Gaza è in questo momento bloccata dal diniego delle autorità israeliane, che, nonostante le atlete avessero tutti i documenti di coordinamento in regola, non hanno ancora risposto sulla possibilità di lasciarle passare. Le atlete sarebbero dovute arrivare domani a Roma,
insieme alle ragazze di Deheishe.
Il coordinamento di Roma del progetto Sport Sotto l'Assedio- invita tutti gli organi di stampa, i giornalisti interessati e le giornaliste interessate, alla
Il 2 novembre 2007, alle ore 12: 30 in Piazza del Campidoglio.
Saranno presenti i coordinatori e le coordinatrici del progetto e le atlete palestinesi ospiti qui a Roma.