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#8Marzo #Milano: marcia delle zoccole!

Volantino 8 marzo

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Posted in Fem/Activism, Iniziative.


Massimo Lizzi e i “comportamenti borderline” dell’Eretica

Da Abbatto i Muri:

Massimo Lizzi, alias Roderigo, blogger convertitosi da poco al femminismo integralista e moralista, tra i suoi tanti interventi contro di me sostiene che aver fatto presente a Se Non Ora Quando su twitter quello che scrivo QUI, sarebbe un “comportamento borderline“. In realtà tra me e Snoq ci sono stati pochi twitt, non un “assalto” e generalmente io non “assalto” alcun profilo twitter o pagina facebook proprio per niente. Si è trattato di uno scambio interlocutorio che succedeva ad altro scambio interlocutorio. Dicesi dialettica tra femminismi, cosa che Lizzi disconosce perché lui quelle che non concordano con la sua posizione le scomunica e basta.

Ma a proposito di comportamenti che lui definisce “borderline” allora dovrò ricordargli che più o meno molte tra le persone che gravitano sulla sua pagina e tifano per lui accompagnandolo nella costante denigrazione diretta a me sarebbero da giudicare allo stesso modo, lui compreso. A partire da lui, appunto, che già dai primi link che su di me produsse, immaginando dovesse interessarmi per forza la sua posizione, e non rinunciando mai a farla presente in ogni luogo possibile, “assaltò”, per usare un suo termine, pagine facebook, profili twitter (dai quali è stato bannato), includendo bacheche facebook di persone a me amiche presso cui insistentemente lui e altre persone sostenevano che bisognasse prendere le distanze da me.

C’è il signor Stefano che ha “preso d’assalto” bacheche facebook e perfino il mio profilo twitter da cui è stato bannato per raccontare al mondo un po’ di menzogne. La signora Rossana è una abolizionista della prostituzione e, sempre usando il punto di vista di Lizzi, ha preso d’assalto la mia pagina facebook per dirmi perfino che dato che supporto la causa delle sex workers avrei progetti imprenditoriali da pappona. Interventi sempre pacatissimi, of course, offese a parte. Poi c’è Wild Mauz che ha “preso d’assalto” pagine e pagine, gruppi facebook, bacheche di persone per raccontare, insistentemente, menzogne su di me. Ultimamente ha anche diffuso, lei anonima, la foto con la mia faccia e scritti sopra i suoi soavi pensierini. Poi c’è Cristina, compagna di merende di Wild Mauz, che in privato ridacchia con quella e poi arriva su Il Fatto Quotidiano a sfottermi e a insultare la mia intelligenza. Sono abolizioniste della prostituzione, fanatiche anche loro. Sul FQ c’era un altro che mi insultava e a leggerlo sembrava proprio l’alter ego di qualcuna di queste persone. Chi lo sa. Poi c’è tale signor Andrea che non perde occasione per dire che io sarei “venduta” perché non passo il tempo a fabbricare mostri per parlare di padri e la mia ricerca va oltre le demonizzazioni. Ci sono alcune, con le quali costoro interloquiscono, che avrebbero perfino scritto che FaS sarebbe “pagata” da organizzazioni criminali. Un “assalto”, a suo tempo, lo subii da Chiara, Barbara, e non mi ricordo chi, sul blog femminismo a sud. In privato, parlando con una del gruppo, dissero perfino che la mia amica era una “iena”. Si trattava sempre di differenza di opinioni. Poi c’è Katia, Carmilla, Serena, non so altre, inclusa la TK Brambilla che sembrerebbe essere un fake alter ego dello stesso Lizzi che interviene per legittimare, in quanto donna, quello che lui sostiene da uomo. Poi c’è un’altra signora che, tra le altre mille sue farneticazioni, ha perfino scritto che avrebbe fatto male a non avermi sputato un giorno che ero di passaggio nella sua città. Poi ci sono altre che leggono i “contenuti” sparsi da queste persone e vengono a insultarmi gratis, così, tanto per fare.

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Posted in AntiAutoritarismi, Pensatoio, R-esistenze.


#8Marzo Salerno: l’8 Marzo nessuna celebrazione! Tutto è ancora da prendere!

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Riceviamo e volentieri condividiamo:

Un altro 8 Marzo è dietro l’angolo ma nessun passo avanti possiamo festeggiare per le lotte di autodeterminazione. Il vento che soffia è in tutt’altra direzione, repressione e inquisizione tornano alla ribalta. Non festeggeremo difatti il nuovo governo, che all’insegna del pinkwashing vorrebbe farci credere che tutto andrà meglio solo per aver incassato delle quote rosa in più (e che quote!). Non festeggeremo l’ultimo decreto sul femminicidio, che con la scusa di ‘difendere’ le donne affidandoci al tutore (boia!) di turno, ha inaugurato una nuova ondata securitaria e repressiva anche a danno dei movimenti sociali come i No Tav, non festeggeremo la bocciatura al Parlamento europeo del rapporto Estrela che indicava un passo avanti per le lotte glbtq e in materia sessuale nella direzione di una libera scelta, consapevole e assistita, per tutt*.

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