Da Abbatto i Muri:
Maria Baratto, 47 anni, cassintegrata della Fiat di Nola, morta suicida, ritrovata a casa dopo quattro giorni, di lei si scrivono cose idiote tipo “dramma della solitudine” e grossi quotidiani, che usano i cadaveri di donne in prima pagina solo quando c’è da fare la vittimizzazione di un intero genere per fornire una passerella elettorale a quant* su quei corpi invece speculano, a lei non dedicano che poche righe. Scrive Tommaso Pirozzi, operaio Fiat in quel luogo di massacro contrattuale che fu Pomigliano:
Ieri sera una nostra collega Fiat di Pomigliano è stata trovata morta dalle forze dell’ordine allertati dai vicini per cattivi odori che provenivano dall’abitazione di Maria B.
Maria era un’amica oltre che collega di lavoro, insieme ad altri 316 lavoratori fummo deportati a Nola e discriminati dalla Fiat per questioni puramente politiche e ideologiche.
L’unica nostra colpa è stata di aver preteso sempre il rispetto dei nostri diritti.
Quest’amica insieme a tutti noi è stata collocata in Cig da circa 6 anni e mai richiamata al lavoro neppure per brevi periodi, tale discriminazione non solo ti colpisce economicamente, visto il salario dimezzato, ma ti distrugge nell’intimo, nel tuo Io, ti annienta e ti rende inutile nei confronti di una società basata sempre più sull’egoismo e arrivismo.
Oggi dobbiamo dire basta a questi omicidi di massa, si perché purtroppo già altri colleghi si sono tolti la vita a causa di ciò.
Qui vi sono delle responsabilità non solo dell’azienda ma di tutti coloro che pur sapendo non fanno nulla per fermare queste discriminazioni.
La Politica, i sindacati sono complici di questo massacro,
salutiamo una collega di lavoro che non è riuscita a resistere a questo continuo massacro psicologico, salutiamola con rispetto e con dolore, ma proprio per lei dobbiamo continuare ad imporci affinché proprio nessun’altro possa commettere quest’azione mostruosa, per lei e per tutti noi dobbiamo pretendere il reintegro di tutti i lavoratori a Pomigliano. Ciao amica, che la terra ti sia lieve….BASTA COL CIMITERO!
BISOGNA DENUNCIARE I RESPONSABILI DI QUESTI OMICIDI PER ISTIGAZIONE AL SUICIDIO!