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Le radicali antiporno e abolizioniste (della prostituzione) del Partito Femminista svedese

Da Abbatto i Muri:

In Svezia il partito Feministiskt Initiativ prende il 5,3% dei consensi e porta una donna in parlamento. Soraya Post, 57 anni, antirazzista, secondo alcun* sarebbe la prima Rom che accede al parlamento europeo, in realtà questa notizia non è esatta: in passato c’erano gia’ state Lívia Járóka e Viktória Mohácsi, ungheresi Romnia. Soraya Post, la cui candidatura è stata quella che ha portato il partito a quella percentuale di voti, vuole portare un punto di vista delle donne, antirazzista, per “l’uguaglianza di genere e i diritti degli omosessuali” e una serie di altre cose che qui e là alcune commentatrici entusiaste hanno descritto. Non so come stanno messe in Svezia con la storia dell’obbligo di quote nelle liste ma immagino che per le europee non abbiano di questi problemi perché le candidate, da quel che si vede dal sito, erano tutte donne a parte un uomo che risulta anche come membro del consiglio direttivo.

Di per se’ l’idea di un partito femminista non mi fa impazzire perché significa istituzionalizzare un punto di vista che è filosofico e anche plurale e ridurlo ad una voce unica, egemone, che gode di maggiore diffusione e risorse, non mi pare una conquista. Mi piace solo l’idea che queste donne si siano comunque sganciate dai partiti a leadership maschile, almeno portano avanti questa cosa con autonomia e facendo pesare il proprio potere contrattuale a partire da una forza esterna. Se devi fare politica istituzionale che almeno tu smetta di mendicare quote a destra e a manca, questo quel che penso. Non mi basta comunque quello che leggo qui e là soprattutto dopo aver letto sul sito Il Paese delle Donne un paio di paragrafi che mi fanno accapponare la pelle. Dunque non solo sono abolizioniste della prostituzione e antiporno ma sono anche neocolonialiste perché immaginano, con la loro iniziativa, di salvare noi costrette nell’inciviltà e di voler esportare nel resto dell’Europa la sostanza del modello nordico.

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Quella “sinistra” moralista: Paola Bacchiddu demansionata per un bikini!

604005_10151537997832519_1385931029_nda Abbatto i Muri:

Elezioni finite, commenti fatti, ora è il momento di dire le cose come stanno, senza peli sulla lingua. Paola Bacchiddu ha messo una foto in bikini sulla sua pagina facebook, è diventata lo zimbello di moraliste e di bull*, di gente che l’ha insultata e l’ha virtualmente lapidata, e, con mia sorpresa, ai margini della strada, a lanciare pietre su di lei, sottoforma di “critiche”, c’erano anche le femministe. Non tutte, per fortuna, perché alcune tra noi, tante persone in realtà, avendo subito capito la piega che stava prendendo la vicenda, come normalmente una brava femminista dovrebbe fare, abbiamo smesso di stare a guardare, abbiamo abbandonato il ciglio della strada, ci siamo spogliate, e abbiamo cominciato a camminare con lei. Abbiamo realizzato una cordata autodeterminata, protettiva e solidale, fatta di cosce, tette, culi, braccia, bocche, schiene, bikini, corpi, di donne e uomini, come fosse una slut walk virtuale, e quelle pietre, dunque, sono state meglio redistribuite.

Non conoscevo Paola Bacchiddu, lei sarda, io siciliana, ma che io la conoscessi o meno, che condividessi di lei i respiri, poco o molto, quello che mi è sembrato chiaro in questa vicenda era il fatto che si trattava di una donna che veniva mortificata per un gesto compiuto in libertà e io odio che si mortifichi chiunque faccia gesti di libertà, soprattutto se hanno a che fare con i corpi delle donne. Odio le intellettualizzazioni, le moralizzazioni, le sovradeterminazioni e odio che si rigiri la frittata per imbellettare e legittimare il moralismo di chi ha trattato Paola con un accanimento tale da farmi ritenere che se ci fosse stato nei confronti di Renzi o Berlusconi o qualunque avversario politico reale lo stesso dispiego di truppe probabilmente quelle truppe oggi avrebbero vinto le elezioni.

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Il Pd vince ed è Matrix (prendete la pillola rossa!)

da Abbatto i Muri:

No dai, le piddine che vengono a rifarmi il verso su facebook per fare dispettucci e prendersi la rivincita anche no. Fortuna che anche del vostro partito conosco gente molto meglio di così. Siamo adulte e il mio non è l’asilo infantile. Potrete anche aver vinto le elezioni, ma sempre di un risultato da democrazia cristiana si tratta. Contente voi. Andiamo avanti. Oggi non si inaugura la stagione totalitarista del piddismo per cui contro il Pd non si può più neppure immaginare una sola critica. Continueremo a opporre critiche, a ragionare, e a non farci travolgere da questo fenomeno che di fatto sostituisce, nell’immaginario collettivo, il berlusconismo. Renzi è colui che tutto può. Fino a che non si vedrà che non può né più e né meno di quel che hanno potuto i governi precedenti, perché lui è lì per fare leggi che ci lascino in mutande ed è soltanto bravo a rivenderle come se ci stesse facendo un favore. Peccato che non tutt* stanno a Matrix. Perché noi abbiamo preso la pillola rossa. Lo abbiamo fatto molto tempo fa, e non torniamo indietro. Non potremmo, neanche volendo.

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