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#VogliamoStudiDiGenere: l’appello in inglese e spagnolo!

L’appello perché si reinserisca il Corso di Studi di Genere nell’offerta formativa dell’Università della Calabria [Leggi QUI (l’appello in italiano) e invia la tua adesione a vogliamostudidigenere@grrlz.net] in lingua inglese e spagnola. Fateli girare nei contesti accademici che conoscete e ovunque abbiate voglia di raccontare come in Italia si considerano queste materie. Ovunque esista qualcun@ che voglia chiedere la riapertura del Corso in Calabria e che voglia raccontare altrove in che miseria culturale di priorità viviamo.

ENGLISH

The University of Calabria (a Southern region of Italy) has decided to close down the course of Gender Studies taught by Laura Corradi, the only course of its kind taught at this university. The news cannot leave us indifferent. Students say no, we say no, every person who knows how crucial is the existence of such a course, especially in the South, say no.

This story has to do with all of us. It’s no personal matter, but a political issue, which clearly points at the position to which gender issues are relegated in times of economic cuts.

We call everybody to imagine gender studies classes in the street, in the cities where this is possible; classes that speak about what is lacking in the universities and articulate knowledges generally left at the margins.

We must say very clearly that we don’t like this decision. We do so also with this call.

We demand the course of Gender Studies to be reintegrated in the curriculum of the University of Calabria. We want courses of Gender Studies in every university.

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#slutwalkroma: la minigonna non stupra!

E’ la prima Slut Walk Italiana.

Si sono incontrati/e a Roma, la stessa città in cui 9 edifici sono stati occupati nello tsunami tour che racconta l’emergenza abitativa per tantissime persone, oggi, alle 16.00, per fare workshop e per prepararsi ad andare in giro per la città. Ora sono in giro, appunto, e stanno dicendo chiaro e forte che non è la minigonna, gli abiti, quel che indossi che stupra. A stuprare è chi stupra. Non dire alle donne come devono vestirsi o cosa non dovrebbero indossare. Dì a chi stupra di non stuprare. Ecco alcune immagini dei momenti di preparazione e del giro in centro città. Piazza Montecitorio, Parlamento.

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#Appello all’Università della Calabria: Vogliamo il Corso di Studi di Genere!

—>>>Update: QUI l’appello in lingua inglese e spagnolo.

E’ nota la questione della chiusura del Corso di Studi di Genere nell’Università Calabrese. Non è una notizia che può lasciare indifferenti. Non ci stanno le studentesse, non ci stiamo noi, non ci sta nessuna persona che capisca quanto sia importante che in una Università, specie se nel sud, esista un Corso del genere.

Questa storia riguarda tutte noi. Non è una questione personale ma è una faccenda politica, che indica precisamente in quale punto tra le priorità di spesa stanno le questioni di genere.

Noi invitiamo tutte a immaginare mille lezioni di studi di genere per strada, nelle città in cui questo è possibile, che parlino di quello che nelle Università manca e di saperi che vengono confinati a margine.

Bisogna comunicare in modo chiaro che questa decisione non ci piace. Lo facciamo anche con questo Appello.

Chiediamo che il Corso di Studi di Genere sia reinserito nell’offerta formativa dell’Ateneo. Vogliamo Corsi di Studi di Genere in ogni Università.

Firmate con noi? Grazie!

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Il Corso di Studi di Genere dell’Università della Calabria, tenuto a Rende presso il Dipartimento di Sociologia da  Laura Corradi, (ricercatrice docente) non esisterà più perché hanno deciso di chiuderlo.

A dispetto del successo dello scorso decennio, frequentato da centinaia di studentesse, il Corso è stato via via rimpicciolito, nonostante la determinazione delle studentesse a seguirlo e della docente a tenerlo a titolo gratuito. Le studentesse denunciano che è stato piazzato alla stessa ora di altri appuntamenti importanti e obbligatori. Reso difficile da seguire si è ridotto quest’anno a 15 allieve. Tagliare via questo Corso come materia superflua è diventato così molto semplice.

Il Corso è stato una importante palestra di empowerment per tantissime ragazze, giovani femministe dottorande in cerca di audience, ricercatrici migranti, precarie ‘cultrici della materia’, tante persone che infatti non accettano passivamente questa decisione. Tra l’altro il Corso nel contesto calabrese rappresenta una reale opportunità per donne e uomini che vogliono acquisire gli strumenti critici per leggere anche la propria realtà.

Questo Corso di Studi dovrebbe rimanere una opportunità per coloro che lo preferiscono, anzi crediamo che gli studi di genere dovrebbero essere valorizzati,  l’Università potrebbe usarli come corsi base del primo anno, come esempio di sapere teorico e pratico  interdisciplinare, come visione critica necessaria di una cultura che  fissa i ruoli di genere, patologizza le differenze o le inferiorizza, impone etero-normatività.

Chiediamo perciò che si reinserisca il Corso di Studi di Genere, con risorse adeguate, nell’offerta formativa dell’Ateneo.

per adesioni, scrivi a:

vogliamostudidigenere@grrlz.net

vogliamostudidigenere[at]grrlz.net

[L’Appello su Facebook]

 

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