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NOTAV: quando si attenta alla vita di un compressore

c2f853046fb22a10de180e38c9f41ddcDa Baruda:

IL COMUNICATO STAMPA del MOVIMENTO NOTAV

Tre giorni continui di attacchi mediatici e politici alla Valle di Susa e al movimento no tav.
Proviamo per punti a raccontare la cruda realtà:

– L’azione di lunedì notte non è stata rivendicata, le uniche notizie che rimbalzano sui giornali arrivano direttamente dalla questura e dall’interno del cantiere.

– La realtà è che non ci sono stati feriti e l’attacco è avvenuto alle cose e non alle persone. Un compressore annerito è l’unico “ferito”. Un po’ poco per giustificare un “tentato omicidio” a meno che anche il compressore sia considerato un operaio del cantiere.

– Quando il ministro degli interni  Alfano, seguito dal solito coro bipartisan, parla “di atto terroristico e “ricerca del morto” o non sa di cosa parla o lo sa benissimo  e falsifica deliberatamente i fatti reali, usando lui sì, toni terroristici.

-Noi temiamo che qualche povero cristo ci lascerà davvero le penne immolato sull’altare della “ragion di stato” e non per mano dei NO TAV, ma per cancellare i NO TAV dalla Storia e tutto questo ricorda maledettamente la “strategia della tensione” degli anni ’70 e 80.

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Posted in NoTav, Omicidi sociali, R-esistenze.


Il corpo più che umano

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Da Intersezioni:

The more-than-human-body di Kris Forkasiewicz, traduzione di feminoska, revisione di H20.

 Il pensiero occidentale ha perlopiù ridotto il corpo a una cosa, un oggetto del mondo come tutti gli altri. Solamente in tempi recenti è stato rimodellato in qualcosa di molto più articolato: il fondamento e l’espressione della soggettività.
I primi a spingere il discorso in questa direzione sono stati pensatori anticonformisti come James, Dewey e Nietzsche. Poi, a partire dalla metà del 20° secolo anche i fenomenologi, le femministe e gli scienziati cognitivi hanno aderito a questa visione. Ma la discussione da loro animata si è rivelata decisamente limitata, restando perlopiù circoscritta a un particolare tipo di corpo, quello dell’Homo sapiens sapiens. Questa mossa ha condizionato, pregiudicandola, la nostra predisposizione a sentirci in relazione con gli altri esseri corporei. Al tempo stesso, ha avuto l’effetto di concettualizzare il corpo come veicolo di cultura e spirito umano – per quello che continua ad essere visto come “più-che-animale.”

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Posted in Animalismo/antispecismo, fasintranslation.

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Ideologia e linguaggi Anti/Pas

Io mi ricordo che FaS fece una dura lotta per affermare il diritto di poter ragionare laicamente sulla Pas e nel merito delle questioni. Senza pregiudizi di partenza. Senza che nessuno arrivasse a dire che essere No-Pas fosse distintivo di nazi-qualcosa, vetero-fuffa, eccetera eccetera. Perché c’era in quella modalità un piglio ideologico che non aveva niente di scientifico.

Per affermare quel diritto abbiamo stabilito che fosse necessario spazzare via ogni accusa, reciproca, che veniva fatta. Non puoi chiedere a qualcuno di mettere giù le armi e ragionare laicamente se dall’altro lato c’è sempre chi spara proiettili colmi di accuse.

Di fatto oggi stiamo messe così. Noi qui scriviamo che la Pas proprio no e che però si vede che c’è un grande problema da gestire e risolvere per prevenire. Perché non siamo scienziate ma sappiamo tanto di soluzioni autoritarie e sappiamo di modalità sociali e giuridiche, ma soprattutto culturali, che possano prevenire la necessità di utilizzo di un intervento brutalmente psichiatrico.

Un pezzo del mondo Anti/Pas però ha assunto toni e modalità ancora più ideologiche di chi prima aveva problemi a organizzare una discussione critica sulla questione. Oggi sono gli e le Anti/Pas che danno del difensore o difensora di pedofili a chiunque abbia un atteggiamento più complesso che ragioni di questo.

Di chi affronta la questione in modo critico si dice che:

– difende i pedofili;

– difende i violenti;

– difende i padri separati che sarebbero tutti misogini e, naturalmente, pedofili e violenti.

Se qualcuno ti dice “tu sei pro/pas” e ti guarda con disgusto, sta dicendo esattamente questa cosa.

Dunque tu non puoi ragionare laicamente della materia. No. Devi dire che sei contro, ma proprio contro contro tutto.

Dunque bisogna che tu sia contro la Pas ma anche contro i padri separati. Bisogna che tu sia contro l’affido condiviso e contro il mantenimento diretto. Bisogna che tu sia contro la condivisione di responsabilità e ruolo di cura in tutti i sensi. Non puoi neppure discutere della faccenda che già ti arriva il mondo intero che ti dice che tu stai parlando proprio come loro. E parlare come loro significa che tu saresti pro/pedofili/violenti/misogini e bla bla.

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Posted in AntiAutoritarismi, Comunicazione, Pas.