Da Le Ribellule:
Ormai quasi un mese fa su La Repubblica abbiamo letto un articolo in cui il direttore ospedaliero del San Camillo, Aldo Morrone, si vantava dell’aumento di operazioni “risolutive” su bambin* dal “sesso incerto”, grazie all’avvenuta presa di coscienza dei loro genitori sull’importanza del loro incasellamento in uno dei due generi socialmente accettabili: maschio o femmina.
Cheryl Chase, presidente dell’isna (società intersex nord america), che ha subito un’operazione di questo tipo, di fatto una cliteredectomia, ha osservato che:
“Mentre un maschio con un pene ‘inadeguato’ (piccolo, ma con una normale sensazione erotica) è considerato una tragedia, lo stesso individuo trasformato in femmina con sensazione genitale ridotta o assente ed una vagina artificiale è considerato normale.”
Nei nostri civili ospedali si compiono violenze quotidiane su bambin* intersessuali, limitandone il piacere e la possibilità di scegliere a che genere appartenere. Lorenzo Santoro ha scritto un bellissimo articolo in merito, partendo dalla propria esperienza.