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Della violenza della folla armata a linciare il Vip

bohDa Abbatto i Muri:

Sono sicura che in tanti/e ne state discutendo, più che altro perché quando c’è un po’ di #pornomostruosità in giro, per #pornoindignazione, gli squadrismi in procinto di linciaggio partono all’assalto. Una foto con una goccia di sangue che dovrebbe dimostrare l’efferata crudeltà di un divo scatena voglia di tutela, odio forcaiolo, ansia giustizialista, e prendetelo, massacratelo, fatelo a pezzi, finché la folla con i forconi non è sazia e giustizia è fatta.

Chissà cosa è mai successo, se è vero oppure no. Lei dice che lui è violento, che non lo vuole denunciare ma mette le foto su facebook. Lui diceun’esperta in comunicazione come lei come non poteva prevedere tutto questo?“, poi aggiunge che lei non ha preso bene il fatto di essere stata lasciata e forse la denuncerà per diffamazione. La polizia ha aperto una inchiesta per verificare l’autenticità delle foto. Però il processo sui media si è già realizzato, lui non ha diritto ad una difesa, ed è stato già condannato. Ora dovrà essere lui a dimostrare che non è vero, se non è vero, mentre lei diceMassimo deve capire che non è più un compagno, ma è ancora un padre. Vorrei che vedesse nostra figlia, che la seguisse anche dal punto di vista economico, ma soprattutto che si prendesse la responsabilità di una bimba che ancora non parla a due anni e tre mesi. Era nella stanza accanto alla nostra con la tata quando lui mi ha aggredita 20 giorni fa. Ora la saluto, vado a prendere la bimba da mia madre, al mare. Ho paura che lui ci vada prima di me. Ma lo scriva, lui non è un violento, è uno uomo gentile. Gli parte la testa, ma solo con me…“.

Continued…

Posted in Comunicazione, Critica femminista, Omicidi sociali, Pensatoio.


#CiaoCarlo: se fossi stato in quella piazza di Turchia…

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da Abbatto i Muri:

Sai Carlo, stavo pensando che se tu fossi stato lì a difenderti e a respingere indietro i lacrimogeni in quella piazza di Turchia qui in Italia avrebbero parlato di te come si parla di un eroe. Avrebbero detto che lottavi contro un regime, che non tolleravi i soprusi di chi impediva una manifestazione di piazza. Avrebbero detto che la brutalità della polizia doveva fermarsi, che quel governo meritava un richiamo dell’europa e forse perfino dagli stati uniti. Avrebbero detto che il nostro governo era sorretto da integralisti che vietavano spazi, dissenso, critica e memoria, a persone che già da allora prevedevano la “crisi” e sapevano che i grandi avrebbero deciso per spartirsi le ultime fette di torte, dopodiché il nulla.

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Posted in AntiAutoritarismi, Corpi/Poteri, Omicidi sociali, R-esistenze.


Intervista a Maria Galindo su Evo Morales, educazione sessuale e ribellione femminile in Bolivia

da Intersezioni:

La femminista radicale boliviana Maria Galindo su Evo Morales, educazione sessuale e ribellione nell’universo femminile.

di Sheryl Green e Peter Lackowski

Articolo pubblicato da upsidedownworld Tradotto in italiano da TheHighPeak, revisionato da Feminoska, H2o e Alice89

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La Ekeka verso la libertà. Creazione di Danitza Luna

Mujeres Creando è un’organizzazione femminista radicale che  affronta la struttura patriarcale della società boliviana dagli anni ’80. Abbiamo parlato con una delle sue fondatrici, Maria Galindo, nel ristorante del loro piccolo hotel e centro culturale nella Capitale La Paz, mentre la stazione radio di Mujeres Creando, che trasmette/in onda dalla stanza a fianco, risuonava dagli altoparlanti in sottofondo.Quando Maria ci ha raggiunto era in compagnia di un altro nordamericano, Phillip Berryman, un insegnante e traduttore professionista e ci ha spiegato che poiché anche lui le aveva richiesto un’intervista avrebbe risposto alle nostre domande insieme.

Sheryl Green: La prima grande domanda è sull’amministrazione di Evo Morales: come sono state gestite le questioni specificatamente femminili? Sono stati fatti progressi? Il giornale di oggi dice che l’11% dei punti della Costituzione approvata tre anni fa è stato convertito in legge – che impatto ha questo sulle questioni femminili? Certo, l’obiezione è che tutte le questioni sono questioni femminili. Ma l’aborto ad esempio, e le altre cose che per te riguardano direttamente il benessere delle donne.

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Posted in fasintranslation, Fem/Activism, Iniziative, otro mundo.

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