Skip to content


Gli aforismi sono come i ragni

13955121-narrow-alley-in-the-old-town--dirty-street-in-the-decadent-old-town--urban-decay

Sono i/le compagn* dell’exploit (pisa), che scrivono di degrado, città, razzismo, securitarismo, sorveglianza.  Lo condividiamo più che volentieri. Buona lettura!

>>>^^^<<<

Gli aforismi sono come i ragni: camminano sui muri.
E’ sorprendente quante cose si possono imparare leggendo sui muri di una città: i muri, se non lasciati brutalmente spogli, sanno narrare storie di genti comuni e di popoli in lotta, possono suggerire utili consigli di vita ad un passante sconosciuto, o ancora fornire ad un turista quei curiosi dettagli di vicende urbane che sfuggono pure alla più aggiornata guida del Touring.
Una sera, passeggiando nel centro storico in compagnia, ci imbattemmo in una citazione di Oscar Wilde della quale non ricordo i dettagli ma che ci permise di avviare una coinvolgente discussione sulla condizione della donna nell’ età vittoriana, discussione che si prolungò poi per tutta la serata, e dalla quale ho imparato a prestare più attenzione a quelle anonime scritte che popolano le pareti.
I muri sanno essere ironici, scherzosi, saggi, talvolta possono anche offendere e provocare sdegno, ma di certo non è la loro capacità espressiva che può essere messa in discussione, anche se gran parte della cittadinanza continua stranamente a considerare abominevole l’ idea di sporcare dei mattoni con uno slogan antifascista mentre ritiene un azione di tutto rispetto abbattere foreste ogni giorno per far pubblicare nuovi libri a Bruno Vespa. “Boicotta la stampa, leggi sui muri”, diceva giustamente un muro nel bagno del polo, talmente pieno di pensieri e citazioni che a leggerlo tutto ti teneva impegnato per un’ intera cagata.
Continued…

Posted in AntiAutoritarismi, Narrazioni: Assaggi, Omicidi sociali, Pensatoio, Precarietà, R-esistenze.


Comunicato di compagne e compagni della Casa Rossa Occupata di Massa contro il femminicidio

Questo è quello che hanno diffuso al presidio di stasera. Buona lettura!

>>>^^^<<<

SE NON POTEVA ESSERE SUA, NON DOVEVA ESSERE DI NESSUNO. ANZI, SEMPLICEMENTE NON DOVEVA ESSERE…

“…Tiziana Rizzi, 36 anni Landriano (Pavia), 9 luglio 2013, uccisa dal marito dopo una lite con una coltellata al collo. Rosi Bonanno, 25 anni Palermo, 10 luglio 2013, uccisa a coltellate dall’ex convivente. Michelle Campos, 21 anni, Parma, 17 luglio 2013, uccisa dal fidanzato a martellate e poi avvolta in un lenzuolo e nascosta sotto il letto. Nicoletta Figini, 55 anni, Milano, 19 Luglio 2013, trovata dalla donna delle pulizie, che ha notato la porta d’ingresso aperta e all’interno, a terra, c’era il corpo della donna, con nastro adesivo sulla bocca. Cristina Biagi, 38 anniMarina di Massa, 28 luglio 2013 Uccisa a colpi di pistola dall’ex marito che non accettava la separazione…”

Questo è uno stralcio, una parte piccolissima , di un elenco pauroso, enorme, angosciante.

Quello a cui stiamo assistendo non è altro che una guerra, una sporca fottuta guerra che in ogni parte del mondo con le sue prerogative colpisce quotidianamente un numero impressionante di donne, e che in Italia, con le sue specificità dovute a una millenaria cultura patriarcale, si dispiega con una frequenza ormai quotidiana. E’ una cultura maschilista che ha trasformato i rapporti di genere in questioni di possesso, che pervade le dinamiche famigliari e i rapporti di coppia, i luoghi di ritrovo e di svago, i contesti pubblici, le realtà politiche e associative. Semplicemente, quotidianamente, ogni ambito della vita.Perchè, ed è bene sottolinearlo, il femminicidio è la parte più grave, più dolorosa e drammatica, ma è semplicemente la punta di un fenomeno ampio e variegato che ci parla di negazione della libertà, di annullamento della possibile affermazione di sè. E’ un fenomeno culturale profondamente radicato, che ha le sue ripercussioni in ogni ambito della vita, da quello lavorativo e pubblico a quello privato e domestico.

Noi, Compagne e Compagni della Casa Rossa Occupata, che abbiamo fondato la nostra attività politica su un’analisi che individua nel Capitalismo la radice delle ingiustizie sociali, economiche e politiche di questo mondo, riteniamo che il maschilismo non sia altro che la trasposizione del Capitalismo ai rapporti di genere. Per questo siamo convinti che questa battaglia decisiva, sia parte di uno scontro più ampio, complessivo, che tocchi tutti gli ambiti e che debba portare a una ridefinizione di un patto di convivenza fra gli esseri umani, per arrivare a un mondo nuovo, basato sul rispetto e l’uguaglianza.

Continued…

Posted in Disertori, Fem/Activism, Iniziative, R-esistenze.


#StigmaKills: Andrea, la trans uccisa a bastonate!

andrea

Da Abbatto i Muri:

Alle persone come lei i media non dedicano che poche righe, spesso infierendo con l’errore cronico e transfobico che condanna una trans ad essere IL trans, non riconoscendole il diritto al genere che ha scelto neppure da defunta. Di disconoscimento sociale si tratta, infatti, di stigma che viene aggravato da leggi che condannano le trans straniere come lei alla clandestinità e regolamenti istituzionali che marginalizzano le prostitute in periferia, lontane dalla vista di benpensanti, a risentire di buio e insicurezza ancora di più. Così dice il Circolo Mario Mieli. Così scrivevo io mentre dicevo delle trans, vittime di violenza per le quali nessun@ si dispera.

La storia di Andrea potete leggerla e vederla in parte QUI, in una intervista che la mostra per quel che ha dovuto patire nel suo ultimo pezzo di vita. Già massacrata di botte, ridotta in coma, con un braccio e una gamba paralizzate, l’unica cosa che le restava da fare, in quella capitale indifferente e piena di pregiudizi fascistoidi, era quella di vivere alla stazione Termini. Lì dormiva e lì è morta ammazzata.

Continued…

Posted in Comunicazione, Critica femminista, Omicidi sociali, Pensatoio.

Tagged with , .