da Abbatto i Muri:
Se lui ha un’altra il terreno di scontro può spostarsi tutto su quella che viene vissuta come una nemica, una rivale, che si teme ti possa sostituire in tutto, perfino nella relazione con tuo figlio. Risulta fastidioso che lei esista, che possa rivolgergli la parola, possa fargli un regalo, possa apparire umana, possa avere un qualunque contatto con lui, e dato che è una donna, e non un uomo, è complicato tentare di demonizzarla al punto tale da dire anche che potrebbe celebrare su quel figlio riti satanici, abusi, cose perverse che di regola ritrovi nelle storie in cui c’è di mezzo un lui o dove c’era una volta la matrigna che non fa altro che guardarsi allo specchio per farsi dire quanto è bella. Se lui ha un’altra semplicemente non ti appartiene più e dunque non puoi più gestire le cose come vuoi, non puoi mediare un conflitto alla tua maniera. Se lui ha un’altra si rompe il filo che vi lega, la complicità e dunque l’idea che non ci sia un legame rotto ma che le cose possano aggiustarsi. Ed è umanamente comprensibile che in questo senso si costruiscano prigioni morali, si generino fobie, soprattutto nel figlio, costretto, appunto, tra insegnamenti, avvisi, raccomandazioni fatti di paure, mille proiezioni illogiche e irrazionali.
Lo stesso può avvenire se è lei ad avere un altro. Succede che la vostra storia finisce, possibile lui sia un tipo irresponsabile e molesto, che per i primi tempi neppure ha voglia di occuparsi dei suoi figli, tu sei una donna in gamba che prova a lavorare, non gli chiede niente, non vuole neppure tranciare la relazione che c’è tra lui e i figli, e lui in realtà se ne frega, lascia che sia tu a decidere, fare, mantenere, gestire tutto quanto, perché è così che gli fa comodo. Dopodiché però ritiene di aver impresso su di te e i figli un marchio di proprietà, e allora che un bel giorno gli arriva notizia che tu stai con un altro, che hai una relazione stabile, e lui improvvisamente torna a farsi vivo. Ti dice due o tre cose sul perché si o perché no dovreste stare assieme, ti contatta a più riprese per parlare dei bambini, approfitta delle comunicazioni per mollarti la sua insofferenza, il suo malessere, gli dici che non può farlo, dicesse quando vuole vedere i figli e poi tolga le sue grinfie dalla tua vita privata. D’altronde il possesso e la gelosia retroattiva, se abbiamo smesso di scopare da diversi anni, non si capisce perché arrivi. Si tratta forse del fatto che non hai concluso molto nella vita, che rifletti i tuoi fallimenti su di lei, che la sua vita da persona accompagnata ti fa vedere meglio la tua vita in solitudine, senza una seria rete sociale e familiare che ti sostenga mentre stai così.