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Eretica su Donne di Fatto

EEreticaSolo per raccontarvi che ho un nuovo blog, su Donne di Fatto, de Il Fatto Quotidiano.

QUI c’è il mio primo post e quello che vedete a sinistra è il fantastico logo che hanno fatto per me.

Leggetemi, se ne avete voglia. 🙂

E per il resto sono sempre qui.

Abbracci e baci a tutti/e!

Posted in Comunicazione, Personale/Politico.

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E allora la violenza sulle donne?

da Abbatto i Muri:

Di quando ti porgo un ragionamento critico, complesso, sulle questioni che riguardano le donne, e arriva qualcuno che dice “e allora… la violenza sulle donne???“. Ma santa pullazza addolorata, lo so, guarda, ti faccio vedere le cicatrici, c’ho il mio bel repertorio di sconfitti mentre mi accingevo a combattere impavida contro il patriarcato, ma se ora stiamo discutendo di un’altra cosa, vorrei capire, insomma, cosa c’entra?!?!

Di come la violenza sulle donne serva a sostanzialmente a zittire. Di come se offri un ragionamento critico arrivano a porgerti brandelli di carne umana per dirti che la situazione è grave e dunque c’è da pensare all’emergenza, dobbiamo stare tutte unite, bisogna smetterla, sai?, con questi capriccetti da femminista che vuole approfondire, parlare di quel che ci fa diverse, della montagna di mistificazioni che talvolta ci sommerge.

Come ti permetti tu mentre scorre il sangue a fiotti di argomentare la tua differenza, i dubbi, di avere un atteggiamento laico? Siamo in guerra, perdio, non puoi, ma davvero, proprio non puoi. Quel che puoi fare è immolarti per la causa, assumere un atteggiamento affranto, continuare a condividere immagini di donne con le facce livide perché il mondo tutto deve vedere le budella di queste donne vittime.

Continued…

Posted in AntiAutoritarismi, Corpi/Poteri, Critica femminista, Pensatoio, R-esistenze.

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#Libro: “Morti di fama” – intervista a Loredana Lipperini

Morti di fama_Sovrac_@01Pubblicato da poco. Non l’ho ancora letto ma sono curiosissima e lo leggerò con piacere. Intanto mi faccio raccontare due o tre cose da Loredana Lipperini che il libro [qui il tumblr] l’ha scritto assieme a Giovanni Arduino. Leggete quello che ci racconta e poi, così, sapremo quanto mort@ di fama c’è in ciascun@ di noi. Un grazie a Loredana per questa intervista e grazie anche a Giovanni che assieme a lei ha osato toccare l’argomento. Buona lettura!

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Insomma, hai pubblicato con Giovanni Arduino un libro che parla di Internet. Direi che eri annoiatissima se dopo aver parlato di mamme ti serviva giusto un altro tema dogmatico (come hai osato!) per attirare folle di difensori della rispettabilità del web…

Un tema dogmatico, hai detto bene. Avevo già sperimentato più volte che quando si esprime una critica alla rete (ma poi, parlare genericamente di critica alla rete ha poco senso: si discute di pratiche all’interno del mezzo, e non del mezzo, ma facciamo finta che sia così) si viene arruolati nelle fila del generale Ludd. Anche qui, sarebbe interessante ricordare chi era Ned Ludd: non il  visionario retrogrado della vulgata sprezzante nei confronti dei luddisti, ma un combattente che fece ben più che distruggere un telaio meccanico negli ultimi anni del Settecento. Il luddismo era un movimento operaio che difendeva i lavoratori, attraverso il sabotaggio, non dalla rivoluzione industriale in sé, ma dalle forme di sfruttamento che ne derivarono. Ecco, ho già evocato alcune parole sbagliate: movimento operaio, sabotaggio, sfruttamento: chiedo venia e andiamo avanti.  L’idea del libro non è affatto quella di “parlar male della rete con chiacchiere da bar”, come mi è stato rimproverato: bensì quella di provare a capire quali forme di sfruttamento molto meno visibili di un telaio meccanico vengono messe in atto oggi, con l’obiettivo – consapevole o meno – di rendere tutti noi un brand, un me-logo, che è destinato a veicolare altri brand per venderli. Proprio stamattina leggevo la dichiarazione di un ingegnere che lavora a Google: “Il nostro problema non è tanto sapere cosa fanno le persone, ma come fornire servizi che li sfruttino a pieno senza spaventarle”. Dunque, perché non parlarne? Perché non raccontare che tutti noi (tutti, tu, io, Giovanni, chi ci legge) siamo in un meccanismo anche piacevolissimo, indubbiamente utile, persino profittevole: ma che ci spinge, che lo vogliamo o no, a essere sempre più visibili? Una visibilità che porta, forse, qualche piccolo vantaggio a noi: ma soprattutto la porta alle multinazionali del web. Ma non ti ho risposto fino in fondo: non mi annoiavo affatto, ma i temi dogmatici mi affascinano. Da eretica a eretica.

Continued…

Posted in Personale/Politico, Recensioni.

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