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Il bullismo delle adolescenti: la violenza rimossa!

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Da Abbatto i Muri:

Avere 12/13 anni o anche meno ed essere vittime di bullismo di ragazzine perfide.

“Lei non mi piace”, diceva una bambina puntando il dito contro quella che secondo lei era solo una palla di lardo. Spietate nelle valutazioni estetiche educate a suon di spot pubblicitari e pareri familiari in cui perfino da bambine devi indossare un abito fatto di carne mercificabile.

Sei grassa, brutta e antipatica. Dicevano a quella bimba che non aveva colpa, certo, di non corrispondere ad un target estetico dominante. Le stesse spietate battute contro bambini altrettanto indifesi che le prendevano sia dalle ragazzine che da machisti in erba.

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Posted in Anti-Fem/Machism, Critica femminista, Pensatoio, R-esistenze.

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Maternalismo, moralismo e stupro

1003385_227690590718154_703872956_nda Abbatto i Muri:

Siamo serie. Bisogna raccontare i sedici anni veri e non quelli che piacciono ai grossi rotocalchi. Perché è d’uso che da piccola pulleggi e poi da grande fai la morale alle figlie dipingendoti come fossi una santa. Allora, la verità vera: da piccole avete pulleggiato o no? E sarebbe stato quello un buon motivo per stuprarvi?

Personally: quand’ero giovane (e lo sono ancora) io ne facevo anche di peggio. Andavo in giro scosciata e pomiciavo se la cosa mi aggradava. Ero una ragazzetta “poco seria” e non mi sono data al bere perché l’alcool mi fa schifo. Però ad una certa età ho scoperto la marija e quella, qualche volta, io l’ho fumata e mi è anche piaciuto. Per carità diddio non seguite mai il mio esempio e soprattutto che non se ne parli in pubblico perché sennò ti cade il cielo in testa. Se sei sulla quarantina anche se da piccola hai pulleggiato per mari e monti bisogna sempre dire che dietro ai vicoli c’è il mostro, alle feste incontri il bruto e lo stupro, soprattutto, dipende dal tuo abbigliamento e dalle tue abitudini.

Ragazza mia incatenati la figa, non mostrarti sessuata e soprattutto datti ai comitati per la purezza dell’orgasmo perché si sa che ‘sti giovini uomini sono educati con immagini sdisonorevoli, tranne quelle in cui c’è il culo che pubblicizza un quotidiano nazionale perché quel culo è grintoso, giovane, spigliato, fresco, trullo, brullo, fallo, e due e tre e quattro e via.

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Posted in Comunicazione, Critica femminista, Omicidi sociali, R-esistenze, Satira, Sessismo.


Nancy Fraser, you lose!

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Da Intersezioni:

Ovvero, perché Nancy Fraser ha toppato alla grande e la responsabilità degli ‘intellettuali’ nella divulgazione delle idee.

Nei giorni scorsi abbiamo partecipato con interesse al dibattito scatenatosi a seguito della traduzione dell’articolo di Nancy Fraser dal titolo COME IL FEMMINISMO DIVENNE ANCELLA DEL CAPITALISMO – E COME RISCATTARLO.

Essendo particolarmente interessat* – e sentendoci in qualche modo parte,con tutti i limiti del caso, in quanto bianch* occidental* – a femminismi altri rispetto a quello descritto nell’articolo, è venuto spontaneo sottolineare gli errori di prospettiva e soprattutto le lacune e omissioni che l’articolo in questione mostrava… Questo ha avuto diversi effetti, tra i quali quello di vederci posta una domanda assolutamente fuori luogo, ma interessante come esempio di ‘reazione difensiva’ che ha la potenzialità di ‘porre il veto’ alle critiche costruttive.

La domanda è la seguente: “Gli intellettuali, o i pensatori, di turno, hanno diritto di parlare?”
Domanda alla quale, di primo acchito e senza troppo riflettere, ho risposto: “Certo che sì, ma prendendosi la responsabilità delle proprie parole (dato che purtroppo in una società verticale quelle parole hanno un certo peso) e tenendo comunque conto di avere un approccio situato e per molti versi privilegiato, in nessun modo ‘super partes’”.

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