Da Abbatto i Muri:
Detta_Lalla continua la sua riflessione sul tema Prostituzione e Minorenni. Dopo l’Ode a Concita eccovi una summa di pensieri intelligenti illustrati in tweet.
Premessa: a me non interessa stabilire nei particolari cosa è successo, mi interessa commentare la lettura mainstream sulla prostituzione e capire come funziona il principio transitivo tra critica prostituzione\critica alla libertà sessuale degli e delle adolescenti.
Un po’ seriamente sulla questione baby prostitute, cerchiamo di distinguere le assi della narrazione:
Il frame in cui è inserita la vicenda è quello della promiscuità sessuale, sesso ‘leggero’, problemi famigliari e psicologici disagio economico. Altri elementi sono: l’accesso facile alle tecnologie, l’uso di queste nel gruppo dei pari come strumento emancipazione, bisogno di accettazione.
Altro elemento fondamentale, ripetuto nei titoli è l’assenza della figura paterna di riferimento (quindi mancanza di controllo). La commistione di tutti questi elementi è usata per dipingere un quadro che spieghi come si passa dal sesso adolescenziale alla prostituzione.
Poi: la prostituzione (sesso per soldi) è naturalmente* vista come il Male assoluto. Attenzione: nella narrazione mainstream non si stigmatizza lo sfruttamento della prostituzione, cioè quando un terzo costringe una persona a prostituirsi (e quindi una violenza facilmente riconoscibile), si stigmatizza, invece, e si dà disvalore all’idea del ‘vendersi’, ‘vendere il proprio corpo’ ‘usarlo come mezzo per ottenere qualcosa che si desidera’, anche nel caso in cui questo non derivi da alcuna costrizione specifica, ma sia vissuto dall’interessat* come una scelta.