Riceviamo e volentieri condividiamo da Rimake/Communia:
A distanza di 24 ore dal grande e bellissimo corteo No Tav che sabato ha attraversato la Val di Susa ancora una volta, giornali e social media hanno già smesso di diffonderne il messaggio politico per concentrarsi tutti sulla foto dello scandalo: la ragazza No Tav che bacia il poliziotto. “Repubblica” non perde l’occasione di stravolgere il senso di quel gesto per idolatrare il valore della donna angelo, pacificatrice dei conflitti e ribadire la divisione interna al movimento No Tav tra “buoni” e “cattivi”. L’articolo riesce a convincere delle sue distorsioni diversi lettori, che si affrettano a dire la loro e a puntare il dito contro il “bacio dello scandalo”.
Ma la ragazza della foto, Nina, dal suo profilo Facebook smentisce, afferma la volontà provocatoria del suo gesto nei confronti dei poliziotti in tenuta antisommossa, che negli ultimi anni hanno letteralmente militarizzato la Val di Susa, represso e criminalizzato qualsiasi tentativo di opporsi alla devastazione di un’intera valle, e al furto di soldi pubblici per interessi privati.
Nina e il suo collettivo di genere, a sostegno della lotta delle donne e dei soggetti LGBIT, non si dimenticano di Marta, la militante picchiata, insultata e molestata quest’estate dalla celere dopo aver partecipato ad un’azione al cantiere del Tav. “#SenonconMartaquando?”, avevano risposto le/i No Tav dopo quel terribile episodio, e altrettanto hanno fatto Nina e le sue compagne, che sabato hanno partecipato al corteo insieme alla rete Rimake-Communia Milano per parlare proprio in Valsusa della violenza (poliziesca) contro le donne, in vista della data internazionale del 25 novembre dedicata a questo tema.
La smentita di Nina costringe Repubblica a correggere il tiro e smorza l’entusiasmo del giornalismo Pro-Tav, deridendone i presupposti e palesando il lato provocatorio della sua azione. In seguito si sono sprecati articoli e commenti, le prese di distanza(sic!) di aree di movimento, culminati nel vergognoso articolo di “Valsusa Oggi” che pubblica le foto del profilo Facebook di Nina cercando di mostrarla come un’incosciente e inconsapevole ragazzina.