Da Infoaut:
Pubblichiamo la traduzione di un articolo scritto il 23 luglio da David Sheen su http://muftah.org, che rende bene l’idea e fa chiarezza su come la guerra di Israele contro la Palestina – e in particolar modo su Gaza – si faccia largo su più fronti, compreso quello del corpo delle donne. Un’attitudine spregevole che altro non fa che rivelare aspetti squallidi e cruenti dell’ennesima operazione di guerra intrapresa da parte di Israele.
Al cominciare della terza settimana dell’ultimo assalto di Israele a Gaza, la forza distruttiva scatenata sulla Striscia ha preso un tributo enorme, con oltre 650 palestinesi morti, più di 4.200 feriti – per lo più civili – e centinaia di migliaia di senzatetto. Come vede da Gaza, il livello di incitamento razzista anti-palestinese da parte dei maggiori esponenti politici, religiosi e culturali israeliani raggiunge ogni giorno nuovi picchi, ed ha assunto anche un tono misogino.
PROMUOVERE LO STUPRO DI GAZA E DELLE DONNE GAZAWI
Il 21 luglio i media israeliani hanno riferito che Dov Lior, rabbino capo dell’insediamento Kiryat Arba in Cisgiordania, ha emesso un editto religioso sulle regole di ingaggio in tempo di guerra, che ha poi inviato al ministro della Difesa del Paese. L’editto dichiara che secondo la legge religiosa ebraica, è lecito bombardare innocenti civili palestinesi e “sterminare il nemico.”