da Abbatto i Muri:
QUI per leggere la prima parte. QUI la seconda. QUI la terza. QUI la quarta. QUI la quinta. QUI la sesta. QUI la settima. Buona lettura con il seguito della storia!
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Bella, la volontaria letteralmente in fuga, lontana da Pinuzza, dal Comitato per la Purezza dell’Orgasmo e da Mario Il Castigatore si sentì dire:
– prima o poi avrai bisogno di me… senza di me non saprai come fare… solo io voglio il tuo bene… solo accanto a me puoi sperare il meglio per te!
Era incredibile come per Bella tutto fu all’improvviso terribilmente chiaro. Quelle erano le stesse precise parole che le aveva urlato contro il suo ex fidanzato prepotente prima che lei gli rispondesse con una pernacchia e fuggisse via. Com’è possibile, pensava lei, che non si possa sperare in una idea diversa di comunità, senza gerarchie autoritarie, senza fidanzati violenti ma anche senza Pinuzze e Marii che ti dicono quello che devi essere e cosa devi fare? Come è possibile che per sopravvivere si debba contare sempre e solo su chi non fa altro che terrorizzarti, come farebbe una qualunque organizzazione a scopo di dominio, prendendo a pretesto qualunque atto violento, mettendoli tutti strettamente in relazione per aumentare il numero di crudeltà da riferirti così da indurti a chiedere protezione? Perché bisogna contare solo su chi ti intimidisce, ti controlla e non ti lascia libera di decidere sulla tua vita e sul tuo corpo?