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Tutela per le bambine o giustificazione per i pedofili?

La crociata del Sun contro quello che è stato definito “pedobikini” si è conclusa con il ritiro dal mercato di questo costumino dal reggiseno imbottito, destinato alle bambine di 7 anni.

A parte il pessimo gusto in se’ del mettere in commercio un prodotto che erotizza le bambine abbassando sempre di più la soglia d’età nella quale scimmiottano le soubrette televisive, ci lasciano parechi dubbi due cose:

1] come mai non si fanno altrettante crociate per il modello culturale che viene trasmesso alle bambine a partire da televisione, cinema, passerelle di moda, talent show per infanti che sono delle vere fonti di arricchimento per speculatori di ogni genere e vere fucine di audience anche in Italia?

So che in inghilterra la televisione è assolutamente diversa dalla nostra e dunque direi che questo è un ragionamento rivolto all’italia. Ma l’inghilterra non è assolutamente aliena dalle sfilate di moda, dai talent show e di immagini di bambine il cui appeal seduttivo viene estremizzato ce ne sono anche lì. Oltretutto le mani delle corporation sui bambini e sulle bambine consiste in ben altro genere di pressioni. I bambini e le bambine sono strumentalizzati come arma di pressione per cquisti che dovranno fare i genitori. La maggior parte delle pbblicità sono rivolte a loro e non agli adulti.

http://femminismo-a-sud.noblogs.org/gallery/77/130855-SI.jpg

2] Non è che tutta questa campagna alla fine fornisce un alibi ai pedofili? E’ davvero l’abbigliamento, il gioco delle bambine che imitano le loro mamme, indossandone vestiti, piastricciandosi la faccia con cosmetici, tentando di stare in equilibrio sui tacchi materni, ad essere responsabile della pedofilia?

Per quello che ne sappiamo i pedofili sono interessati a tutto ciò che respira dall’età dello svezzamento in su. Cosa può mai esserci di incoraggiante per i pedofili in una bambina piccola che deve solo essere protetta?

Leggi anche:

Maledetta pedofilia I°

Maledetta pedofilia II°

Maledetta pedofilia III°

Posted in Omicidi sociali, Pensatoio.


5 Responses

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  1. Aubrey says

    Anch’io invito a valutare bene le cose prima di attaccarle, perché se vogliamo non c’è nulla al mondo che non possa essere letto come strumentale o negativo in linea generale (o perfino come sessista). Volendo è anche questa la dimostrazione che in realtà è solo una nostra proiezione sull’oggetto del discorso, per il principio della falsificazione scientifica.
    Tuttavia non sono d’accordo con Maya quando dice che approva la campagna del Sun perché toglie giustificazioni ai pedofili (anche se, a onor del vero, lei dice “in più”, cioè specifica che non fa solo quello): i pedofili non hanno e non devono avere mai giustificazioni, e se la battaglia che in questo blog si combatte ogni giorno non è cambiata in questi ultimi tempi direi che dovremmo dare per assodato (almeno nei nostri commenti) che una bambina non deve mai essere toccata da chicchessìa, nemmeno se “sessualizzata” e vestita con un reggiseno imbottito.
    L’unica ragione degna di nota nella campagna di sensibilizzazione secondo me dovrebbe essere quella che punta all’eliminazione della sessualizzazione (non solo precoce, ma anche “a tutti i costi”), all’eliminazione della ricerca estrema della bellezza fino a sfigurare un corpo per inserirlo a forza in canoni estetici non suoi, e all’eliminazione del parallelismo “femmina” (non più “donna”) = “sesso/sfogo/scopata/oggetto del desiderio”.

  2. Chiara says

    Da parte del SUn mi pare un po’ ipocrita,viste le foto di ragazze nude che (almeno fino ad alcuni anni fa) proponeva in continuazione
    Chiara

  3. Angela says

    A quando uno slippino con il “pacco” per il maschietto? Ma a questo “gli uomini del marketing” non ci pensano nemmeno, è ovvio! La sessualizzazione estrema ha come primo obiettivo il corpo delle bambine.

  4. maya says

    Non esageriamo nel voler vedere ad ogni costo scopi nascosti dietro ad ogni iniziativa, altrimenti non si fa che creare attriti tra chi sta dalla stessa parte. Non seguo il Sun e non so se questa sia stata l’unica sua campagna contro qualcosa che lede il diritto delle bambine di vivere il loro tempo e di non diventare ancora di più (sottolineo “ancora di più”…) possibile oggetto di attenzioni da parte dei pedofili che si nascondono così bene tra di noi. Io credo che un abbigliamento del genere diventi incoraggiante per i pedofili, perchè è come se gli fosse servito su un piatto d’argento il pretesto: è stata lei a provocarmi, con la complicità dei genitori che le hanno permesso di vestirsi così. Un ulteriore pretesto, perchè è ben vero che loro sono interessati a tutto ciò che respira (e persino a ciò che non respira più).

    Approvo assolutamente l’iniziativa del Sun e la sentenza che ha fatto togliere dal mercato quell’indumento di pessimo gusto, diseducativo e sì: anche pericoloso. Ovviamente c’è molto altro da fare per combattere la cultura della mercificazione di bambine, ragazze e donne.

  5. mary says

    Proprio in questi giorni sto lavorando per un documentario che si chiama “libera infanzia”…sto pensando di creare una campagna contro questo tipo di abusi. L’italia come l’inghilterra e altre parti del mondo tendono ad abusare dell’infanzia.In inghilterra ci sono pure i concorsi di bellezza per bambine, talent show e pubblicità come in italia, promuovendo stereotipi sessisti che dividono le bambine (come le donne) tra casalinghe e mini veline sexy…Ho raccolto una miriade di materiale raccolto un pò ovunque che riassumono la condizione delle bambine in ogni partedel mondo…Ho riportato qualche esempio italiano come “Chi ha incastrato peter pan?”, pubblicità sessiste, cartoni animati “winx” e altre cose che promuovono canoni di bellezza x bambine. Siccome nn ho finito il documentario ho pensato di inserirci anche questo.
    Se voletesottoscrivere la mia iniziativa scrivete nome, cognome e città su questo indirizzo: liberainfanzia@email.it