Avete presente la call per oggi 11 ottobre di "Freedom not fear": Giornata Europea *Libertà non paura* contro l’abuso dei sistemi di sorveglianza? Ecco, c’e’ chi ha risposto così:
il babau è un mostro bianco per chi di vivere ormai è stanco
il babau è un mostro nero, finisci dritto al cimitero
il babau è tutto rosso, corri corri a piu’ non posso
il babau è tutto giallo, tocca pure al maresciallo
il babau è anche blu, occhio il prossimo sei tu
il babau è di tutti i colori, se lo incontri sicuro muori
C’è un paese dove tutti hanno paura del buio, perchè il
buio è la dimora del babau.
Nel reame del babau il buio è
illegale. La notte e le giornate plumbee sono state condannate
da tutti i tribunali, e sono al primo posto nella lista dei
ricercati di tutte le polizie. Ma notte e giornate plumbee sono scaltre,
maledettamente furbe, e tutti i giorni l’una o l’altra o
tutte e due, saltano sempre fuori e con loro il babau.
Quando cala il buio gli abitanti tremano e non escono di casa.
L’ansia e l’angoscia non li fanno dormire. Di notte nessuno dorme
nel paese del babau, perchè la notte è fatta per tremare.
Alle prime luci dell’alba, vinti e stanchi, rendono l’anima al sonno e
il giorno li trova addormentati. Al risveglio si riaccendono lampade
potenti, perchè le luci basse generano ombre e anche nelle ombre si
cela il babau. Ognuno è circondato dalle ombre, compresa la propria.
Bisogna vigilare di continuo, controllare il proprio vicino: il babau
potrebbe apparire all’improvviso, bisogna diffidare di tutti,
sopratutto di sè stessi. Tutti vivono da soli nel reame del babau.
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C’è un servizio su Liberazione (e vi invito a leggere gli articoli – che parlano di controllo sociale massiccio in nome di un discutibile e indotto senso di sicurezza – e stanno sull’allegato Queer del 5 ottobre).
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C’e’ anche chi – per ragioni diverse – ha risposto così (grandi Donnole) e noi pigliamo quest’immagine per buona perchè il maroni è comunque uno di quelli che contribuisce ampiamente alla "Qultura" del controllo sociale: