Quando ci fu un senatore leghista a ripulire il posto a sedere in treno perchè – disse – i passeggeri stranieri portavano le pulci, se ne ragionò come di una cosa folkloristica, quasi senza importanza. Era solo una delle solite bizzarrie di queste camicie verdi con tendenze naziste.
Di questo capotreno dalle maniere un po’ brutali potremo dire forse che aveva un esaurimento nervoso. Magari un callo al piede. O forse un unghia incarnita. Si può dire qualunque cosa per individualizzare il problema così da fargli perdere sistematicità, specificità.
E’ la stessa cosa che si fa con le donne quando esse vengono uccise. Si continua a ribadire che si tratta di episoldi isolati, di uomini in preda a raptus. Niente di anomalo. Nulla da vedere in un tutt’uno per assumere coscienza di una cultura generalizzata dello sterminio delle donne così come delle altre razze…
Abbiamo quest’uomo che sbatte fuori da un treno una donna del Ghana. Non ci sono scuse. Bisogna solo avere il coraggio di vedere le cose per quello che sono.
"Un
capotreno delle Ferrovie dello Stato, in servizio sul treno espresso
Palermo-Milano, ha aggredito, insultato con frasi a sfondo razzista e
ferito una passeggera cittadina del Ghana, regolarmente in Italia,
residente a Palermo e diretta a Parma. L’uomo, residente a Bologna, è
stato denunciato dalla Polizia Ferroviaria parmense per abuso
d’ufficio, violenza privata, danneggiamento, ingiurie e percosse.
“Sporca negra”, “schifosi, tornate in Africa”, “Berlusconi finalmente
vi rimanderà tutti a casa”. Sono questi gli insulti che il capotreno ha
più volte ripetuto alla cittadina ghanese prima di metterle le mani
addosso, scaraventare una valigia giù dal treno fermo sul binario,
strapparle il regolare biglietto. Nella colluttazione con il capotreno
la donna ha anche riportato una ferita ad una caviglia." [Fonte: Ansa]
In effetti, in Emilia-Romagna episodi
di razzismo sui mezzi del trasporto pubblico sono sempre più frequenti.
Inviate segnalazioni a: aap-bologna at riseup punto net
Per rispondere a interprete (e col rischio di apparire un po’ saccente – ho riletto il commento – ma non era mia intenzione usare questo tono), come insegnante di scuola media non pretendo di avere una visione completa di quello che accade tra i “ragazzini” d’Italia, ma devo dire che in generale, almeno dove sto io, ad Aosta, nell’estrema provincia settentrionale del Paese, non sono poi così male. Non so se quello che sto scrivendo ha un senso,. ma voglio dire che il loro trasformarsi in perfetti stronzi adulti mi lascia sempre un po’ sorpreso. Non sono della scuola per cui la gioventù d’oggi ha perso i valori e bla bla bla. Il fatto è che il problema riguarda tragicamente gli adulti. Adulti come il capotreno (non ho idea di quanti anni abbia). Adulti come le migliaia di persone che sono convinte che Berlusconi stia facendo bene. Adulti che si sono formati in altri tempi, quando i valori di cui tanto si parla non erano ancora stati persi ecc ecc… Adulti ingiustificabili ma, se una spiegazione vogliamo cercare, condizionati da tensioni spesso indotte ad arte, con piccoli “mezzucci”, quali la persuasione dei media e la precarizzazione della vita dei cittadini. Alla paura si risponde anche in questi modi.
Qui bisogna cominciare a raddrizzare le teste soprattutto quelle dei ragazzini.
E’ mostruoso.
E chissà quante cose del genere succedono senza che si venga a sapere… che schifo!