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Bologna: i pro-life erano in venti. Le Pro-fight, migliaia.

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Ed eccoci infine
, nel
regno della tolleranza. Nel paese in cui si permette a neofascisti di
candidarsi alle elezioni e di sedere a parlare in tivvu’. Il regno in
cui il dissenso viene definito incivile e gli insulti di ferrara
vengono invece definite "idee piene d’amore".


C’e’ qualcosa di perverso
in quello che succede in italia e non da ora. Quello che è successo nella piazza bolognese oggi [Foto, audio e articolo da Global Project. Da Indymedia Emilia Romagna: report, audio e foto; rassegna. Foto e articolo da Repubblica (dalla quale è tratta quella che vedete sopra). Qui un altro pezzo del corriere]
è solo uno dei tanti esempi di cui potremo parlare. Sta di fatto che il
papa, che voleva tanto andare alla sapienza e che poi rinunciò perchè
terrorizzato dal confronto dialettico con gli studenti che non
condividevano la dottrina cattolica e i suoi precetti, ha fatto scuola.


Ferrara
si è fatto
annunciare ampiamente in questa sua ultima piazza destinata a diventare
il luogo attraverso il quale lui avrebbe potuto continuare a stabilire
– con il misurometro di democrazia che risiede nella sua testa – a chi appartiene il diritto di parola e a chi invece no.


Anzi
un candidato della
sua lista ha appositamente invitato le femministe e le lesbiche della
città perchè il punto vero è che ferrara non se lo caga proprio nessuno
e le sue piazze sono state sempre stravuote, che se non fosse per le
contestazioni sarebbero addirittura deserte. Così la trovata
mediatica, il colpo di genio dello specialista dell’informazione e
l’invito in effetti è stato raccolto dalle donne del Tpo (le stesse che avevano fatto un presidio davanti una farmacia
in cui si rifiutavano di vendere la pillola del giorno dopo e sono
state per questo scomunicate e denunciate
), che hanno lanciato un
appello e assieme ad altre realtà hanno costituito a partire da ora una
"Rete per l’autodeterminazione" (Pro life? No, pro fight), ed è stato invece respinto dalla "Rete delle donne di Bologna" che ha voluto rispondere con una bella Lettera Aperta.


Entrambe
avevano chiaro
quale fosse l’intento di ferrara ma mentre le prime hanno voluto
prendersi la piazza per manifestare pubblicamente dissenso e creare un
momento di aggregazione in difesa dell’autodeterminazione
delle donne, le seconde hanno ritenuto di non dover dare a ferrara
l’opportunità di strumentalizzare l’evento a suo vantaggio e hanno
descritto necessarie attività compiute che stanno già facendo sul territorio in
direzione dello stesso fondamentale obiettivo.

In questa ricca differenza di
opinioni e di modalità e pratiche quello che è comunque successo oggi
supera oltremodo ogni previsione. Piazza Maggiore è stata occupata da
migliaia di persone, soprattutto donne, ostacolate, braccate e caricate dai cordoni della polizia che comunque sono riuscite a manifestare il proprio dissenso e a prendersi il palco.

Ricordiamoci che stiamo sempre
parlando dell’uomo che ci chiama "assassine". Quello che alcune vogliono
persino denunciare e che ha contribuito ad esasperare un clima
di enorme odio contro le donne. E’ quello che ha osato speculare sulla
tragedia personale della donna che è stata braccata come fosse stata il
peggio camorrista sin dentro il reparto di ostetricia e ginecologia a
napoli. E’ quello che si è permesso di far tappezzare tutta genova con
insulti ai danni delle donne che avevano abortito nella clinica in cui
operava il medico suicida volendo sindacare sulle loro decisioni e
continuando a chiamarle "assassine". E’ quello che ha insistito nel dire
che i contraccettivi e il preservativo non prevengono gli aborti ma
anzi – secondo dati che lui solo possiede – li alimenterebbero. Quindi, incoscientemente allude al fatto che bisognerebbe disincentivarne l’uso per raccogliere i frutti dell’amore (ferrara è diventato per questo, immagino, membro onorario della Cei).


E’ quello
che appena
ieri sera a matrix (salotto mediaset tevisivo) insisteva sul recupero del sesso solo per amore e
definiva il suo programma politico che si compone di rari punti:
definire l’aborto un omicidio; mettere alla sbarra le donne e la loro
libertà di scelta; impedire la vendita della RU486 sulla quale continua
a dare informazioni che terrorizzano le donne fisicamente e
psicologicamente. Ferrara insomma è lo stesso criminale – inteso in
quando omicida di evoluzione culturale – che conosciamo. E’ con lui che
abbiamo a che fare. E’ di questo fanatico, mistificatore e misogino
savonarola che si parla quando ascoltiamo da lui parole come
"tolleranza". Come la tolleranza che lui ha avuto per la donna di
napoli e per la sua personalissima e privata vicenda. Come la
tolleranza e la discrezione che ha avuto con le donne di genova. Come
la tolleranza e la delicatezza che lui usa con tutte le donne che dice
di difendere. 


A difenderlo
il prode
sindaco sceriffo cofferati. Quello che organizza la cacciata dei rom e
che punisce severamente gli stranieri. Quello che ha costruito tutta la
sua fama politica attorno al termine "intolleranza" nei confronti
dell’altro, del diverso, del migrante, del povero.


Migliaia di persone

hanno dunque invaso piazza maggiore con le donne in prima fila.
Ragazze, giovani, giustamente arrabbiate nei confronti di chi voleva
urlare da un palco cose che coincidevano con uno scippo del loro
futuro.


Le ragazze
hanno urlato. Ferrara ha insultato e sfidato quella piazza e come succede a tutti quelli che sfilano sul palcoscenico la cui esibizione non piace al pubblico si è
beccato un po’ di pezzi di ortofrutta [come suggerimenti per fargli cambiare dieta…]. La polizia ha caricato.
Ha picchiato ragazze, ragazzi. Perchè nel nostro paese il termine
"tolleranza" inizia e finisce esattamente nel momento in cui tutti quanti
continuano a fare di "si" con la testa, senza opporre alcun conflitto,
senza dubitare mai, senza mostrare alcun segno di disaccordo. Non ve ne
siete accorti? Nei dibattiti, dico. Se uno come ferrara afferma cose
gravissime e gli si fa, non dico una contestazione pubblica ma una
domanda, solo una domanda: già quella basta per fargli dire che viviamo
nella cultura del sospetto, che la domanda è tendenziosa e
provocatoria, che siamo comunisti (anche se non lo siamo) e che non ci
può essere alcun confronto con noi. 


E vanno via così
, questi
amanti del "dialogo" a senso unico, maestri dell’arte del conversare
senza contraddittorio, specialisti nei soliloqui televisivi. Come si fa
nelle dittature, persino in quelle comuniste. Non sono certo uomini da
piazza, quelli come ferrara. Perchè del concetto di democrazia hanno
forse appreso soltanto l’ultima sillaba ed è così che lui a Piazza
Maggiore forse si aspettava di vedere solo sua ‘zia, invece ha visto il
pubblico. Non quello da cui lui è protetto mentre delira davanti una
sola telecamera. Stiamo parlando del pubblico vero, quello con cui non
è in grado di confrontarsi.


Ma ferrara
non è l’unico
che pensa di fare politica senza dover dare conto a nessuno. Oramai un
po’ tutti si preoccupano solamente di ottenere uno spazio a porta a
porta ed è quello il riparo, il luogo felice dentro il quale le voci di
contrasto vengono selezionate per non mettere questi tristi
individui in difficoltà. 


Piccoli tiranni crescono

e per alimentare il loro sistema di protezione si alleano persino e se la folla si ribella urlano "al lupo al lupo" e mandano avanti
le guardie perchè l’unico argomento di confronto che sanno usare è il
manganello. Il fatto è che non sono neppure loro a menare colpi. Lo
fanno fare ad altri ai quali ogni tanto può scappare la mano.


Così pare
che a bologna
un poliziotto sia stato schiaffeggiato da un dirigente perchè stava
infierendo su una ragazza senza alcuna ragione. Ma a ferrara questo non
importa perchè i manifestanti e le manifestanti lui li ha fatti
invitare, li ha insultati e provocati e poi ha goduto mentre venivano
picchiati. Però certo, non c’e’ dubbio, per come stiamo messi male in
italia è chiaro che bisogna affermare che la vittima è lui. Peccato che
non sia affatto vero.


Comunque la pensiate
le ragazze si sono prese la piazza e poi si sono prese anche il palco [Dove hanno piazzato il loro striscione con su scritto: Fuori i nostri corpi dal vostro controllo] e da lì infine sono venute *parole di laicità*.

—>>>Leggi anche: "Dei mafaismi, delle pratiche. Le donne di Bologna: *Siamo gioiosamente intolleranti*" con il comunicato/report delle donne del Tpo.

Posted in Anti-Fem/Machism, Corpi, Fem/Activism, Omicidi sociali, Pensatoio.


22 Responses

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  1. giuliaccio says

    per la maestrina e gli altri catto-democratici consiglio una frequentazione più assidua di siti come “conservazione.org.” o “libertà per Goebbels . com”
    in alternativa, c’è il sito della Casa Bianca, whitehouse.com , o quello dei neo-catecumenali “cristonnipotenteèconMAgdi.god”
    gli argomenti che questi portano alla fine sono quelli.

    p.s. vera espressione di civiltà (bla bla bla) sarebbe che qualcuno lo andasse ad azzoppare, quel ciccione.

  2. Lisa says

    Continuo a non capire il vostro atteggiamento: Ferrara rivendica chiaramente (ha cercato di dirlo anche ieri, lo continua a dire e ridire) che non intende abrograre la 194 e il diritto di abortire, non obbligherebbe mai nessuna donna a partorire, ma propone (non impone) una politica sociale per poter ridurre il più possibile gli aborti, cioè avviare ogni politica atta a dare alla donna in difficoltà per una gravidanza indesiderata la più ampia possibilità di alternative all’aborto.
    Io ci vedo una proposta di civiltà e tolleranza vera, nei confronti della donna e di quei bimbi non ancora nati che è indubbio che sono degli innocenti e indifesi.
    Come fa ad essere offensivo un manifesto elettorale “mamma papà ho tre mesi” dov’è l’offesa? E’ vero, quel bimbo esiste da tre mesi, è una costatazione oggettiva

  3. Diana says

    Chi semina vento raccoglie tempesta. Bosognerebbe evitare di utilizzare in modo strumentale certi temi. Gli animi sono estremamente esasperati. Io sono nonviolenta e non avrei mai tirato un uovo marcio a ferrara, ma lui credo mi imporrebbe senza dubbio la violenza di una gravidanza indesiderata. Questi sono i termini. Nessuna giornata per la vita – ed era solo lo scorso 3 febbraio – è stata contestata in questo modo a quanto mi risulta. Ferrara è offensivo, come lo è il suo manifesto elettorale “mamma papà ho tre mesi”. Certe cose fanno male. E se noi donne che difendiamo la maternità responsabile siamo considerate assassine, come dovremmo reagire? Se io abortisco non limito la libertà individuale di Ferrara, se lui mi impedisce di abortire limita la mia. Come dice Giorgio Bocca “se avessero vinto i fascisti non avremmo la stessa libertà di esprimerci di cui oggi godono i revisionisti”.

  4. RogerC says

    la libertà di espressione è un diritto sancito dalla costituzione, solo che la costituzione viene usata da questi fascisti intolleranti solo quando a loro fa comodo. Qui non si tratta di lanciare ortaggi, se non fosse intervenuta la polizia la gente sarebbe salita sul palco per aggredire Ferrara e questo è inammissibile.
    Anche io sarei curioso di sapere cosa sarebbe successo a parti invertite, se, per es. giovani di destra avessero fatto lo stesso a Bertinotti o Veltroni, si sarebbe parlato di attentato alla democrazia come minimo. E’ innegabile che in Italia i veri fascisti sono quelli dei Centri Sociali.

  5. Lisa says

    Nto, se qualcuno si “sfogasse” in questo modo e nelle modalità viste ieri, ad un comizio di Veltroni o Bertinotti o Boselli o Ferrante (che dicono cose che a qualcuno creano lo stesso ribrezzo che provoca a voi Ferrara) credo che sareste qui a parlare di schifosi nazifascisti da internare..

    In questo caso vorrei un pò di coerenza!!

  6. nto says

    sono in ritardo, devo uscire e quindi scrivo in fretta. Lisa vuoi un mi punto di vista?
    Io personalmente non sarei andato ad accogliere ferrara perchè era immaginabile che finiva così, io però sono un maschietto e posso essere arrabbiato solo in parte.
    viceversa spesso mi sono trovato davanti a situazioni che ti fanno perdere la ragione e credo che davanti ad un provocatore così pesante come ferrara ti viene voglia di tirargli tutto quello che ci hai appresso.
    ognuno sceglie di farsi sentire come vuole e se il fatto di bologna per qualcuna/o si è trattato anche e solamente di uno sfogo che ben venga, anche io mi sarei sentito più leggere tornando a casa dopo aver lanciato un uovo sulla barbetta rossa di ferrara…a volte i piccoli gesti ti danno sollievo.

  7. FikaSicula says

    lisa, ti prego non fare così perchè ti fa male alla salute. ma fai la maestra per caso? non pensavo di essere “fuori tema” :)))
    comunque non ti arrabbiare. se ti fa piacere mi metto in castigo da sola.
    però ti prego, insultami ancora perchè mi eccita da morire 😛

  8. Lisa says

    Nto e FikaSicula, rispondete a tema, non divagate con osservazioni inutili e provocatori, risponde alle osservazioni che vi vengono fatte (se siete capaci)

  9. FikaSicula says

    nto’
    per ora li tengo a bada tanto si parlano addosso. però se mi fai compagnia sono strafelice.

    ps: se continui a scrivere cose così fantastiche non posso che farteli 🙂

  10. nto says

    se ti serve una mano fischia!
    quanti simpaticoni, tutti notevolmente educati…chissà se quando fanno la cacca poi si lavano pure o sono soli degli educati di facciata (quindi davanti)…

    PS
    non farmi più complimenti che arrossisco

  11. Omar says

    Siete fuori dalla storia amiche, in ritardo di 60 anni: siete il vero fascismo, rimettete gli orologi e ognitanto fatevi un bel Valium. Fate un sorrisino una volta tanto, divertitevi, perchè la vita che con tanto livore volete lasciar liberi di uccidere e la cosa più bella che abbiamo. E che avete.

  12. FikaSicula says

    ehi bonz 🙂
    vedi quanta bella gente?
    sono del comitato “ferrara santo subito!”

    ps: non sono d’accordo. il link a metà pagina invece è proprio un tocco di classe 😛

  13. bonz says

    ahi ahi, siamo subissati da gente permalosa in questo blog… eppure dovrebbero essere contenti della pubblicità (o enorme figuraccia?) rimediata da Ferrara… neanche Mastella è riuscito a farsi amare così tanto dal popolo. E poi il lancio di ortaggi è una vecchia tradizione nei confronti di buffoni e altra gente che se lo merita, è segno di democrazia partecipativa.
    (bell’articolo, peccato per quel link a metà che rovina tutto il post 🙂 )

  14. laudan says

    Se questo paese pensa di essere migliore di ieri impedendo a chi esprime un pensiero controcorrente di manifestarlo pubblicamente, siamo messi bene! Se anche un solo cittadino fosse stato presente a Bologna in piazza per ascoltare le ragioni di Ferrara, aveva il diritto di poterlo ascoltare!
    Tutti i giornali e le tv sono pieni delle banalita’ veltrusconiane ma dei problemi veri guai a dare spazio!
    ll tema della salvaguardia della vita umana è un tema forte. Sul quale chiunque abbia un po’ di buon senso è chiamato a riflettere e a prendere posizione. Non è un caso che per opposte convenienze i veltrusconiani non si schierino e facciano ostracismo alla Lista pro life.
    Se richiamare la nostra società individualista a una maggiore attenzione e solidarietà nei confronti dei piccoli e dell’infanzia è un male, degno dell’epiteto clerico-fascista, vuol dire che un tarlo corrode le nostre teste.
    Io non penso che tirare uova sia un gesto civile e tantomeno impedire ad altri di parlare. Si è assolutamente liberi di pensare in maniera diversa ma una società cresce se si confronta sui valori e sugli ideali e non sugli slogan.
    Proviamo a ragionare di più con la nostra testa e non per aggregazioni spersonalizzanti e, spesso, intolleranti.
    Io non ho condiviso la gran parte delle cose fatte e dette da Ferrara in passato ma credo che il lavoro fatto per la moratoria sulla pena di morte e ora sull’aborto sia apprezzabile e degno di nota.
    Credo che ci sia purtroppo, in certe manifestazioni di intolleranza, un anticomformismo di facciata che spaccia per “alternativo” un modo di guardare al mondo che invece si può iscrivere alla lista degli stereotipi postsessantottini più usurati.
    Guardiamo avanti, per favore, e cerchiamo di costruire un paese migliore di quello che abbiamo ricevuto.

  15. IL PASSATORE says

    Questo è quanto di più antipatico possa avvenire in Italia……Non si può neanche parlare mentre gli extracomunitari o altri possono fare ciò che vogliono in barba a tutti….Queste belle signore se non volevano far parlare Ferrara potevano fischiare ma non tirare pomodori o peggio ancora oggetti contu8ndenti …Questa è l’era dell’ignaranza derivata da una squola che non sa dove andare…Qualche ora ai Ns.giovani di educazione civica sarebbe essenziale per le future generazioni….Mi domando cosa Vi da fastidio le idee diverse di Ferrara oppure solo per partito preso.Cosa c’entrano i centri sociali con il SOCIALE…..Chiuderli tutti per il bene di TUTTI.E per favore andate a lavorare BARBONI….

  16. Aramino says

    La cosa più inquietante è che Ferrara non chiede l’abrogazione della 194, ma solo di fare una politica sociale affinchè una donna sia in ogni modo e del tutto facilitata a non abortire, e al proprio bimbo di nascere evitando di essere macellato dai ferri abortisti! Cosa c’è più civile, democratico e pacifista??

    Una cosa è certa: se c’è qualcuno di violento, incivile, incapace al confronto, rozzo, ignorante, fascista, antidemocratico è chi ha ieri a Bologna in ogni modo ostacolato il comizio in piazza.. VERGOGNATEVI!!

  17. Paolo says

    Il comportamento tenuto e quello che hanno difeso in piazza a Bologna dimostra ormai che il livello di arroganza di alcunu comunisti è simile ai nazisti.

  18. max says

    Pazzesco , poveri noi, sono le due espressioni che dovrebbero manifestare tutti.
    In un paese cristiano e democratico si decide di costruire moschee e di togliere i crocifissi per dimostrare tolleranza e democrazia, poi si vieta e si minaccia una persona per impedirle di parlare .
    Centri sociali , sempre più centri estremisti pieni di delinquenza.

  19. Giacomo Brunoro says

    Curioso, in America sono gli Antiabortisti a comportarsi da fascisti, da noi invece sono gli abortisti. Ieri a Bologna mancavano soltanto un po’ di camice nere da far indossare alle tante giovani “che hanno protestato civilmente” e poi tutto sarebbe stato perfetto.

  20. Pippi says

    Ora a Ferrara tocca raccogliere quello che ha seminato: tanta intolleranza, chiusura, attacco sfrontato all’autodeterminazione femminile non potevano che portare allo scontro aperto. Non ero a Bologna, ma sono orgogliosa per la contestazione che è stata fatta al re degli opportunisti squallidi. FERRARA è UN MANTENUTO DI STATO: perché non devolve parte del suo lussuosissimo stipendio pubblico(che prende come direttore del foglio) per finanziare strutture quali gli asili nido?

    Che poi la sua cattiva fede si nota non appena si riflette sul fatto che nella sua crociata contro le donne non si fà parola alcuna della contraccezione (unico vero mezzo per contrastare gli aborti), né di provvedimenti per incentivare il lavoro e l’occupazione femminile (unico vero mezzo per sostenere la maternità)…quanto mi fanno rabbia, quanto mi fanno schifo questi sommovimenti clerico fascisti. Approfittiamo di questi attacchi per far risorgere il femminismo, troppo demonizzato in questo stupido paese. E che ne dite di cominciare a fare qualcosa contro l’ora di religione cattolica a scuola, e soprattutto contro il finanziamento di stato, cui contribuiamo per forza, anche senza condividere minimamente gli invasati cattolici nelle scuole???

    Mi dispiace di vivere a Roma: quà si muove mooolto di più il fronte clerico-fascista (ma fascista vero, non tanto per dì: non se nìè parlato tanto, ma quà ci ristanno le spedizioni di massa dei picchiatori ai concerti per esempio, vedi villa ada l’anno scorso ecc) che quello femminista: quasi quasi me ne vengo a Bologna!!
    FEMMINISTA è BELLO. Che sollievo poterlo dire senza essere derisa!!!!!

  21. Lucillina says

    Veramente io in piazza c’ero, ho visto solo dei provocatori che hanno impedito in ogni modo (anche e sopratutto violento, volgare e intollerabile) un comizio elettorale, da un palco in cui si è detto più volte a chiare lettere che la 194 non si tocca ma che il dramma dell’aborto quando si può bisogna impegnarsi a fondo per evitarlo!!

    La polizia è stata corretta, ha giustamente impedito l’assalto del palco, cosa doveva fare??

    I manifestanti invece hanno avuto atteggiamenti da naziskin violenti, incivilissimi e intolleranti.. questa è la verita!!!

  22. bimbovic says

    erano due così belle città!
    ma non c’è un modo per sputare in un occhio come facecva Totò a cofferati???
    che schifo!
    abbiamo la peggior sinistra della storia dell’essere umano!
    manco gli americani sono così opportunisti!!!
    che vergogna!
    erano due così belle città!!!