Annalisa Chirico, autrice del libro di cui potete vedere la copertina, pubblica sulla sua pagina questo selfie con Paola Bacchiddu. La Bacchiddu è oramai diventata famosa per via della foto in bikini. “Famosa” è un eufemismo che sta per ostracizzata, denigrata, anche insultata pesantemente e soprattutto, questo è peggio, aspramente criticata da gente che simpatizza per il gruppo politico per conto del quale dovrebbe curare la comunicazione della campagna elettorale. Questa bella gente ha diffuso mille commenti su di lei e in qualche occasione, anche pubblicamente, ha sostenuto che sarebbe meglio lei fosse cacciata via.
Cacciarla per aver mostrato sulla sua bacheca personale, per riderne con gli amici, una sua foto in bikini, sarebbe come dire che il moralismo di quella parte politica domina la sinistra, perciò, come è prassi di un certo contesto di sinistra, quello delle scomuniche e delle demonizzazioni, l’armata del bene è alla ricerca di ogni dettaglio che possa servire, da ora in poi, a dare elementi al pubblico affinché dicano alla Bacchiddu “sei stata nominata”. Perché è così che pensano si possa cacciare via una persona dalla casa del grande fratello, della grande sorella, da un partito, un movimento, dal proprio posto di lavoro.
La foto che vedete in alto riguarda tra l’altro un’altra donna anche lei parecchio invisa a un certo contesto femminista di sinistra. Pensa delle cose che altre non condividono. Probabilmente non le condivido neppure io ma non condividere delle opinioni in questo paese e nel contesto di sinistra e femminista è diventato motivo per cui sulla tua pelle resta incisa una lettera scarlatta, uno stigma, un segno, una stella gialla. Con lei non ci si parla, quei libri non si leggono, con quell’altra non ci si fanno le fotografie, con quell’altra ancora non puoi bere neanche un caffè, e perciò per Paola i punti di demerito aumentano. Qualcuna scrive che tutto ciò costituirebbe un danno per la lista che rappresenta.
Io chiedo: ma se sono le stesse persone (non tutte, per fortuna) che supportano quella lista che parlano male della capa della comunicazione di Tsipras, chi è che sta dunque ponendo lei, la lista, sotto una luce negativa? Non è che per la foga di difendere il femminismo moralista vi siete voi dimenticat* che avete una lista per cui fare campagna elettorale? E se la vostra campagna elettorale è basata sui contenuti che state diffondendo in questi giorni: Bacchiddu immorale, brutta e cattiva, pessima, per questa e quella ragione, sostanzialmente perché va al mare in bikini e perché si fa le foto con una collega, con un accanimento senza eguali, come se fosse lei il vostro avversario politico, che voti sperereste di prendere?
Io sono anarchica e non voto ma se anche avessi avuto la minima intenzione di votarvi a questo punto me ne sarebbe del tutto passata la voglia. E siete voi ad aver reso un cattivo servizio alla lista non difendendo Paola e anzi schierandovi con i peggiori bacchettoni e le peggiori moraliste della rete. Non l’avete vista in foto mentre spaccia armi di distruzione di massa. Non si è fatta la foto con un mafioso, un criminale che ha sciolto nell’acido finanche donne e bambini. Ci sono persone, candidate, qui e là, che se andate a scovare le foto e le pose avete molto più da dirne male ma questa è l’Italia, il paese in cui se mostri un culo sparlano di te per giorni e se invece commetti dei crimini, incluse le stragi fasciste, vieni assunto a curare gli interessi di politici tal dei tali…
Un po’ di senso della misura non guasterebbe. Grazie.
Ps: ma almeno al cesso senza chiedere il permesso a nessuno questa Bacchiddu può andare o ci sono delle conseguenze anche per una cagata fuori orario?
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