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#8Marzo Salerno: l’8 Marzo nessuna celebrazione! Tutto è ancora da prendere!

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Riceviamo e volentieri condividiamo:

Un altro 8 Marzo è dietro l’angolo ma nessun passo avanti possiamo festeggiare per le lotte di autodeterminazione. Il vento che soffia è in tutt’altra direzione, repressione e inquisizione tornano alla ribalta. Non festeggeremo difatti il nuovo governo, che all’insegna del pinkwashing vorrebbe farci credere che tutto andrà meglio solo per aver incassato delle quote rosa in più (e che quote!). Non festeggeremo l’ultimo decreto sul femminicidio, che con la scusa di ‘difendere’ le donne affidandoci al tutore (boia!) di turno, ha inaugurato una nuova ondata securitaria e repressiva anche a danno dei movimenti sociali come i No Tav, non festeggeremo la bocciatura al Parlamento europeo del rapporto Estrela che indicava un passo avanti per le lotte glbtq e in materia sessuale nella direzione di una libera scelta, consapevole e assistita, per tutt*.

Non festeggeremo dunque, ma saremo nelle strade a denunciare, a lottare per uno stato di cose che non ci soddisfa. Saremo in strada per ribadire il nostro sostegno alle donne spagnole che lottano contro l’approvazione della legge più retrograda degli ultimi 30 anni in materia di aborto, annunciata il 20 dicembre scorso dal Partito Popular al governo, che riporterà la Spagna agli aborti clandestini e a pratiche mediche anche mortali per le donne. Infatti si potrà abortire solo a due condizioni: 1) se si è state violentate; 2) se il feto presenta gravi malformazioni, tali da essere incompatibili con la vita; tutto ciò previa approvazione di medico e psicologo che “accerteranno” che le suddette condizioni si ripercuotano sulla salute fisica e mentale della donna. Fuori da queste condizioni sono previste sanzioni economiche per la donna e la perseguibilità penale per il personale medico che l’assiste. Da giorni i movimenti femministi spagnoli sono nelle piazze a ribadire in concetto fondamentale: le donne sono individui con diritto di scelta sul proprio corpo e sulla propria vita!

E IN ITALIA?

In Italia le poche tutele garantite su carta da una legge fatta per “il diritto alla procreazione” (e non piuttosto a favore della libera scelta della donna in quanto soggetto autonomo e cosciente!), viene nei fatti vanificata da una prassi ormai consolidata che vede nelle strutture pubbliche circa due medici su tre (!) ovvero il 70-80% di medici “obiettori” (salvo poi praticare l’IVG nel privato!), oltre che tagli al personale medico e ai consultori che determinano smisurate liste d’attesa. La pillola per l’interruzione farmacologica, l’ RU486 che abbatterebbe i costi, non solo economici, di intervento e anestesia, si trova, in Italia, in pochissime strutture soprattutto perché gli ospedali, ormai aziende, vengono rimborsati molto più profumatamente per un intervento che per la somministrazione di una pillola. Infine l’ingerenza della Chiesa, che da millenni sollecita la colpevolizzazione della donna che non veda necessariamente nella maternità la piena realizzazione di sé, ostacola ancora oggi la libera scelta della donna rendendo per molti aspetti impossibile l’utilizzo della pillola in Italia. In questo scenario il dato allarmante è che cresce ogni giorno il ricorso all’aborto clandestino (soprattutto tra minorenni e straniere)!

NON ACCETTEREMO CHE NESSUNO STATO POSSA NEGARCI QUESTO DIRITTO!

Pretendiamo un Stato laico che ci garantisca un aborto libero e sicuro. Vogliamo un concreto accesso alla RU 486 in tutte le strutture ospedaliere. Non accetteremo alcun “movimento per la vita” davanti i nostri consultori ad imporre la propria mentalità medievale alle donne! Vogliamo un adeguato numero di personale medico e di strutture (peraltro previsto per legge) che ci evitino impossibili liste d’attesa. Pretendiamo che nelle strutture pubbliche e laiche NON ci siano medici obiettori e lottiamo per una SANITA’ GRATUITA!

Siamo solidali con le donne spagnole in questo momento buio della loro storia e consapevoli che anche in Italia , nonostante la legge 194, si cerca di negare il diritto delle donne all’interruzione volontaria di gravidanza! PER UN IVG LIBERA!

“Porque yo decido desde la autonomía moral, que es la base de la dignidad de una persona, no acepto imposición, o prohibición alguna en lo que concierne a mis derechos sexuales y reproductivos y, por lo tanto, a mi plena realización como persona. Como ser humano autónomo me niego a ser sometida a tratos degradantes, injerencias arbitrarias y tutelas coactivas en mi decisión de ser o no ser madre” (tratto dall’appello delle donne spagnole)

Appuntamento volantinaggio SABATO 8 MARZO PIAZZA CADUTI DI BRESCIA ORE 11.00 e 19.00

[Pagina evento facebook]

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