da Abbatto i Muri:
Come volevasi dimostrare. Nella giornata contro la violenza sulle donne alle donne che mettono in naso fuori da casa o dalle sagrestie in cui si parla solo il linguaggio istituzionale, se lottano in maniera autodeterminata raccontando il proprio punto di vista, se scendono in piazza e vanno in corteo, ecco che lo Stato mostra il suo volto.
Alcune donne hanno oggi compiuto a Roma azioni di protesta firmandosi “CagneSciolte“. Uno striscione racconta la solidarietà alle PussyRiot, giacché Putin è a Roma a incontrare il Papa e poi anche il Presidente della Repubblica Napolitano, e con quello striscione le ragazze, tante, sono andate in corteo e poi sotto il quirinale. Da lì in poi leggo su Twitter e riporto:
“corteo contro #putin bloccato e malmenato dalla polizia sotto il quirinale. la violenza di chi picchia le manifestanti in questo #25N #freepussyriot”
e
“vogliamo giustizia, ci danno polizia!
#25N sotto quirinale le divise picchiano manifestanti contro putin per#freepussyriot
la violenza dello stato non è violenza?”
Come dire. Se non sfili con le scarpe rosse, brava e diligente e rispettosa delle istituzioni le istituzioni ti menano. Svelate dunque le ipocrisie istituzionali. Fine della festa. Ecco qual è la realtà.
QUI il comunicato delle Cagne Sciolte.
Ps: Com’era la storia che i tutori dovevano garantire la nostra “messa in sicurezza” e favorirci nella nostra conquista autodeterminata di diritti?
—>>>Leggi il post di Baruda
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