Da Abbatto i Muri:
In piedi, fermi, con lo sguardo rivolto verso ataturk, in piazza Taksim, seguendo il metodo di protesta di un uomo che è rimasto in piedi, immobile, lì per ore. Dopo gli attacchi della polizia a qualunque cosa si muovesse, ecco ora cittadini/e immobili, che però non si spostano da quella piazza.
Questo è il messaggio che girava sui social ieri mentre si svolgeva l’ennesima giornata di Resistenza e repressione [che continua ancora oggi: qui gli aggiornamenti].
“Piazza Taksim, un uomo è in piedi da solo in piazza Taksim adesso. Da più di sei ore non parla, non si muove. Rispetto.”
E poi il “i’m standing” che è un po’ come “i’m rising” e da lì a poco la piazza si è riempita di altri che hanno fatto esattamente come lui inaugurando una nuova forma di protesta.
“Taksim Square , Turkey 17-06-2013 Now ! Respect !
 One man is standing alone in Taksim Sq now. 
 6 hours+ He is not talking or moving.
 I’m still standing.”
Nel giro di poche ore in molti altri spazi e quartieri la gente lo ha imitato. Scegliendo luoghi simbolo. Quelli in cui sono morti i manifestanti, piazze, spazi impediti alla protesta. [Guarda qui le foto]
“Il coreografo Erdem Gunduz ha dato il via alla nuova forma di resistenza civile che su twitter è girata con l’hashtag #standingman #duranadam diventando in poche ore un trending mondiale. E’ stato arrestato e stamattina poi rilasciato. Ha annunciato che continuerà per un mese a protestare contro la violenza della repressione in nome della democrazia e della libertà in Turchia. *Riaprire la piazza ai pedoni e piantare alberi a Gezi Park come se nulla fosse successo non è una bella dimostrazione da parte del governo – ha spiegato Gunduz -, sono morte quattro persone , ci sono migliaia di feriti e la stampa non ci ha raccontato nulla*”.
Aggiornamenti su #OccupyGezi anche in italiano su: GeziPark.Nadir.Org
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