Segnalo questo link in cui RAWA, un’organizzazione indipendente e femminista che lotta per i diritti umani e per la giustizia sociale in Afghanistan, ci spiega cosa sia successo in questi otto anni di occupazione americana e cosa potrebbe accadere con l’attuale governo Obama, che come era prevedibile, continua quella politica di occupazione (inviando altre truppe) che non fa altro che sostenere quegli stessi talebani che ufficialmente dicono di voler combattere. E chi paga le conseguenze di tutto questo è solo il popolo afghano.
All’interno dell’articolo che trovo estremamente interessante, c’è un ragionamento che condivido e che reputo la chiave dell’intero testo:
"Fin dai suoi albori RAWA ha sempre dichiarato che nessun Paese può esportare libertà e democrazia in un altro Paese e questa realtà è oggi evidente.
Le condizioni in cui il nostro martoriato Paese ha vissuto negli ultimi otto anni hanno insegnato alla nostra gente che per liberarsi dai fondamentalisti talebani, dalla Jihad e dai loro sostenitori stranieri non c’è altra scelta che unirsi attorno a organizzazioni democratiche e libertarie e creare una forza prorompente che sradichi dal potere i criminali religiosi fondamentalisti.
RAWA crede fermamente che il ritiro delle truppe straniere debba essere il primo passo, perché attualmente, con la presenza di migliaia di militari provenienti da innumerevoli Paesi, la popolazione è sottoposta a mancanza di sicurezza, uccisioni, rapimenti, disoccupazione, stupri, acido gettato addosso alle studentesse, fame, mancanza di leggi, mancanza di libertà di parola e molti altri terribili disastri. La pace, la sicurezza, la democrazia e l’indipendenza possono essere raggiunte solo dal nostro popolo. E’ nostra responsabilità unirci e creare un’alternativa all’occupazione militare, alzarci, resistere e organizzare la nostra gente."
Queste donne ci danno ogni giorno un grande esempio di resistenza, di forza e di coraggio… credo che bisognerebbe parlare anche di questo volto dell’Afganistan che non chiede aiuti per essere liberato, ma che vuole riuscire a liberarsi da tutti e da tutto, una richiesta che, a mio avviso, è un diritto più che legittimo.
Un grandissimo esempio di coraggio!Naturalmente i media tacciono grazie per la vostra opera di controinformazione!
Chiara