"Cercansi 500 ragazze piacevoli, tra i 18 e i 35 anni, alte almeno un metro e settanta, ben vestite ma, rigorosamente, non in minigonna o scollate."
Questo l’annuncio dell’agenzia che ha reclutato con un gettone di presenza di 60 euro a testa 500 fanciulle per arricchire il viaggio del capo harem gheddafi e per doppiare l’incontro con altre 100 donne avuto appena il giorno prima.
Dalle foto che pubblica il corriere si vede però che tante hanno trasgredito. Di minigonne ce ne sono parecchie così come tante sono le scollature.
Il 12 giugno scorso gheddafi incontrò 700 donne reclutate dalla carfagna e dalla marcegaglia. In centinaia firmammo una lettera aperta che spiegava il perchè tante tra noi non avrebbero mai e poi mai voluto incontrare quell’affarista che lucra sulla vita delle persone che il governo italiano gli "affida" ogni volta che porta a termine un respingimento di stranieri/e.
I dittatori si somigliano un po’ tutti. Amano che giovani donzelle celebrino il loro potere e intendono il progresso in un modo originale: non più pagamento in cammelli ai maschi proprietari delle donne ma un gettone di presenza alle donne stesse. Così fa berlusconi e così fa gheddafi che trova nell’italia il suo ambiente naturale.
Dov’è ora la santanchè? Come mai non è andata a incatenarsi all’ingresso della tenda beduina di gheddafi per impedirgli di chiedere alle donne italiane di convertirsi all’islam? Come mai non è andata a organizzare un bel falò delle copie del corano che gheddafi ha gentilmente offerto alle sue gettonate ospiti?
E’ questo che d’ora in poi si intenderà per scambio tra culture? Berlusconi andrà in libia a invitare 500 donne con poco trucco e tutte in abitini neri semplici che tornano a casa dopo aver avuto in premio una copia autografata (da berlusconi dio) della bibbia?
Un tempo gli uomini potenti colonizzavano le terre piantando un seme dentro i corpi delle donne che le abitavano. Tanti stupri di massa per operare una sorta di pulizia etnica e culturale. Ora non serve stuprare i corpi perchè tanto si può sempre comprarli per dire loro che donne sono e donne rimarranno e che i loro ruoli sono destinati ad essere sempre gli stessi.
Di certo Gheddafi è più cosciente dei suoi limiti ma anche più furbo di berlusconi. Ha speso molto meno e non ha la pia illusione di poter godere della compagnia di belle ragazze per il suo fascino. Ma la domanda è: con quali soldi le ha pagate? Sono soldi pubblici? A quale voce di bilancio – a parte il sollazzo del potente – possono essere state addebitate? Esiste in Libia il concetto di spesa pubblica? Sono state offerte dallo Stato Italiano?
E la cosa più triste è che l’annuncio messo per trovare compagnia a gheddafi non è neppure insolito. Ce ne sono tanti che chiedono bella presenza, limite di età, decoro, un target di abbigliamento e trucco. Il curriculum è cosa che non conta. Qualunque donna della generazione del precariato lo sa. Non è possibile trovare lavoro senza incappare in milioni di forme di discriminazione oramai inappellabili.
Per cui la lotta estrema a questo punto potrebbe essere quella di pretendere che a questi raduni per compiacere i potenti possano partecipare anche quelle più basse del metro e settanta e le over 35. Ma si, andiamo ad occupare le postazioni delle soubrette e a cantare menomale che silvio c’è. Andiamo a occupare, nel senso proprio di squattare, la villa di berlusconi e a disintegrare la tenda beduina di gheddafi. O meglio, mettiamo un annuncio e invitiamo 500 uomini potenti nel mondo e regaliamogli 500 grosse supposte perchè a volte certi ragionamenti con le facce da culo bisogna farli a partire proprio da quello.
E sentitevi Battiato che cerca il terzo occhio in mezzo a gente che non ha mai avuto neppure il primo.
serbilla in realtà la questione è stata ripresa oggi anche dal corriere, non si capisce perchè tutti gli altri non abbiano nulla da dire.
Contro-Inizitiva “Donna con la Gonna”
Buongiorno a tutte le Donne.
In questi giorni, in occasione del vertice FAO tenutosi a Roma, il leader libico Muammar Gheddafi, ha organizzato una serie di incontri reclutando circa 500 ragazze (tra i 18 e i 35 anni, alte almeno 170 cm, taglia inferiore alla 42-44 e di bella presenza), con l’incarico di fare le hostess ad una cena di gala e alle quali invece è stata impartita una lezione di cultura islamica ed un invito ad un viaggio di conversione.
In contrapposizione a questo tentativo di “ratto delle romane” (come se i traguardi sociali delle donne italiane non fossero mai stati raggiunti), noi proponiamo a tutte coloro che pensano che sia stata un’iniziativa offensiva e che si sentono colpite nella loro dignità di donna, un invito a partecipare gratuitamente a degli incontri volti a riaffermare la propria individualità e femminilità attraverso un’arte di emancipazione e libertà che è la danza flamenca.
Proponiamo due appuntamenti gratuiti presso la nostra struttura:
– sabato 21 novembre 2009 dalle 12:00 alle 13:00
– sabato 28 novembre 2009 dalle 12:00 alle 13:00
L’incontro è aperto a tutti senza limiti di età, altezza e taglia.
E’ consigliata una scarpa con il tacco!
Vi aspettiamo,
Enrico Colagrossi e Alessandro Amici
(Ass. Cult. Roma Gotan Club)
Ass. Cult. RomaGotanClub
Via dei Cessati Spiriti 89 – 00179 Roma
(Fermata Metro “Colli Albani”)
tel 06 7825384 – info@romagotanclub.it
Onestamente, ho il voltastomaco, ma il problema è che se ne parla solo il femminismo militante, chi ascolta? perchè quello che leggo spesso in giro è una specie di paura, rifiuto, di odio quasi, verso il femminismo, quasi che sottolineare di non essere femministe sia un vanto, l’ignoranza regna sovrana.
Onestamente questo episodio mi ha lasciato basito.
Trovo molto più dignitoso vendere il proprio corpo che non vendere la propria mente (per una miseria tra l’altro) per farsi ammaestrare dal primo venuto.
Ognuno la pensi come gli pare