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Dio salvi la Carfagna

Update: lo spot da due milioni di euro è online. Non è un uccello che si schianta sulla finestra, come avevamo immaginato, ma sono vari personaggi in fin di vita che vengono trasportati d’urgenza in ospedale. Abbiamo solo sbagliato categoria animale ma l’aria da tragedia resta tutta. Il prossimo spot in stile via crucis su cosa lo farà? L’estinzione delle foche sarebbe un buon argomento? Vi lascio alla lettura del post, scritto un giorno fa. —

Ma si. Sicuramente sono prevenuta. Sicuramente cerco il pelo nell’uovo, ma è così difficile non vederlo, specialmente se con quell’unico pelo ci si può fare un intero parrucchino per il calvo trapiantato che sta alla presidenza del consiglio.

La ministra carfagna ha presentato la campagna contro l’omofobia e le lingue leccanti si sono messe in azione. Ma come è brava lei, ma quanto è sensibile lei, ma quante cose fa che nessuno ha fatto mai, ma che fantastica donna. Gli altri, il quotidiano di sansonetti, gli dedica un editoriale mentre il secolo XIX fa una lunga intervista alla vice della ministra, capo dipartimento delle pari opportunità signora rauti per dire quanto sono avanti questi della destra nelle questioni delle im-pari opportunità. 

Tutti i ministeri fanno cagare, il vice dell’economia è accusato di amicizie camorriste, il governo siciliano è paralizzato mentre il pdl si divide in nazionale e siciliano per ottenere due quote che è meglio di "one", brunetta continua a vomitare cattiveria su cattiveria, a causa di tutte le umiliazioni che lui povero bimbo brutto acido e avvizzito sin dalla tenera età deve aver sopportato, la russa recupera una figura di merda dopo l’altra, lui che difende i carabinieri nonostante siano accusati di aver contribuito all’ammazzatina di stefano cucchi, nonostante ci siano 4 caramba che hanno ricattato marrazzo, nonostante qualche carabiniere in giro per l’italia sia accusato per vari reati, giovanardi difende la legge che mette in galera la gente per una dose minima di droga e spara giudizi merdosi che solo dalla bocca dei rappresentanti istituzionali della nostra repubblica delle banane possono venir fuori, il presidente del consiglio fa la sua porca figura a berlino dove insiste nel patetico tentativo di apparire il più sessista d’europa, alfano studia la legge che diminuisce il tempo di prescrizione per evitare il processo a berlusconi. Qualcuno poi dovrà spiegare perchè stefano cucchi muore ammazzato in galera per 20 grammi di hashish e berlusconi continua a fare quello che fa protetto da tutti.

Il governo, insomma, è quello che è. Era necessario darsi una ripulita, una operazione d’immagine, grazie alla disponibilità della concia tutta presa a fare il gioco di una mano lava l’altra, tu dai una cosa a me io do una cosa a te, che si esplica nella legittimazione di due personalità evidentemente inconsistenti.

Cosa ha fatto in concreto la carfagna? Un cazzo. E considerando le campagne messe in scena fino ad ora, la prima con la donna al buio che apre la finestra, la seconda con la donna in gabbia che non può neppure aprire la finestra, penso seriamente che la campagna contro l’omofobia si prospetta altrettanto claustrofobica e vittimista. Un uccello che si schianta sul vetro di una finestra chiusa sarebbe ottimo. E la trilogia uccellesca sarebbe conclusa.

Però in italia siamo al punto di massima mediocrità e ci si sorprende della normalità mentre altrove le scuole insegnano l’anti-omofobia e fanno educazione di genere a tutte le età.

Qui siamo alla celebrazione del regime che è tanto magnanimo da concedere un po’ di attenzione ai reietti e sono quei reietti che corrono in massa a fare il bacia mano, in ginocchio alla corte di re e regine come si conviene nelle migliori monarchie.

La carfagna esce fuori legittimata nonostante sia la massima espressione del sessismo di governo e quelle figure glbt che fanno colazione con caffè post-ideologico e cagano un po’ nero e un po’ rosso per non scontentare nessuno ne ricavano i vantaggi di una propaganda che tutto comprende se solo concedi un po’ di culo.

Ci vuole niente a dire che non bisogna picchiare persone di qualunque genere, più difficile e neppure in programma è garantire a quelle stesse persone i diritti di cui dovrebbero godere in questo triste secolo. 

Dalle mie parti si chiama "pulizia ri ‘n capu ‘n capu, supra supra". La pulizia superficiale, quella che prende la monnezza e la nasconde sotto il tappeto. Due anni di annunciazioni su un piano contro la violenza sulle donne che non è MAI arrivato. Una legge, quella sullo stalking, che è un totale fallimento a tal punto che chi è denunciato continua comunque ad ammazzare le donne. Nessun provvedimento concreto. Nessuna capacità di elaborazione di soluzioni che possano davvero essere utili alle donne.

Lo stesso dicasi per gay/lesbiche/trans. Caritatevole il richiamo a non fare loro del male ma non posso dimenticare che sono le ordinanze contro la prostituzione, i regolamenti per il decoro delle città emanate da gente del pdl e lega, e il disegno di legge sulla prostituzione a causare odio, transfobia, persecuzione nei confronti di chi abita le strade. 

Sicchè non si capisce il senso di qualunque campagna: siate buoni e compassionevoli, non fate del male a questi esseri stravaganti, tanto ci pensa il circuito stefano cucchi a dare loro una lezione e poi si sarà sempre un giovanardi a dire che erano dei poveri froci e si sa che i froci muoiono per autocombustione spontanea. Mi sbaglio?

—>>>immagine da Hardcore Judas

Posted in Omicidi sociali, Pensatoio.


2 Responses

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  1. maria gabriella says

    Sono perfettamente d’accordo.

  2. NoirPink - modello PANDEMONIUM says

    Visto lo spot, c’è da mettersi le mani nei capelli…

    In una società democratica si dovrebbe garantire:
    1) uguaglianza nel campo dei diritti;
    2) diversità nell’espressione di sé, della propria cultura, dei propri valori, ecc.

    E la Carfagna che fa?
    1) Impone diversità nel campo dei diritti (no ai matrimoni gay, no alle adozioni, sì alla persecuzione delle prostitute; non una parola sulla difesa delle altre forme di pari opportunità, basate ad esempio su etnia e religione…);
    2) Dice che le differenze nell’espressione di sé vanno appiattite, negate, persino denigrate (“non essere tu quello diverso” è lo slogan imbarazzante che ha scelto).

    E allora che fare? Semplice: rispettare noi stess* per prim* la nostra diversità, anche e soprattutto per quegli elementi che piacciono di meno a “loro”, agli intolleranti.

    Io ad esempio vi propongo… l’elogio del mio culo 🙂