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La rivoluzione siamo noi

Un testo che segue ad altri interventi a proposito della *campagna de l’unità* per sancire la non esistenza in vita delle donne attiviste al di fuori del pd. Potete leggere a tal proposito "Dove siete?" e "Antiche e noiose". Ecco l’intervento in risposta all’articolo della ravera pubblicato oggi sull’unità. Scritto da Laura Colombo e Sara Gandini.

La rivoluzione siamo noi

di Laura Colombo e Sara Gandini 

Interessante l’articolo di Lidia Ravera "La rivoluzione interrotta delle donne" pubblicato oggi (13-8-2009) sull’Unità. Ci ha mostrato come una femminista rischi di far fuori le donne quando guarda la realtà con le lenti deformanti dei numeri e della piazza.

Secondo noi invece è lì da vedere il fatto, tutto politico, che negli ultimi quarant’anni le donne sono state in movimento, vale a dire hanno preso coscienza che l’essere donna non è uno svantaggio ma apre potenzialità al proprio essere.

A questo movimento la sinistra ha risposto enfatizzando la condizione svantaggiata delle donne e fissando l’obbiettivo della parità con gli uomini. Non ha offerto un’interlocuzione all’altezza delle nuove proposte e per questo la sinistra (e Lidia Ravera con lei) ha una visione impoverita delle donne.

Noi siamo nate nel ’68 e ci consideriamo eredi vivaci, pensanti, creative del femminismo. Siamo fiere di quello che siamo, del rapporto di libertà costruito con le nostre figlie e con gli uomini che frequentiamo. Siamo soddisfatte del nostro lavoro e dei progetti politici che portiamo avanti grazie soprattutto alle relazioni tra noi e con alcune donne venute prima, che ci aiutano ad orientarci nel mondo. 

www.libreriadelledonne.it è uno di questi luoghi, in cui molte donne continuano a riflettere su quello che accade nel mondo, con un taglio che sa mostrare nuovi orizzonti. Ci sono tanti luoghi in cui molte donne e alcuni uomini continuano a fare politica, e lo fanno in modo intelligente, pensante. Riflettono fra loro e lavorano, pubblicano. Continuano quel paziente lavoro di tessitura culturale su cui costruire il senso del proprio esserci nel mondo.

Nel libro "Il mondo è delle donne", recentemente uscito in Italia, Alain Touraine sottolinea come le donne, in Occidente, stanno assumendo un ruolo centrale nella politica (attenzione a non ridurre la politica al politicismo). Touraine evidenzia molto bene come il punto di vista delle donne nell’agire politico sia radicalmente differente dal paradigma corrente. Quella delle donne è una politica che parte dalla vita stessa e la trasforma.

La Rivoluzione non è stata interrotta, va vista. L’unica rivoluzione reale e’ quella del femmminismo, che ha cambiato radicalmente i rapporti fra i sessi, che permette alle donne di muoversi con signoria, che ha portato libertà femminile. La società italiana non è quella mostrata nel mondo dello spettacolo. I media non fanno vedere lo straordinario lavoro nelle famiglie, sui posti di lavoro che le donne portano avanti per rendere le relazioni capaci di modificare i contesti.

Le donne della nostra generazione non vivono più in funzione dello sguardo degli uomini, desiderano realizzarsi nel mondo del lavoro e vogliono contare nella società di oggi. Certo, per la tivù queste cose non fanno notizia. Ma nella vita di molte donne e di molti uomini sono avvenuti cambiamenti radicali nel modo di vedere il mondo e di abitarlo.

Bisogna saperli vedere ed è necessario valorizzarli e mostrarli, se si vuole contare. Bisogna stare attente a non azzerare quello che invece le donne sono e fanno con maestria.

Laura Colombo e Sara Gandini

Posted in Fem/Activism, Omicidi sociali, Scritti critici.