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Sangue e sperma: lo stupro è un omicidio!

Ferita e sangue. Freddo e abbandono. 20 anni, la sua età. Era uscita per ballare e divertirsi. L’hanno trovata nuda, insanguinata, al gelo. Sarebbe morta assiderata, così ha detto il padrone del locale che l’ha vista. Gravissime le sue condizioni. Un militare di stanza in quel posto aveva sangue dappertutto. Bloccato ha detto che era stato un rapporto consensuale. Poi i militari fermati, italiani, sono diventati tre giacché sul corpo della ragazza sono state trovate tracce di una tortura a più mani o a più peni.

Cazzi che avevano voglia di divertimento sulla pelle di una ragazza come tante che ricorderà quella serata come la più brutta di tutta la sua vita. Come quella in cui si era vestita a festa, aveva incrociato lo sguardo di qualcuno che le piaceva, forse aveva anche flirtato e poi là fuori l’avevano aspettata in uno, due o forse tre per farle ingoiare sperma e sangue, sangue e sperma.

Che è l’esempio di come questo tipo di uomini, sicuramente coperti dal più stretto riserbo, sicuramente coccolati dalla stampa, giacchè tutto è detto timidamente, ché non sono mica rumeni loro, no. Sono italiani e pure militari. Sono figli di famiglia, e quella lì sarà stata certamente una puttana. Non è questo che si dirà già da domani?

E’ l’esempio di come questo genere di uomini, dicevo, considera il godimento. Penetrare, forzare, infierire e poi godere, eiaculare, sputare merda su quel corpo, pisciarci liquido sporco di egoismo. Pestare per renderla inoffensiva e ancora trapassare, accoltellare, ammazzare, un pene dopo l’altro, considerando un No cosa superflua, lasciando lì a morire una ragazza, negandole il diritto di avere preferenze, di scegliere con chi stare, di vivere la sessualità come le pare e con chi le pare, di dire si o no, di manifestare i suoi motivi di piacere.

Chi sono gli uomini ai quali interessa cosa piace ad una donna? Chi sono gli uomini che godono considerando una ragazza solo un buco?

Uomini marci. Merde prive di rispetto. Impotenti e sessualmente incapaci. Ché la capacità non la dimostri con quello sputo di immondizia che t’esce dall’arma eretta.

Se questo non è femminicidio. Se questo non è esattamente quello che succede a Ciudad Juarez, dove le donne si usano e poi si lasciano a morire in un angolo di strada. Se non bisogna chiedersi perché si continua ad allevare mostri e a coccolarli mortificando poi le vittime. Perché non si compie una seria campagna in cui si dice chiaro e tondo che le donne hanno il diritto di dire No e che devono poter scegliere con chi stare, come e quando farlo, come e quando smettere.

Se è uno stupro di gruppo, condito di complicità e omertà, proprio in virtù del fatto che pochi giorni fa abbiamo tanto dibattuto di questo genere di reati escludendo la carcerazione preventiva e immaginando che ci sia poco da chiedere alla giustizia e molto da chiedere ad ogni altra azione responsabile, saranno donne e uomini quell* che agiranno e si incazzeranno e lotteranno e scenderanno in piazza e urleranno contro queste orribili mutilazioni?

Sarete insieme a noi tutti e tutte? Sarete a far casino dappertutto, ché poi siamo una cosa sola, uomini e donne, uomini che vedete stuprata la vostra identità migliore e donne che vedete negato ogni tentativo d’essere libere, ci sarete?

Allora organizziamoci per l’otto marzo. Allora incazziamoci e urliamo basta. Allora facciamo qualcosa che metta in rete tutti e tutte e proviamo a ragionarne e ne ragioniamo.

Perché non se ne può più. Perché ora basta. Perché la violenza maschile sulle donne è uno scempio senza fine. Perché no.

—>>>Vi riporto uno spunto tratto dalla pagina facebook a noi dedicata. Noi stiamo discutendo di un Movimento di Lotta Autogestita contro la Violenza sulle Donne. Presto vi riporteremo alcune proposte, ragionamenti e criticità conseguenti.

Le donne lottano contro gli stupratori, gli uomini violenti e gli assassini come chiunque lotta contro i propri oppressori, coloro che limitano la libertà di agire, di respirare, di vivere la propria sessualità, di crescere. Gli uomini violenti sono organicamente integrati al sistema autoritario di dominio delle parti deboli. Sono aguzzini, controllori, affinché il ruolo di cura delle donne sia svolto, per ciò stesso lasciati liberi di compiere violenze, ricorrendo lo Stato a blande soluzioni “curative” per le loro azioni premeditate e continuate contro le donne, mentre quest’ultime sono e restano, anche per colpa dei governi che consolidano la nostra precarietà, dipendenti economicamente e dunque soggette ad ogni forma di colonizzazione, sia essa fisica o culturale. E’ ora di dire basta. E’ ora di chiedere ai nostri compagni di percorso, di lotta, da che parte stanno, se intendono resistere con noi oppure no. Se intendono disertare o collaborare un sistema di oppressione che li coinvolge in ogni senso, come schiavi e come controllori. E’ l’ora di realizzare un Movimento di Lotta Autogestito contro la Violenza sulle Donne che come tutti i movimenti di liberazione, e qui si parla di corpi femminili ma anche maschili per l’obbligo di aderire ad un modello oppressivo che se non aderisci diventi a tua volta oppresso, deve assumere una valenza fortissima per tutt*.” http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/02/06/mlvd-e-ora-di-fare-un-movimento-autogestito-di-lotta-contro-la-violenza-sulle-donne/

—>>>Segui Bollettino di Guerra

—>>>La chicca: quella che vedete in basso è l’immagine di uno dei commenti contro le donne su una pagina che in modo falso si chiama “No alla violenza sulle donne” e che invece è gestita da maschilisti, falsabusisti e padri separati e giustifica le violenze maschili. Se siete iscritti disiscrivetevi e leggete questo e questo.

Posted in Corpi, Omicidi sociali, Pensatoio.


10 Responses

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  1. strafalaria says

    i ragazzi hanno madri e padri e spesso i modelli di comportamento maschili vengono dai secondi. quindi per favore parliamo di genitori e non solo di madri.

  2. Gino says

    … quello che è accaduto è ua cosa orribile e credo che le manifestazioni in piazza andrebbero fatte subito senza aspettare l’8 marzo, ci isono questioni che vanno combattute ogni giorno e non incapsulate dentro date ed oppurtunità, ogni giorno è l’opportunità, ogni contesto è un contesto da significare … si fa così e si cambia cultura o non serviranno a nulla i movimenti e le indignazioni.

  3. fracatz says

    la colpa è delle madri di questi mostri. Donne che creano degli esseri senza valenza alcuna sempre portate a giustificare l’operato delle loro creature, iniziando fin dalle scuole materne (ne sanno qualcosa quelle poche maestre che tentano l’impossibile, magari con qualche sano scapaccione)
    Questo è il nuovo mondo che l’evoluzione ha voluto.
    (non è che nel passato non esistesse la violenza, ma almeno un minimo di cavalleria ed altruismoche portava anche un estraneo ad intervenire in difesa di un essere debole)

  4. mary says

    Come si fa a nn escludere un rapporto consenziente? come si fa a dire certe cose? ma non hanno visto che la ragazza era più morta che viva e una maschera di sangue? Veramente non capisco è una vergogna, se certi uomini artrivano a stuprare è perchè tanto faranno di tutto per far passare uno stupro per reato consensuale anche malgrado l’evidenza. Salterà fuori che si è ferita da sola come quella dello stuipro di capodanno perchè gli italiani sopratutto se militari sono bravi ragazzi. Sopno alibita mai affidarsi ad una giustizia maschilista, meglio farsi giustizia da sole.

  5. iaia says

    cito da merdubblica: “L’accusa punta comunque sulla testimonianza della giovane, che potrebbe essere ascoltata domani, sulla querela contro l’aggressore e sui risultati degli esami tecnico scientifici dei Ris, lasciando aperta ogni ipotesi, comprese quelle di uno stupro di gruppo. Non si esclude, però, neanche un rapporto consenziente”. l’ultima frase mi fa male peggio di una coltellata.

  6. ziocane says

    Stamattina leggevo le notizie, provavo rabbia e dispiacere. Non possono succedere queste cose, non è possibile. L’uomo mostra tutta la sua rozza ignoranza, e non ditemi che se l’è cercata. Non giustificate, non c’è ragione per un abominio simile. Nessuna!
    Siete solo bestie.

  7. giovanotta says

    .

  8. Stefano says

    Dolce ragazza, non ti conosco, ma ti sto accanto… avrei voluto passare lì in quei momenti, e salvarti, essere il tuo angelo custode… ma non c’ero… e chissà cos’hai sofferto e soffri 🙁
    Mi vergogno del genere maschile, che ha perso la capacità di amare davvero una donna…
    Possibile che negli occhi spaventati, nelle grida e nel pianto di quella povera ragazza, non vedessero quelli di una persona da loro amata???
    Per quello che può servire, ti voglio bene…

    Stefano.

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