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Piccole modelle e l’incitamento alla pedofilia

Giulia, dalla nostra mailing list:

Mi sono imbattuta in questo:

http://www.boobs-bloomers.com/bb/italiaans/collectie1.html

Mi è stato detto che in Italia si stanno diffondendo parecchio i manifesti di questa casa di lingerie che produce reggiseni imbottiti per bambine. Ho dato un’occhiata rapida al catologo e mi sembra un vero e proprio incitamento alla pedofilia.

Sapete se qualcuno si è già mosso per fare qualcosa?

Ps: Aggiungo che i manifesti con le undicenni ammiccanti si trovano anche
(mi è stato detto) negli spogliatoi dell’Aquafan di Riccione.

In Italia, Boobs & Bloomers è distribuito da Coin.”

No, non lo sappiamo ma cominciamo noi con il dire che hai ragione. Le immagini sono tremende. Ciascuna metta in atto tutte le iniziative che usa realizzare per opporsi a questo scempio. Lasciateci un commento  per segnalare qualunque iniziativa.

Posted in Corpi, Fem/Activism, R-esistenze.


11 Responses

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  1. giuliana says

    Non sò cosa pensare…

  2. Vale says

    A chi interessa, in primavera ho ascoltato su Radio Onda Rossa di Roma una trasmissione “Stelle di polvere”, all’interno del Martedì autogestito da femministe e lesbiche, che affrontava in modo molto interessante l’argomento sessualizzazione dell’infanzia a scopo commerciale. Questi sono i link: http://mfla.noblogs.org/post/2011/04/20/stelle-di-polvere-stereotipi-di-genere-nei-media-e-nei-prodotti-per-linfanzia/ e http://mfla.noblogs.org/post/2011/05/04/stelle-di-polvere-%E2%80%93-stereotipi-di-genere-nei-media_2/.
    Vale

  3. XYZ says

    II bambini sembrano essenzialmente consumatori. Anzi, forse nascono consumatori. Devono ubbidire al mercato prima in quanto soltanto schiavi-consumatori, poi nel doppio senso di schiavi-lavoratori e schiavi-consumatori. Il mondo degli esseri umani fondamentalmente sta andando a rotoli proprio perché le giovani menti vengono costrette a non-pensare, ma ad agire pulsioni di tipo sessuale indotte artificialmente, a scapito della creatività e del libero pensiero.

  4. Giulia_Silent says

    Scusate, prima ho messo il link sbagliato per la segnalazione!

    Questo è il modulo IAP:

    http://www.iap.it/it/modulo.htm

  5. Giulia_Silent says

    Mi è stato consigliato di segnalare qui:
    http://www.boobs-bloomers.com/bb/italiaans/home.html

    Boicottiamo Coin, che vende questa merda!!!

  6. Anna says

    Mi fa molta impressione lo stereotipo che viene fuori dalle pose delle due baby modelle: due veline ignoranti e rimbambite dalle loro stesse aspettative di sedurre chi poi? I loro coetanei? Altre ragazzine? Gli adulti?? Ma perché poi dovrebbero sedurli? Davvero ci si aspetta che a quell’età abbiamo desideri sessuali come li propone youporn? E’ uno dei tanti segnali della decadenza dell’uso del cervello, questo spot lo trovo più pericoloso per le madri che poi quella lingerie la comprano, piuttosto che per chi ha tendenze pedofile (che le ha a prescindere da questo spot).
    Non riesco a trovarla su internet ma ho visto una pubblicità tedesca o belga, nella quale c’erano delle foto di ragazzine con evidenti segni di violenza sul volto e sul corpo, la didascalia diceva una cosa tipo: “sei sicura che tua figlia avesse scelto di essere così seducente?”

  7. Mary says

    Vergognosa..ne parlerò anche io nel blog dobbiamo organizzare una mail bombing e fare cessare la campagna…un piccolo appunto: in inglese boob significa tette…il messaggio che comunica è gravissimo e pericoloso.

  8. Annamaria Arlotta says

    Molto, molto deprimente. Ho fondato un gruppo di uomini e donne contro la pubblicità sessista, di cui la sessualizzazione precoce denunciata qui è aspetto allarmante. In nome del profitto si intacca l’innocenza dell’infanzia! Ai primi di settembre invieremo una mail collettiva allo Iap per richiedere un incontro pubblico duranteil quale si affronti il tema, a seguito delle crescenti proteste in merito. Non è infatti la segnalazione a un singolo spot che cambi il desolante panorama. La lettera è pronta sulla pagina del gruppo, se volete aggiungere il vostro nome e/o iscrivervi al gruppo, andate su:
    http://www.facebook.com/home.php?sk=group#!/home.php?sk=group_139046259478883&ap=1
    A presto spero!

  9. Serbilla says

    Un’indagine su chi ha prodotto quest’immagine e sull’azienda che l’ha approvata? Sui loro computer? Chissà cosa uscirebbe fuori.
    Ma che orrore.

  10. Rosanna Merella says

    Usare i/le bambini/e per pubblicizzare biancheria intima è senz’altro “istigazione alla pedofilia”, ed è anche insopportabile che si usi il corpo delle bambine per vendere il prodotto. Non possiamo permettere che il corpo della donna sia mercificato fin da quando si è bambine!

  11. Giovanna Esposito says

    Penso si potrebbe segnalare allo IAP (istituto autodisciplina pubblicitaria), in genere sensibile contro questi scempi. Mi pare abbiano un modulo apposito, dove si deve inserire il link segnalato, mettere i dati e,ovviamente, il motivo della segnalazione. Proviamo.