Skip to content


Adeschiamo diritti – Sabato 13 dicembre – Roma

Adeschiamo i diritti – info, bus, materiali comunicazione, news —>>> QUI

Dalla presentazione del Disegno di Legge Carfagna sulla prostituzione e con le ordinanze di tanti Sindaci in Italia si è creato un pericoloso clima di intolleranza verso tutte le persone che si prostituiscono. Insieme al ddl si sono avviate campagne politico-mediatiche per alimentare l’allarme sociale e la paura dei cittadini. Sulle persone socialmente “deboli” (della cui sicurezza non ci si preoccupa), si vuole oggi indirizzare l’insicurezza e la paura della gente facendole diventare il capro espiatorio su cui sfogare le frustrazioni di un Paese che sta impoverendo in tutti i sensi. La “sicurezza” sta diventando l’abbaglio e il pretesto per escludere e discriminare i più “deboli”, i “diversi” e gli “stranieri”, nei confronti dei quali sono aumentate aggressioni, violenze, discriminazioni che si fanno passare come normali, endemici e scontati atti di violenza metropolitana, sottacendone l’origine razzista, sessista, omo-transfobica.

Sulla paura e sull’insicurezza si sono costruite campagne che non risolvono ma ingigantiscono i problemi, dei quali si continua a non considerare le cause cercando semplicemente di eliminare gli effetti per mezzo della ricetta più semplice, quella di nascondere. Esattamente quello che si sta tentando di fare con la prostituzione: renderla invisibile. Ma in questo modo non si tutelano i diritti di nessuno. In questo modo si riducono i diritti di tutti:

* il ddl Carfagna sulla prostituzione non tiene assolutamente in considerazione l’esperienza di tutte quelle persone (trans, donne, uomini) che hanno scelto liberamente di vendere prestazioni sessuali, né risponde ai bisogni delle persone che esercitano la prostituzione per vivere o sopravvivere. Le emargina soltanto, senza neppure offrire una alternativa;
* inoltre, contrariamente a quanto afferma il Governo, il ddl aggrava la condizione di chi è sfruttato ed è vittima della tratta di esseri umani, fenomeno molto frequente, che riguarda moltissime persone straniere che si prostituiscono in strada, spingendo le persone nel sommerso di appartamenti e locali, rendendole irraggiungibili e completamente sotto il controllo degli sfruttatori;
* infine, il disegno di legge non renderà i cittadini più sicuri, poiché la sicurezza si costruisce innanzitutto creando condizioni di benessere diffuso, di convivenza pacifica, di rispetto, di pari opportunità, di diritti per tutti e non spingendo al chiuso e nei ghetti fenomeni sociali e persone che fanno parte della nostra società.

Questo DDL attacca i principi di libertà garantiti dalla Costituzione, priva di diritti le persone che esercitano la prostituzione, minaccia seriamente la loro salute e la loro sicurezza, non tutela l’incolumità delle vittime di sfruttamento, non permette di portare avanti i servizi che da anni operano attività di riduzione del danno e di prevenzione sanitaria che da sempre garantiscono il diritto alla salute dell’intera comunità (contatto, informazione, sensibilizzazione ed accompagnamento che svolgono gli operatori sociali direttamente in strada con le persone che si prostituiscono). Questo DDL rischia inoltre di depotenziare il sistema di tutela e assistenza delle vittime di grave sfruttamento e tratta di persone, che pure rappresenta un punto di eccellenza dell’Italia nel panorama internazionale: le vittime non avranno più accesso ai programmi di aiuto poiché non potranno essere più contattate dalle unità di strada, ed anche per le forze dell’ordine il contatto sarà più difficile.

Ci opponiamo al DDL perché crediamo che le persone debbano essere:

* Libere dalla violenza, a cui vuole condannarle il DDL Carfagna costringendo le persone ad esercitare la prostituzione al chiuso, dove è più difficile difendersi dalla violenza e dove aumenta la precarietà. Il DDL non considera il fatto che chi si prostituisce non commette reati contro terzi ma spesso li subisce (violenze, stupri, rapine, sfruttamento, riduzione in schiavitù); non considera inoltre che violenza, sfruttamento, riduzione in schiavitù già sono presenti in una parte della prostituzione al chiuso esercitata negli appartamenti o tramite i locali notturni. Il DDL inoltre, in evidente violazione degli obblighi costituzionali ed internazionali assunti dallo Stato italiano relativamente alla protezione dei minori, prevede il rimpatrio forzato delle persone minorenni non italiane che si prostituiscono, costringendole a tornare nei luoghi dai quali sono fuggite. Questo significa molto spesso immettere una seconda volta le vittime nel circuito dello sfruttamento e in una condizione di vulnerabilità ancora maggiore.

* Libere di poter accedere e di usufruire di servizi e opportunità, mentre invece il DDL Carfagna – con il suo estremismo securitario e la sua impostazione esclusivamente repressiva – toglie ogni prospettiva futura per chiunque voglia abbandonare la prostituzione. Le persone trafficate vedranno ridotte drasticamente le loro possibilità di accedere ai programmi di assistenza e protezione sociale in quanto sempre più irraggiungibili dagli operatori sociali ma anche dalle forze dell’ordine, che verranno viste come nemiche anziché come un punto di riferimento. A chi esercita la prostituzione per mancanza di alternative e a causa della discriminazione (si pensi alle transessuali), non viene offerta alcuna alternativa, nessuna misura di supporto all’inclusione sociale e all’inserimento lavorativo.

* Libere di scegliere, mentre il DDL Carfagna non tiene in considerazione il fatto che la prostituzione possa essere una scelta, né garantisce aiuto alle vittime di tratta e sfruttamento, né offre alternative a chi vorrebbe abbandonare l’attività prostitutiva ma ha bisogno di un sostegno.

* Libere dal pregiudizio, mentre il DDL, criminalizzando la prostituzione, aumenta lo stigma e il pregiudizio verso chi la pratica, esponendo le persone a violenze, persecuzioni, discriminazioni e maggior emarginazione.

* Libere di agire, mentre il DDL, per salvaguardare il “pubblico pudore”, impone norme di comportamento a tutte e tutti. In questo modo si limita la libertà, l’autodeterminazione e si ledono i diritti.

Elenco dei promotori

ARCI
ASGI
Associazione Cantieri Sociali
Associazione Giraffa
Associazione Libellula
Associazione NAGA
Associazione On the Road
Associazione radicale Certi Diritti
CNCA – Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza
Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute
Consorzio di cooperative sociali “GESCO Campania”
Coooperativa Sociale Dedalus
Coordinamento nazionale transgender Sylvia Rivera
Gruppo Abele
La strega da bruciare
M.I.T. – Movimento di Identità Transessuale
PIAM onlus
Provincia di Pisa
Rivista Carta

Sexyshock

Ufficio Pastorale Migranti Piemonte

Posted in Fem/Activism.


18 Responses

Stay in touch with the conversation, subscribe to the RSS feed for comments on this post.

  1. Il Cure says

    Buonasera . Scusate, ma non vedo ancora risposte a quella mia domanda, che cosa è successo?

  2. Il Cure says

    Ti ringrazio Fikasikula, per le parole di spirito che puntualmente lasci sul tuo blog.
    Il Comunismo non ha idee antifemministe, ma neanche femministe.E mi fa piacere che io sia capace di suscitarti il riso. Poi, vabbè ,vedici quello che vuoi nel comunismo.Intanto metto in risalto le domande poste prima, in modo che il lettore occasionale possa rendersi conto da solo, senza “libretti d’istruzione preconfezionati”. Mi spieghi perchè tu scrivi sopra :” Tanti compagni sono veramente stronzi”?
    Cosa hanno fatto di sbagliato per te?

    E aspetto le tue risposte in merito alle mie domande. Sempre se ne hai voglia.

    ***********************************************
    Caro Mario, non so come tu mi abbia risposto senza poter vedere la mia tesi dato che le simpatiche femministe mi censurano.

    Torniamo a noi , sperando che non sia censurata questa mia risposta.

    Io seguo i valori costituzionali, qui ciò non avviene.

    Attualmente in Italia, ci sono leggi discriminatorie nei confronti degli uomini, sembra una stronzata ma è così.

    Ti faccio alcuni esempi reali e tangibili , dopo averli proposti voglio vedere le reazioni delle femministe qui su questo blog.
    Per me tutti i cittadini , indipendentemente dal sesso devono avere gli stessi diritti e gli stessi doveri.IDENTICI .Nessun vantaggio per l’uomo e nessun vantaggio per la donna. Questo senza cancellare l’identità sessuale e rinnegare i termini Uomo e Donna. Sono tutte cose estremamente logiche e legate alla Costituzione Italiana.
    Ti sembra giusto che le donne debbano essere avvantaggiate nell’accesso alla carriera militare con test fisici facilitati?

    La Costituzione lo vieta ma ciò avviene.E’ innegabile.

    Ti sembra giusto che alcune università in Italia favoriscano le donne e solo le donne con borse di studio dedicate per loro?

    La Costituzione lo nega.Ma ciò avviene.

    Ti sembra giusto che le donne femministe (non tutte ma diverse di loro lo fanno), chiedano le Quote Rosa , anche se non ci sono vincoli legati al sesso in politica?

    La Costituzione lo vieta.

    Ti sembra giusto che un uomo sia stato condannato per “sguardi molesti” in Italia per aver guardato (senza dire nulla) una donna che si trovava nel suo stesso treno?

    La Costituzione non contempla il “Reato di sguardo”. Ma ciò è successo.

    Questi sono alcuni esempi, se vuoi ti passo i link, altrimenti fatti un giro sul forum della questione maschile e ne troverai a bizzeffe .Se poi a te piacere negare l’evidenza e trovare scuse è un conto. Io dimostrerò che la Logica non è come si evince da Maschileplurale.it un “dispositivo sessuato per il dominio del maschile”.

    Adesso , le femministe qui reclamano dei diritti per tutti e anche per loro. Sembrerebbe una cosa giustissima ma l’inganno dove sta . L’inganno sta nel fatto che loro reclamano diritti per loro e gli ingenui, credono che siano diritti per tutti. Ripeto, come ho sempre detto , il Femminismo è il Maschilismo vestito con un abito migliore. Non cerca la pace, cerca il predominio. E a me , sinceramente non va di essere dominato. Io rispetto tutti e tutte. Ma essere preso in giro no. E qui, la parità non è cercata. E’ tutto visto da un’ottica femminsta.

    Poi , se volete credere alle balle bene. Il Paritarismo, è cercato da pochissimi. Io mi reputo tra quelli. Ma ciò che ho visto qui è solo una misitficazione di dati e di fatti. Un’esaltazione di episodi che succedono (stupri, omicidi di donne -non femminicidi, il vocabolario non si cambia per loschi scopi- violenze sessuali etc. e che io ,persona onesta e sincera , riconosco. Ma qui non viene mai, e una qualsiasi persona onesta lo può vedere, criticata la donna che compie anche essa dei crimini orrendi (vedi infanticidi). E ciò non sta bene. La legge è uguale per tutti. Ma so che il vostro sogno è la Spagna di Zapatero il quale modifica la Costituzione introducendo delle discriminazioni positive verso gli uomini (lì son chiamate azioni positive e consistono, giusto per farvi un esempio reale, nelle differenziazioni delle pene in base al sesso dell’imputato e della vittima. Se è l’uomo a fare violenza alla donna la pena è X se è la donna a fare violenza all’uomo la pena è la metà di X. )
    So anche la Svezia è civilissima. Per me no. E’ un paese femminista, quindi totalitario come l’Iran.
    Lì comandano gli uomini, in Svezia le donne. Lì il dominio si vede, in Svezia è “mascherato”.
    Ma si tratta di porcate della stessa risma. Gli idealisti , come mi reputo, perdonate la presunzione, cercano la Giustizia, la Verità , Il Rispetto, la Libertà. E voi con quell’ideologia chiamata femminismo siete lontani e soltanto persone ingenue possono credere a tale parola .

    Sperando che sia accettata e non cancellata , colgo l’occasione per salutare i futuri visitatori di questo blog. Loro , forse, evitarenno con i loro voti il perdurare di questa ideologia perniciosa e fintamente paritaria.

  3. fikasicula says

    non ho capito… cosa avrei promesso? 🙂
    poi, sui comunisti seri che non sono femministi, grazie. sto ridendo alle lacrime.
    un po’ ai ragione perchè tanti compagni sono veramente stronzi ma lo statuto dei comunisti ti giuro che in nessun punto parla di un antifemministo ideologico…
    quello lo trovi tra i fascisti. 😛

    ciau

  4. Il Cure says

    Ti ringrazio per la tua risposta . Intanto, Aspetto 2 cose . Uno la pulizia di quel topic sui siti antifemministi. (l’hai promessa tu).
    Due, se ne sei capace rispondi alle domande.
    3 Non associarti al pugno chiuso. Il comunismo serio non è femminista.Una parte del comunismo si è associato al tuo movimento nella speranza di accaparrarsi voti. I Comunisi seri non sono femministi. E purtroppo nelle ultime elezioni i partiti comunisti hanno fatto la loro magra figura anche per colpa dell’alleanza con movimenti particolari e settari.

    Ti saluto , a presto.

  5. fikasicula says

    il cure, soffri di manie di persecuzione
    come già scritto sul post dei siti antifemministi a volte capita che i commenti non si vedano. capita dopo 50 e talvolta capita anche prima…
    il perchè stiamo cercando di capirlo ma ti assicuro che non c’e’ nessuna ragione di censurarti. i tuoi argomenti non ci spaventano neanche un po’ e in realtà dovrebbe un po’ ignorarti anche mario (coraggio, resisti! a pugno chiuso, un bacio :D) dato che sei un divertente troll che passa il tempo tra sorelle d’italia, femminismo a sud e chissà quale altro sito di donne.
    di qualunque cosa tu abbia bisogno non avere paura, dicci pure 🙂
    per il resto il termine censura su un blog non è per niente appropriato. questa è casa nostra. scegliamo di veicolare quello che ci pare e piace. non abbiamo dovere di informare ne’ di replica. non abbiamo neppure il dovere di sopportare e subire quelli come te.
    perciò se i toni diventano tutto meno che discorsivi, se qualcuno tra voi antifemministi si lascia scappare una parola fuori posto, se invece di argomentare ci augurate inferni, bastoni ovunque e ci definite con epiteti irripetibili allora i vostri commenti finiscono nel cesso. esattamente nello stesso posto da cui la gente che si esprime in un certo modo arriva e merita di tornare.
    è già capitato…
    quindi nessun rimorso ti assicuro.

    alla lunga però sappi che quello che fai tu diventa molestia allo stato puro. è fastidioso. ripetitivo. monotono. noioso.
    comunque…
    contento te…
    fino a che non diventi molesto fino a sfinirci in realtà sono cazzi tuoi… 😛

    indi per cui. se i commenti che non vedi ti sembrano fondamentali per la tua vita e non ci dormi la notte a vederteli pubblicati in queste pagine prova a ripostarli.
    mi raccomando: pesa le parole. non abbiamo spazio server da sprecare in cazzate!

    ciao 🙂

  6. Il Cure says

    Caro Mario, non so come tu mi abbia risposto senza poter vedere la mia tesi dato che le simpatiche femministe mi censurano.

    Torniamo a noi , sperando che non sia censurata questa mia risposta.

    Io seguo i valori costituzionali, qui ciò non avviene.

    Attualmente in Italia, ci sono leggi discriminatorie nei confronti degli uomini, sembra una stronzata ma è così.

    Ti faccio alcuni esempi reali e tangibili , dopo averli proposti voglio vedere le reazioni delle femministe qui su questo blog.
    Per me tutti i cittadini , indipendentemente dal sesso devono avere gli stessi diritti e gli stessi doveri.IDENTICI .Nessun vantaggio per l’uomo e nessun vantaggio per la donna. Questo senza cancellare l’identità sessuale e rinnegare i termini Uomo e Donna. Sono tutte cose estremamente logiche e legate alla Costituzione Italiana.
    Ti sembra giusto che le donne debbano essere avvantaggiate nell’accesso alla carriera militare con test fisici facilitati?

    La Costituzione lo vieta ma ciò avviene.E’ innegabile.

    Ti sembra giusto che alcune università in Italia favoriscano le donne e solo le donne con borse di studio dedicate per loro?

    La Costituzione lo nega.Ma ciò avviene.

    Ti sembra giusto che le donne femministe (non tutte ma diverse di loro lo fanno), chiedano le Quote Rosa , anche se non ci sono vincoli legati al sesso in politica?

    La Costituzione lo vieta.

    Ti sembra giusto che un uomo sia stato condannato per “sguardi molesti” in Italia per aver guardato (senza dire nulla) una donna che si trovava nel suo stesso treno?

    La Costituzione non contempla il “Reato di sguardo”. Ma ciò è successo.

    Questi sono alcuni esempi, se vuoi ti passo i link, altrimenti fatti un giro sul forum della questione maschile e ne troverai a bizzeffe .Se poi a te piacere negare l’evidenza e trovare scuse è un conto. Io dimostrerò che la Logica non è come si evince da Maschileplurale.it un “dispositivo sessuato per il dominio del maschile”.

    Adesso , le femministe qui reclamano dei diritti per tutti e anche per loro. Sembrerebbe una cosa giustissima ma l’inganno dove sta . L’inganno sta nel fatto che loro reclamano diritti per loro e gli ingenui, credono che siano diritti per tutti. Ripeto, come ho sempre detto , il Femminismo è il Maschilismo vestito con un abito migliore. Non cerca la pace, cerca il predominio. E a me , sinceramente non va di essere dominato. Io rispetto tutti e tutte. Ma essere preso in giro no. E qui, la parità non è cercata. E’ tutto visto da un’ottica femminsta.

    Poi , se volete credere alle balle bene. Il Paritarismo, è cercato da pochissimi. Io mi reputo tra quelli. Ma ciò che ho visto qui è solo una misitficazione di dati e di fatti. Un’esaltazione di episodi che succedono (stupri, omicidi di donne -non femminicidi, il vocabolario non si cambia per loschi scopi- violenze sessuali etc. e che io ,persona onesta e sincera , riconosco. Ma qui non viene mai, e una qualsiasi persona onesta lo può vedere, criticata la donna che compie anche essa dei crimini orrendi (vedi infanticidi). E ciò non sta bene. La legge è uguale per tutti. Ma so che il vostro sogno è la Spagna di Zapatero il quale modifica la Costituzione introducendo delle discriminazioni positive verso gli uomini (lì son chiamate azioni positive e consistono, giusto per farvi un esempio reale, nelle differenziazioni delle pene in base al sesso dell’imputato e della vittima. Se è l’uomo a fare violenza alla donna la pena è X se è la donna a fare violenza all’uomo la pena è la metà di X. )
    So anche la Svezia è civilissima. Per me no. E’ un paese femminista, quindi totalitario come l’Iran.
    Lì comandano gli uomini, in Svezia le donne. Lì il dominio si vede, in Svezia è “mascherato”.
    Ma si tratta di porcate della stessa risma. Gli idealisti , come mi reputo, perdonate la presunzione, cercano la Giustizia, la Verità , Il Rispetto, la Libertà. E voi con quell’ideologia chiamata femminismo siete lontani e soltanto persone ingenue possono credere a tale parola .

    Sperando che sia accettata e non cancellata , colgo l’occasione per salutare i futuri visitatori di questo blog. Loro , forse, evitarenno con i loro voti il perdurare di questa ideologia perniciosa e fintamente paritaria.

  7. Mario says

    Cure, ti rispondo sperando di farmi capire una volta per tutte, altrimenti finiamo per ripetere le stesse cose a ciclo continuo.

    1) Non faccio parte di maschileplurale;
    2) Non ho niente contro il mio sesso e non mi ritengo un «maschio pentito»;
    3) Sì, certi toni di certe femministe danno fastidio anche a me. In sostanza, non credo nella superiorità di un sesso sull’altro (non importa quale);
    4) Questi toni su Femminismo-A-Sud non sono presenti. A meno che non mi debba offendere (con il genere femminile), perché alcuni miei “colleghi di genere” sono violenti. O perché questo blog lo dice;
    5) Capito da queste parti perché ci sono cose che mi interessano;
    6) Non mi sembra che le affermazioni critiche presenti in alcuni commenti c’entrino granché con il merito di quanto scritto negli articoli;
    7) L’esistenza di donne assassine non nega in alcun modo l’esistenza dei «femminicidi». Il genitore, di entrambi i sessi, può trasformarsi in killer (peraltro, credo, in casi piuttosto particolari) e abito in Valle d’Aosta (oltre alla mamma di Cogne abbiamo avuto anche una donna che ha affogato i 2 figli in un laghetto vicino ad Aosta). Ma tutto ciò non c’entra nulla con le violenze sul partner o gli stupri in strada;
    8) Mi sembra che gli articoli sulla prostituzione qui contenuti (ma non ho fatto in tempo a leggere tutto) non chiedano che il cliente sia accusato di reati penali, ma si limitino a stare dalla parte delle prostitute, minacciate dall’aria di criminalizzazione di tutte le cosiddette «devianze» (dai lavavetri ai tossicodipendenti allo straniero a chi ha una condotta sessuale non in linea con la morale comune). I vari Alemanno, Carfagna e compagnia vorrebbero forse i clienti in prigione e certo anche le prostitute. Femminismo-A-Sud non credo;
    9) Certo, il sesso a pagamento è spesso la richiesta di un servizio a chi non è esattamente lì di sua volontà, quindi lo sfruttamento esiste e non è una bella cosa, che si decida di punirlo penalmente o meno;
    10) Da un lato neghi le predisposizioni genetiche, dall’altro i condizionamenti culturali. Io penso che la parte più importante sia quella relativa all’ambiente in cui viviamo. Altrimenti che la curiamo a fare l’educazione? Che bisogno c’è d’indignarsi se un bambino gioca con una bambola? Una volta ho chiesto in regalo una barbie. Mio nonno si è preoccupato. Ma io volevo una donna per il mio Big Jim.

  8. Mario says

    Secondo me gemina ha ragione. Non sono in possesso delle statistiche che Guit mi richiede, ma credo che per certe cose basti un poco di buon senso… Ho letto un lungo elenco di femminicidi (tratti dalla cronaca dei giornali) in uno dei vecchi post di Femminismo-a-Sud e mi sembrano piuttosto esemplificativi di quanto accade ancora oggi alle donne. Non ho visto elenchi analoghi relativi a omicidi in cui le vittime sono uomini e le assassine donne, anche se, evidentemente, sono possibili anche quelli. La violenza, anche quella psicologica, può essere reciproca. Gli stupri, le uccisioni sono piuttosto a senso unico.

  9. gemina says

    gli uomini morranno pure per morti violente, ma non per mano di donne, che ci sono pure, ma sono molte meno delle morti violente femminili per mano di uomini. Come al solito, la menzogna al primo posto, eh?

    Le donne naturalmente sono più cattive, perché come ci scrive l’illuminato usano maggiormente la violenza psicologica. Senza naturalmente accennare alla violenza psicologica che subiscono per tutta la vita, in famiglia e poi fuori, nell’essere considerate meno importanti degli uomini (auguri e figli maschi, che è sempre meglio, anche se non si zappa più), più pericolose degli uomini perché possono rimanere incinte, e quindi al lavoro è meglio un uomo, ecc ecc: la lista è davvero infinita. Sviluppando così frustrazioni, senso di inadeguatezza, impotenza, inferiorità. La rabbia, dopo tutto ciò e altro ancora, è fisiologica. Eppure no, gli illuminati sostengono che le donne usano violenza psicologica, punto. Mica contestualizzano, non gli conviene.

    CONTRO LE NUOVE DISCRIMINAZIONI DI CHI CI VUOLE SOLO A SCULETTARE IN TV, SENZA PAROLA E SENZA CERVELLO: RIBELLIAMOCI.

  10. Guit says

    Nella vita quotidiana vedo che le donne sono altrettanto violente quanto gli uomini.
    Sono più esposte al danno fisico nella misura di 70 contro 30 e sono molto più attive nel danno psicologico.
    Non solo, una buona parte della violenza che gli uomini subiscono da altri uomini, vede le donne come mandante o istigatore.
    Le donne invece di fare violenza diretta spesso raggirano e plagiano perché altri uomini agiscano per loro conto.
    Gli uomini muoiono per cause violente molto più delle donne. Cause violente di ogni tipo. Dall’omicidio, al suicidio passando per incidenti e malattie. Esposizione al rischio, spesso in favore di altri, di uomini e soprattutto di donne.
    Si dovrebbe capire, per parlare di violenza di genere, in primo luogo quali sono le modalità con cui i due generi esercitano la propria violenza sull’altro.
    Tutto quello che non ci vogliono dire.

  11. Guit says

    Mario, tu conosci i veri dati o quelli propagandati dalla lobby internazionale del femminismo, che ha cooptato le principali istituzioni, ISTAT compreso?

    Questo lo dico perché i dati che conosco io sono totalmente diversi. Ad iniziare dal falso storico dell’8 marzo 1908 per finire alla bugia della “prima causa di morte”.

    Esistono fior di ricerche sulla violenza di genere (che studiano il comportamento di entrambi i sessi e non di uno solo come quelle pilotate dal MinPOp), che confutano i dati del femminismo.

  12. Mario says

    La responsabilità penale del cittadino E’ personale. Quello che mi lascia sgomento (e che fino a un po’ di tempo fa non immaginavo) è la quantità di violenze (anche mortali) commessa sulle donne in Italia. Spesso in famiglia. E allora mi faccio qualche domanda sulla maniera che abbiamo di concepire le persone, le cose e la vita. Tutt*, mica solo i maschietti. Ma esistono dati coi quali fare i conti. E siccome maschio sono, provo a guardare dentro di me. Per la cronaca, finora non ci ho trovato un assassino, Emanuele. Ma cerco di capire non perché voglio attribuire le colpe a qualcun*. E’ perché vorrei fare andare un po’ meglio le cose…

  13. Emanuele says

    Si gira intorno al problema… si discute… maschio assassino, maschio retrogrado, maschio maschilista…
    io francamente ne ho le PALLE PIENE, ma vi dico PIENE, di essere paragonato con certi ANIMALI, perchè di animali si tratta, senza offesa per gli animali veri.
    Non diciamo più maschio assassino, ma per piacere chiamate asassine le persone che lo sono DI FATTO, è chiaro?
    Dite: OLINDO ROMANO ASSASSINO, TOTO’ RIINA ASSASSINO, MARCO AHMETOVIC assassino, va bene???
    Mi avete TUTTI, ma scusate lo dico proprio col cuore, TUTTI, anzi TUTT* rotto i COGLIONI con questa politica dell’incriminare tutta la categoria e in cambio dover essere tolleranti con i criminali veri.
    Sono i criminali VERI che devono pagare, non devono essere aiutati a “reintegrarsi” ma devono pagare fino all’ultima goccia, fosse per me con la forca così risparmiamo pure soldi e spazio in carcere.
    Basta con questo continuo sputare sulle categorie, che se un tale in Sicilia ammazza la moglie allora è un problema culturale di tutta la mentalità maschile italiana: il problema è di quel singolo maschio italiano nome e cognome e residenza, andate a prendere a casa lui personalmente e fatene quello che vi pare, ma lasciate in pace chi rispetta le donne ed ha pieno diritto ad essere rispettato a sua volta!

  14. Mario says

    Da perfetto ignorante, non credo che l’associazione maschileplurale consideri tutti i «maschi» degli assassini, però mi sembra che Guit non conosca il numero delle violenze e dei femminicidi in Italia in questo XXI secolo, altrimenti non troverebbe strana la provocazione(?) di Rifondazione Comunista: «Maschio Assassino». Io, personalmente, non mi ritengo tale, eppure, visto ciò che realmente succede, c’è sicuramente qualcosa che non funziona nella società e nel nostro modo di considerare esseri umani e oggetti, corpi e menti come una cosa nostra, appropriabile. In questo il «maschile» mi sembra fortemente responsabile, visto che di una parodia di pari opportunità s’è cominciato a parlare da ben poco tempo: hai dato un’occhiata in borsa o al parlamento? Poi, se non siamo tutti assassini, dipende anche dal temperamento. Una provocazione mia, piuttosto, potrebbe riguardare l’estensione di certi “modelli” maschili alla donna: non riesco davvero a capire se e in che cosa la donna-squalo (poliitco, manager, anche soltanto piccola delinquente di strada) differisca dall’uomo-squalo: forse certi modelli rischiano di diventare trasversali ai generi, indipendentemente da chi li ha inventati. Difficile, però, finora, parlare di violenza della donna sull’uomo, all’ombra delle pareti domestiche… E allora occupiamoci di ciò che esiste!

  15. Guit says

    E’ incredibile: un’associazione etica maschile che si fa carico di trattare il tema della violenza di genere, autoincolpandosi e ripetendo a comando l’assioma femminista del maschio=carnefice femmina=vittima.

    Secondo loro, solo il maschio “convertito” può uscire dall’assioma. Convertito come? Come vuole il femminismo.

    Potrebbero fare come il sito di Rifondazione Comunista che esattamente un anno fa ha scritto nella home page, a grandi lettere: “Maschio Assassino”.

    Nessuna categoria umana potrebbe subire pari trattamento senza che la cosa desti scandalo. E l’associazione maschileplurale questo fatto non l’ha nemmeno rilevato.

  16. g says

    ehhh guit….
    misà che “sprechi la tua rabbia nella direzione sbagliata..
    comunque dai un occhio qui
    http://www.maschileplurale.it

  17. g says

    ehh guit…mi sà che “sprechi” la tua rabbia nella direzione sbagliata
    comunque prova a dare un’occhiata qui
    http://www.maschileplurale.it

  18. Guit says

    … La “sicurezza” sta diventando l’abbaglio e il pretesto per escludere e discriminare i più “deboli”, i “diversi” e gli “stranieri … e gli “uomini”.

    Vi basterebbe così poco per essere giusti. Ma proprio non ce la fate.

    Avete visto, adesso vi danno pure la “scatola rosa” per aiutarvi a setirvi sicure. Coi soldi dei contribuenti di sesso maschile che non godranno di questa simpatica sperimentazione.

    La sicurezza in ambiente domestico è il vostro cavallo di battaglia per accusare gli uomini, e accusate altri di usare la stessa tecnica propagandistica per accusare gli stranieri.

    Estendete i vostri buoni principi a tutti, se ce la fate.

    Comunque anch’io sono contrario al descreto prostituzione Carfagna.

    Il Ministero per le Pari Opportunità …

    E’ una vostra creazione. Una creatura istituzionale del femminismo, che predica parità e dove non può sedere nemmeno un uomo. I dannati non hanno accesso a discutere di pari opportunità. A meno che non ripetano a memoria quello che voi volete.

    E infatti. Dalla vostra trattazione sulla prostituzione è sparito uno degli attori principali: il cliente.

    Perché la vostra versione del decreto Carfagna, la versione femminista ufficiale, è quella di responsabilità penale solo a carico del cliente.

    Come nella civilissima femministissima Svezia.