Il personale è politico

Che vuol dire? Che ad un certo punto della nostra vita decidiamo che i cazzi nostri siano utili spunti di discussione politica. Quando i temi personali vogliono assurgere a dignità politica. Quando su questioni personali si richiama attenzione/azione politica.

Esempio: fino a qualche tempo fa l’aborto era un fatto personale, non politico. Quando si iniziò a fare pratica politica femminista, autocoscienza, proposta politica sulle proprie esigenze (che richiamavano attenzione/azione sui corpi e i sensi) allora, in quel caso, il "personale" divenne plausibilmente "politico".

Tutt’oggi molte donne considerano il partire da se’ come atto politico rivoluzionario rispetto alla generalizzazione delle riflessioni politiche.

Accade spesso che gli uomini (molti di mente plasmata alla etero maniera) e anche tante donne non usino questo metro di comunicazione. Per pudore o perchè non inclini a separare il "partire da se’" dal gossip anche insidioso e molesto. Perciò si nascondono spesso dietro citazioni, metodi di comunicazione impersonali, asettiche, condite di una assertività ed un universalismo che non consente critiche o repliche.

Il femminile (o il maschile, il queer) che si espone è invece attaccabile, pare persino privo di autorevolezza perchè per parlare – ad esempio – di sessualità definisce i propri orgasmi.

Ripensare la politica attraverso il personale delle azioni, delle relazioni, delle responsabilità individuali e collettive è la novità (di nuovo) da riproporre in questi anni.

E leggendo alcuni testi riferiti ad altre epoche pare comunque di ragionare su quello che avviene oggi. 

Alcuni link per approfondire:

Sullo stesso tema, ancora in questo blog. 

Il Personale è Politico —> racconti dal 1977 di Cangaçeiros a Torino, da Strano.net 

Personale e Politico —> di Lea Melandri

Il Personale è Politico —> da Liberazione 

La donna nella famiglia privata —> Quanto contano i corpi? 

Il computer personale e il computer politico —> da TechnèDonne 

[e.p.]