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Caro #Grillo…

Guarda, caro #Grillo, ti scrivo perché frequento un sacco di amici e amiche grillini/e che al momento sono imbufaliti/e con te. E dunque: non è per i racconti che riferiscono di sprangate, che per taluni individui sarebbero un chiaro segno di democrazia e che certamente in questo caso si può dire che siano montature mediatiche e gesti di facinorosi che tendono a dare una cattiva immagine di costoro. Non è neppure per la strage di Piazza Dalmazia a Firenze, perché un pazzo può capitare a tutti/e e se uno dietro lo sfoggio di un condiviso interesse per il fantasy coltiva in cuor suo l’idea di immolarsi per la propria causa non è mica colpa di nessuno. Di fanatismi, tutto sommato, è pieno il mondo.

Non è davvero neppure per il nome in se’. Bravi ragazzi. Brave persone, sicuramente. Ma é per “immigrati tornatevene in casa vostra” e “tempo di essere madri” e “gay e lesbiche” non possono mai essere genitori e dio/patria/famiglia e quel filo di nazionalsocialismo che permea il programma politico e il maschio e la femmina alfa come modello di genere e la posizione un minimino poco laica sulla legge 194 e affini. E’ che sono teneri, porelli, perché sostanzialmente per loro il mondo è diviso in bianco e nero, senza spazio alcuno per la complessità, ché pensano che stiamo ancora al tempo della guerra fredda e vedono communisti dappertutto quando io è da decenni che non ne vedo più e chissà se ne ho mai visto un@. E’ che se non la pensi come loro non è che manifestino un così tale evidente rispetto per la diversità.

Ed è questa “mancanza di rispetto”, è l’autoritarismo di spranga insito in chi immagina che la propria idea del mondo sia l’unica possibile, più che altro, a preoccuparmi. E’ il machismo di chi si adopera per rendere vigorosa la presenza dell’unico uomo, il leader, in barca, a nuotare nello stretto di messina, sul balcone, sulla piazza.

Comunque anche se aprivi a un@ del Pd che dice che dare mazzate ai #NoTav va bene o che i Cie sono una gran bella cosa o che sarebbe buono andare a fare le ronde antisessiste per salvare le fanciulle in pericolo (le “nostre donne”) non sarebbe stato tanto meglio. Questione di affinità politica da rintracciare nelle trasversalità, che ti devo dire. E in definitiva io lo so bene che tutta ‘sta caciara si fa perché gli stai sul culo al Pd che in un modo o nell’altro rilancerebbero qualunque notizia ti mettesse in cattiva luce pur di raccattare qualche voto. Perché loro, per dire, non si fanno scrupoli a fare alleanze bipartisan con gente che va in giro col cilicio.

Sono curiosa: quali sono comunque i temi e gli obiettivi in comune che si possono ricavare? In ogni caso quel che mi sorprende sono quelli/e che hanno colto ora per la prima volta che sei schierato un pochino a destra. Eppure tutto quel riferirsi alla fedina penale pulita come valore individuale, lo strepitare un po’ giustizialista (in galera! in galera!), e tanta simpatia per militari e giudici, qualche ragionamento tagliato con l’accetta sui Rom e un sacco di altre cose che ora neppure mi ricordo, avrebbero dovuto far comprendere che la tua politica è cara a forcaioli, rossobruni e identitarismi non rigidi che oggi puoi trovare a celarsi dietro varie categorie di anonymous.

E va anche bene così, cioè, se a te sta bene, allora viviti ‘sta cosa ipocrita che dalle nostre parti si chiama democrazia, sperando tu faccia partecipare il mondo alla fase di stilaggio del programma politico. Poi però un giorno parliamo di partigiani, resistenza e liberazione. Un giorno. Chissà. E chiedigli a quegli altri che ne pensano perché mi sa che non ne pensano un gran bene…

Ps: comunque i comitati cittadini che caratterizzano il tuo movimento in realtà, per come li conosco io perché li conosco e certi mi piacciono pure, sono convintamente antifascisti e non c’entrano proprio un cavolo con te. Sei un bel bluff mediatico che tira la carretta, pigli per il culo destri e sinistri parlando linguaggi che sono affini un poco a tutti, mentre gli altri dei comitati territoriali fanno la politica, quella vera. Però ‘un t’allarga’, capisci? ‘Ste decisioni si pigliano dal basso e non dall’alto. E mi pare che ultimamente ti sia allargato parecchio…

Posted in AntiAutoritarismi, Anticlero/Antifa, R-esistenze, Satira.

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25 Responses

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  1. eretica says

    @Antonella, io ho il dovere di ribadirlo perché qui per ogni mia affermazione oramai sparano su chiunque e quindi, non lo dico a te, ma in generale se qualcuno vuole opporre critiche sappia che io parlo sempre solo per me. 🙂
    Comunque ci siamo capite.

  2. antonellaf says

    ps
    lo so che ciascun* nel collettivo di Fas parla per sè. Non ti preoccupare, questo mi è chiaro e quando intervengo mi rivolgo sempre ad un /una interlocutore/trice in maniera precisa, senza generalizzare.

  3. antonellaf says

    @eretica
    in effetti il discorso è andato a finire un po’ troppo lontano rispetto al post di partenza, che muoveva dalle aperture di Grillo a Casa Pound, apertura che, per inciso, a me non hanno fatto alcuna meraviglia. Che il M5s fosse fascistoide a me è sempre stato chiaro, forse perché non sono un’anima bella che s’interroga su cosa sia il fascismo e dunque ne subodoro la puzza ovunque questo si manifesti, anche più o meno implicitamente. Nel caso specifico, dunque, si stava parlando di Grillo e Casa Pound e quindi c’è poco da chiedersi, da riflettere e da dialogare: è Casa Pound che si pone orgogliosamente in continuità con l’esperienza fascista, storicamente definita, tanto nell’ideologia, quanto nelle pratiche. Concordo sul fatto che spesso l’ideologia finisca per essere una gabbia identitaria, però è anche vero che una bussola bisogna averla quando si fa politica, altrimenti ci si perde e si naufraga. Quindi, dialogo, apertura e quello che vuoi, ma ci sono dei princìpi che non possono essere messi da parte per dialogare, altrimenti di cosa parliamo? Poi, sulle derive autoritarie che ripeti, io sono d’accordissimo, le conosco e le vivo e denuncio anche quelle, impuntandomi così tanto, per non riprodurre rapporti gerarchici di potere, che spesso finisco per essere io l’isolata dal branco. Niente di nuovo sotto questo cielo, purtroppo.

  4. eretica says

    @antonella: Ti sei sbagliata o forse non mi sono spiegata bene io. Può essere. Ovvio che da uno che spranga ne prendi le distanze e che lo combatti. Io dicevo di andare oltre e di smettere di fare un ohhhh di sorpresa sugli autoritarismi che stanno altrove svolgendo questo esercizio collettivo e catartico del tener fuori da noi il mostro. perché mi sembra la stessa cosa che si fa quando si definisce un uomo che fa violenza su una donna come il mostro più mostro che ci sia senza considerare che quella persona è umana, che è infarcita di una cultura largamente diffusa e che vive tra noi. e con ciò non sto dicendo affatto che con chi spranga tu debba parlare, anzi, ti sto dicendo di ampliare il dissenso laddove riscontri altri autoritarismi sebbene espressi dalla tua spessa parte politica e realizzati in altre forme. perciò personalmente io parlo con chiunque nutra una sana avversione per gli autoritarismi in generale e al contrario non parlo con chi immagina che in nome della giustezza della propria causa si possano compiere azioni autoritarie, e questo prescinde dall’identità politica di chi le compie. spero di essere stata più chiara stavolta e magari appena ho tempo provo a ragionarci ancora su. ma quel che serve, secondo il mio punto di vista, è davvero una rete antiautoritaria che prenda le distanze dai metodi e da certe pratiche prima ancora che da nomi e titoli di soggettività xy. comunque sia se vuoi continuare a dibatterne magari vieni nel mio blog perché sennò pare che tutta FaS la pensi come me e non è detto sia così. Io parlo solo a mio nome. 🙂

  5. simulAcro says

    un po’ di spunti sul ‘né di destra né di sinistra’:
    Appunti diseguali sulla frase «Né destra, né sinistra»
    http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=6524
    con anche (paragrafi 4, 5 e postilla a posteriori) una prima “decostruzione” del grillismo
    (@Sined: mi pare una lettura che potrebbe interessarti particolarmente)

    L’articolo è datato 02/01/2012… ma la nautura del grillismo era ben chiara e leggibile anche da prima: chi si stupisce ora o ci è o ci fa.

    @Parsyfal:
    dici che voterai m5s perché è l’unica forza politica nella quale essere donna non costituisce un problema visto che ben oltre il 50% dei candidati è costituito da donne… e … ben oltre la maggioranza degli eletti in parlamento [del m5s] sarà donna
    per te conta solo il numero, e conta solo il fatto che siano donne…
    importa solo che siano in quantità “adeguata” e che siano di sesso femminile…
    questo significa non considerarle in quanto persone
    questo vuol dire non dare alcuna importanza alle loro specificità individuali e alle loro idee
    questo vuol dire che l’unica cosa che rileva è che siano di sesso femminile
    insomma… è un po’ la stessa cosa che dire che le donne sono tutte sante (o puttane, fai tu a tuo piacere) in quanto di sesso femminile
    questo tuo modo di pensare a me pare sessista
    ed è per questo che non mi stupisce se voterai m5s

  6. antonellaf says

    @eretica
    ho letto il post del link e alcuni passaggi li ho riletti anche più di una volta, ma il loro senso continua a non essermi chiaro. Limiti della comunicazione online, credo, oltre i quali non credo si possa andare. A me sembra, ma ripeto “sembra” e dunque magari mi sbaglio, di notare diverse incoerenze e osservazioni che non capisco dove vogliano andare a parare. Perché se la signora Concetta crede che il figlio del vicino sia un bravo ragazzo e questo bravo ragazzo ammazza a spranagate un senegalese perchè è uno sporco negro e per la signora Concetta l’assassino continua a essere un bravo ragazzo, le cose sono due: o la signora Concetta è all’oscuro dell’omicidio o lo condivide perché è xenofoba pure lei. L’autoritarismo e il fascismo lo definisci nelle pratiche, appunto. Io dalle pratiche che si avvalgono della spranga, così come dal fascismo, prendo le distanze e non solo: li combatto. E quando parlo di fascismo, non mi riferisco ad un essere vagamente di destra (e le due cose mi pare siano usate come concetti interscambiabili nel post, quando non lo sono), ma ad un periodo storicamente determinato che ha come suoi epigoni coloro che si definiscono, appunto, fascisti del terzo millennio. Poi, è fuor di dubbio che l’autoritarismo attraversi anche i patti di genere, militanti di movimento, antifascisti dell’ultima ora, antipas…per me non c’è nemmeno bisogno di ripeterlo, lo so. E allora, questo che significa?Davvero, riconosciuto che l’antifascismo è spesso pressapochista, di facciata e non riconosce il fascismo di cui è portatore, cosa dovremmo fare, votare una santa alleanza grillo/casa pound e andare a cena amenamente con quelli di stormfront, per coltivare un’identità libera, libertaria e fluida? Non sono domande retoriche, ma mi sembrava quasi, senza voler esagerare, che il senso del discorso andasse implicitamente a parare lì. Poi magari mi sono sbagliata, oppure è davvero così. Questo, sinceramente, non l’ho capito.

  7. Lorenzo says

    Igor, intanto è vero che ai fascisti è sempre piaciuto nascondersi sotto proclami che superficialmente potrebbero sembrare “di sinistra”, esattamente come possono essere “di sinistra” alcune prese di posizione di Grillo. Addirittura per la politica economica il fascismo originario era più vicino al socialismo che al capitalismo sfrenato che faceva da padrone nel Regno d’Italia (naturalmente poi arrivati al potere anche i fascisti sono ben volentieri scesi a patti con i grandi poteri economici). Il problema, cioè il tratto distintivo del fascismo, è che questi temi sono sempre declinati in chiave nazionalistica (“occupiamo le case per darle AGLI ITALIANI”, “siamo contro l’Europa delle banche PER LA SOVRANITA’ DELL’ITALIA”, ecc…). In questo senso l’unica cossa che distingue i grillini dai neofascisti di casapound è che i grillini non hanno fatto per ora ricorso a quella violenza squadrista tipica dei movimenti autoritari che invece è ben presente in CasaPound & co. Ma diamo tempo al tempo, dalla storia sappiamo bene come possono degenerare questi movimenti “qualunquisti”.

  8. eretica says

    @Antonella: Ti stavo rispondendo qui ma mi era venuto fuori un papiello enorme e allora l’ho pubblicato e mentre lo pubblicavo aggiungevo roba che mi veniva in mente. non so più se è una risposta o un sermone 😀 ma questo è. vedi tu se può servire a chiarirti quel che volevo dire circa la trasversalità nei movimenti. http://abbattoimuri.wordpress.com/2013/01/12/se-lantifascismo-riconosce-autoritarismo-solo-dove-ce-la-svastica/

  9. antonellaf says

    Aggiungo che, in questo caso, non si sta parlando di “tappare una buca”, ma di presentarsi alle elezioni politiche per governare un Paese e quindi di dare a questo anche un indirizzo che, per quanto ci si voglia girare intorno, sarà necessariamente politico-ideologico, se non altro perchè dovrà fondarsi su delle idee. A me già il fatto di essere governata pesa e non poco. Figuriamoci se a farlo sono i fasci.

  10. antonellaf says

    “Il giorno dopo le elezioni regionali del 2010 in Emilia Romagna il MoVimento 5 Stelle di nonno beppegrillo.it riunisce 40 fedelissimi e decide che in consiglio regionale insieme a Favia non ci andrà Sandra Poppi che ha preso 717 preferenze ma un certo De Franceschi che ne ha prese la metà, solo perchè Favia e la Casaleggio hanno deciso così”.
    Questo scrive Tiziana Fabro, senza essere smentita da nessuno, nel link che ho postato.
    Quanto alla trasversalità dei movimenti, è vero fino ad un certo punto, perché ad esempio il movimento NoTav ha rifiutato ogni sostegno e ogni solidarietà da Casa Pound. Il che, a mio avviso, non significa essere né autoritari, né indisposti al dialogo tout court. Dipende dal con chi e su cosa stiamo dialogando, perché, e lo sapete meglio di me, se il dialogo diventa il mezzo per sdoganare posizioni violente (ricordiamo Firenze un anno fa?), che fondano gerarchie di potere sul sesso e sulla razza,nonchè sulla classe, be’ allora, non tutt* siamo dispost* a tenerlo aperto. Personalmente, conosco molte persone autoritarie che si collocano a sinistra, ma la persona più libertaria iscritta al partito di destra devo ancora conoscerla.

  11. eretica says

    Contribuisco con una nota critica che poi metterò in premessa sul mio blog (http://abbattoimuri.wordpress.com/2013/01/11/caro-grillo/):

    “Quel che aggiungo io è che la maggior parte delle persone che mostrano un identitarismo rigido sull’antifascismo basato sui nomi e non sui contenuti, alla fin fine non praticano alleanze trasversali antiautoritarie basate su obiettivi comuni e condivisibili ma più spesso le trovi a fare alleanze autoritarie trasversali, quel “fare rete”, che fa più figo a dirla in questo modo, in nome di un bene superiore che può essere la lotta contro la violenza sulle donne o sui bambini.

    Alleanze in branchi o cosiddetti patti di genere – perché essere donne annullerebbe di fatto le identità politiche, le classi di appartenenza, le differenze sostanziali – che alla fine si scontrano sui metodi perché gli autoritarismi sono invasivi e fagocitano ogni cosa sino a che tu ti sottrai a quello schema agiscono ne più e ne meno che come ogni altra figura tutoriale di questo mondo.

    E’ non è davvero questione di nomi di partiti. Non più. Puoi trovare una persona molto autoritaria iscritta nel partito più a sinistra e puoi trovare la persona più libertaria nel partito che sta più a destra. E’ questione di totale ignoranza su cosa sia davvero antiautoritarismo. C’è chi lo ha dimenticato. Ebbene: autoritarismo è quando qualcuno, per esempio, fa di tutto per metterti a tacere quando non è d’accordo con te. Quando ti mobbizza, ti diffama, ti calunnia, per demonizzare soggetti che non si vuole abbiano accesso al dibattito pubblico.

    Quando si usa la censura per affermare la propria superiorità morale. Quando si pensa che essere bianchi, beige, viola, celeste, donne, uomini, sia meglio che essere qualcosa d’altro… L’autoritarismo è spesso dove non penseresti di trovarlo e allora il punto è che le identità rigide difficilmente accolgono al proprio interno persone che non seguano la linea e che non riesco a immaginare un dibattito con alcuni soggetti che non finisca per cozzare su questioni concrete. Ma non c’è nulla di cui sorprendersi, direi, rispetto alla modalità del fare spazio a situazioni altre. Perché i movimenti sono spesso trasversali. Lo è stato il movimento antimafia, per esempio, e credo lo sia ancora. Lo sono comitati territoriali che aggregano sulla base di un obiettivo condiviso. Basti pensare, per esempio, a quali soggetti, rappresentativi di che identità politiche, sono raggruppati trasversalmente nell’asse NoPas. Perché anche per loro, mi pare, sono più importanti le “persone”, no? Così per dire.”

  12. Sined says

    Il movimento è un sistema, non un partito che segue un ideologia. All’atto pratico per tappare una buca non importa essere di destra o di sinistra. Inoltre le donne nel movimento sono state votate, non è cosmesi.

  13. maralibera says

    da fb un’amico:
    “Ma io non mi stupisco neppure perchè Grillo non è mai stato antifascista anzi pendeva a destra da na vita .Che poi apra a casa clown lo hanno fatto anche in un altra occasione e non Grillo ma la base :https://www.youtube.com/watch?v=sdDgI93AJ-Q . Senza contare le uscite contro il giorno della Memoria in lombardia .A Roma il m5s ha addirittura gente del pdl .Dunque di che stupirsi me ricorda parecchio il fascismo il m5s .Ognimodo il tempo sara’ testimone .”

  14. antonellaf says

    “Il movimento non è nè di destra nè di sinistra” equivale ad affermazioni del tipo: non esistono più le mezze stagioni. Di un qualunquismo sconcertante.

  15. antonellaf says

    Il 50% di donne nel M5s è fuffa, o meglio, operazione di cosmesi in risposta alle accuse di sessismo piovute come pietre già a partire dalle prime fuoriuscite dal movimento che furono proprio donne, qualche anno fa. Mi riferisco a Monica Fontanelli, Cinzia Bascetta e Tiziana Fabro, che abbandonarono sdegnate, accusando il movimento di fascismo e di sessismo, oltre che di pochezza di contenuti in generale. Non ritrovo tutti i link, ma un paio sì:http://tizianafabro.ilcannocchiale.it/post/2677666.html; http://www.facebook.com/note.php?note_id=178831895467108&id=1656882137; Vorrei ricordare inoltre il linguaggio apertamente sessista del comico che, nel 2010, tuonò contro le zoccole che appestavano il parlamento, facendo suo il solito cavallo di battaglia del perbenismo vs permalismo muliebre, tormentone che ha recentemente riattizzato rimproverando alla Slasi che la televisione fosse il suo puntoG. Attenzione, dunque, a non rimanere accecat* dal fumo gettato copiosamente negli occhi attraverso candidature femminili. Per il resto, concordo con Lorenzo Gasparrini: anche se il 100% delle candidature fosse costituito da donne, non saprei che farmene se queste fossero tutte cloni di Cancellieri (la lady di ferro dal manganello facile), Fornero (la castigatrice della choosy generation), Gelmini (la rottamatrice del diritto all’istruzione), Bindi (quella che sentenziato che sia preferibile lasciar morire di fame un bambino in Africa piuttosto che affidarlo a una famiglia gay) e compagnia cantante.

  16. Sined says

    http://www.beppegrillo.it/2013/01/il_m5s_non_e_di_destra_ne_di_sinistra/index.html
    Che cavolo vuole dire essere antifascista? Essere buono? E anticomunista? Essere retto patriotico e fedele alla causa? Che palle sta roba, giocatevela fra di vuoi, al centro i contenuti e i fatti, il resto è fuffa. Mi dispiace per chi ha un ultras nella testa.

  17. Exidor says

    il fatto è che Grillo, come ebbi a dire altrove, è un’incrocio tra Otelma e Cossiga che ha infinocchiato orde di fu-comunisti facendogli lo sfregio peggiore: costringerli a negare l’evidenza e a non maledire il giorno in cui gli è venuto in mente di dedicarsi anima e corpo al progetto concepito da Lui e Casaleggio, persone geniali nel manipolare le masse tramite la comunicazione in rete. Tardi per rinnegarlo e mandarlo al diavolo con i suoi giochi sporchi, si sono irrimediabilmente compromessi come adepti di un mentecatto, e ci si aggrappa alla mite onestà di tanti suoi adepti per fare da foglia di fico alla pochezza morale dei creatori di questo ammirevole progetto soffocato nella culla.
    Commovente.

  18. Lorenzo Gasparrini says

    Davvero interessante, Parsyfal.
    Conta la classifica a punti: poi cosa c’è da dire o chi si sceglie come politicamente alleato non conta. In effetti, hai ragione: per M5S non è un problema che tu sia una donna. In effetti, adesso che ci penso, non è un problema per i loro partiti neanche che Tarzia, Santanchè, Meloni, Bindi, De Gregorio siano donne.
    L’importante è che siano donne. Quello che propongono, cosa vogliono fare, che idee hanno, come pensano di attuarle, le loro competenze, è fuffa. Più punti fai in video, più sei in alto in classifica.
    Sarà, ma a me ‘sto metodo mi ricorda qualcuno.
    Ah, adesso sì che lo voto M5S, m’hai proprio convinto.

  19. Igor Giussani says

    Condivido in tutto e per tutto il post di fasse e vorrei aggiungere una cosa. Il rappresentante di Casapound che parlava con Grillo sosteneva la bontà di azioni come l’occupazione di case, la creazione di radio indipendenti e misure come la nazionalizzazione di energia e reti di comunicazione, nonché il rafforzamento dell’istruzione pubblica; a quel punto Grillo gli ha detto ‘sembri uno del M5S’ e che sia M5S che Casapound sono contestatori del Palazzo. Ora, se le astraiamo dal contesto di cosa sia Casapound, probabilmente sono misure condivise dalla maggioranza di FAS, di per sé. La differenza fondamentale tra loro e noi (permettetemi di accomuncarci tutti) e che la nostra priorità non sono l’anti-liberismo, il controllo dello stato sull’economia e i servizi, bensì la libertà e l’autonomia dell’individuo, di cui un caposaldo è la lotta a ogni forma di discriminazione. Se per fare queste cose serve essere anti-liberisti, rafforzare alcune prerogative dello stato, ecc.. allora siamo d’accordo nel fare tutto cià; ma se pensassimo per assurdo che la libertà e la lotta alla discriminazione (e io intendo tutte le forme, sessuale, politica, sociale….) si potesse fare cancellando lo stato, liberalizzando la finanza e i commerci, ecc.. noi agiremmo cosi’.
    Quindi mi sarebbe piaciuto che Grillo rispondesse: “sì fino a qui sembri uno del M5S., peccato che per il resto siamo agli antipodi”.

  20. eretica says

    Immagino che Fasse si riferisca a questo http://www.huffingtonpost.it/antonio-musella/casapound-e-i-grillini-de_b_2454867.html

  21. vega says

    Non capisco onestamente a cosa o quale episodio o quali affermazioni vi riferiate… Potreste inserire il contesto o le fonti?
    Grazie

  22. Parsyfal says

    Beh, … potete dir quel che volete. Di “sciocchezze” ne son state dette tante che dieci in più o dieci in meno quasi non fa differenza. Personalmente, votando Movimento 5 Stelle, voterò per l’unica forza politica nella quale essere donna non costituisce un problema visto che ben oltre il 50% dei candidati è costituito da donne, visto che sono in ottima posizione di lista e che pur in assenza di voto di preferenza ben oltre la maggioranza degli eletti in parlamento sarà donna. Visto che sono in quell’ordine di preferenza che le favorisce esclusivamente perchè sono state più votate dei colleghi uomini. Il resto è fuffa.

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