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Puttanofobia

Ovvero la principale regola è il decoro. Lo abbiamo visto in Toscana, a Roma e lo vediamo ora con i nuovi interventi della ex ministra alle pari opportunità Mara Carfagna. Poi pare che in Campania siano finalmente intenzionati a togliere di mezzo l’immondizia. Peccato che considerino tali le prostitute e non la roba maleodorante che resta stratificata a realizzare un orizzonte di varie città.

Ma la puttanofobia non si ferma a questo. Più si costruisce una cultura che delegittima e denigra le donne che di mestiere fanno le prostitute, più vengono marginalizzate e relegate nelle periferie dove possono morire o essere stuprate e derubate con più facilità, e più ancora si realizza la giustificazione sociale che immagina che un tale che ammazzi le prostitute sia soltanto un uomo che abbia sbagliato ad innamorarsene.

C’è un pezzo pubblicato su Il Foglio.

Non è facile commentare un articolo del genere. C’è di mezzo un uomo che viene accusato di omicidio nei confronti di una donna, una prostituta nigeriana. Pare ne abbia parlato in un suo racconto e che poi il racconto sia stato confermato da altre prove. Noi non sappiamo quanto la stampa dica la verità o meno. Ne a questo punto ci importa saperlo perché questo signore sarà giudicato altrove e noi non siamo un tribunale.

Ma questo scritto, il pezzo di cui vi passiamo la screenshot, è significativo perché dice tante cose insieme. Parla di “negre”, di uomini che al buio non capiscono più nulla, di vergogna e controllo sociale perchè il problema più impellente di questo scrittore o giornalista parrebbe essere il fatto che l’uomo accusato si sia innamorato di una puttana. Perché una puttana, come LE trans, dice lui, le “battone” eccetera sono buone da prendersi al buio ma non ti ci puoi svegliare insieme.

Lo scandalo in questa storia non sta dunque nel fatto che un uomo, possa avere ucciso una donna, qualunque fosse la sua professione, ma che quest’uomo abbia violato le convenzioni sociali. Per quello, ecco, no, non c’è assoluzione. Che sia da monito a tutti quanti. Non vi innamorate di una puttana perché si sappia, neppure se ammazzate una di quelle potrete godere di impunità perché, chissà come mai, pare che quando siano uccise, le puttane, vengano considerate esattamente come ogni altra persona di questo mondo. Che beffa, eh?

Posted in Critica femminista, Misoginie, Omicidi sociali, Pensatoio, Sex work.


11 Responses

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  1. zani says

    che tristezza! Non sapevo di questa storia, ma purtroppo è una come tante. Di alcune ritrovano il corpo dopo anni, chissà cosa sanno i figli che le aspettano ancora nel loro paese natale. Nella maggior parte dei casi sono mamme, con dei figli a casa. Vengono qui disposte a tutto pur di poter dare al loro figlio quello che non hanno avuto loro. Poi trovano dei microcefali e la vita finisce così, come un cerino che si spegne al vento.

    Le prostitute hanno una dignità anche al freddo sotto la pioggia, i giornalisti purtroppo no!

  2. Igor Giussani says

    @Cloe
    Non sono d’accordo con l’equiparazione con Massimo Fini: purtroppo lui quando si parla di donne snocciola una buona serie di cazzate, ma non direbbe mai che è lecito o poco immorale ammazzare prostitute.

  3. laura a. says

    razzista, misogino e moralista – nell’accezione peggiore.
    Non dargli importanza sarebbe possibile se non lo lasciassero scrivere su un quotidiano. Questo è grave.

  4. Claudio says

    Vabbè ragà, ma Langone è famoso, è un caso celebre di tutto-il-peggio-possibile. Non vale la pena nemmeno soffermarcisi. Ogni sua Preghiera è su questo genere, da sempre.
    Indignarsi con questo qui è come dire sconvolti: “Ehi, ma avete sentito le ultime dichiarazioni di Ted Bundy?!?!”.

  5. Igor_Giussani says

    Sai Darshan, credo che il 90% del problema stia proprio qui, nel fatto che questa gente sia REALMENTE CONVINTA di avere la solidarietà maschile. Una cosa che inizia con cose più o meno gravi (“ma chi non è mai andato a puttane?”, “ma chi non ha mai tradito la moglie?”) per poi degenerare in cose tipo “ma chi non stuprerebbe se non fosse reato?”, “ma chi non picchierebbe la moglie se potesse farlo?” ecc. C’è il luogo comune per cui le donne non fanno ‘solidaiertà femminile’, beh allora è un grande pregio perché questa non è solidarietà è coprirsi a vicenda per le proprie colple, è fare branco. Forse – magari mi illudo – se gente come questo presunto giornalista saprebbe di schifare alla maggioranza dei compagni di sesso, forse non oserebbe scrivere certe bestialità.

  6. cloe says

    Leggendo questa porcheria ieri mi sono sentita offesa come essere umano, io mi vergognerei di “passare il giorno” con lui, anzi mi vergognerei pure di incontrarlo per strada, mi camufferei come un autovelox , pur di non salutarlo, se lo conoscessi. Leggere un articolo infarcito di insulti razzisti mi ha fatto girare la testa e non solo quella: parla di negre, puttane, battone, baldracche. Non credo di averne mai letto uno simile prima d’ora, nemmeno M.Fini osa tanto.
    Vi chiedo una cosa: secondo voi lo fanno apposta a essere così oltraggiosi, scorretti e a dire cose inascoltabili e incondivisibili a questo livello? Sono i trolls del giornalismo o lo specchio di una parte della società?

  7. Darshan says

    “tutti noi maschi che al buio non capiamo più niente”
    che fastidio! non mi piace essere accomunato a certe bestie, dovrebbe parlare per lui e non per il genere maschile.
    in un solo articolo è razzista e misogino, da manuale proprio.

  8. Igor_Giussani says

    Beh, devo dire che di stronzate maschiliste ce ne sono tante, ma nel 2012 una roba del genere è una perla rara (anzi direi che siamo ben oltre il maschilismo): praticamente dice che ammazzare puttane è giusto, il peccato è innamorarsene. Personalmente sono liete di non essere ‘ateo devoto’ né cattolico né paladino della civiltà occidentale per non condividere nulla con lui (alla faccia del suo odiosissimo ‘noi maschi’)

  9. frantic says

    ma d’altronde parliamo dello stesso soggetto che scriveva ‘sta roba: http://www.liberoquotidiano.it/news/881722/Togliete-i-libri-alle-donne-torneranno-a-far-figli.html che schifo, cazzo.

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