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Di fascismi e lapidazioni: i moralizzatori delle presunte moraliste!

Questo post dovrebbe intitolarsi “anche la Terragni tromba” o più in generale “le femministe scopano” perché parrebbe indispensabile specificarlo in questa epoca in cui le distinzioni tra donne perbene e donne permale si oppongono all’estremo opposto che è quello che attraverso l’accusa di femminismo moralista propone lapidazioni pubbliche contro chi ha turbato il modello berlusconiano fatto di culi e tette a riempire i palinsesti televisivi.

Mi viene da precisare, giacché ce n’è bisogno, che anche io sono una che tromba, pure parecchio, così mi attacco al petto questa medaglietta e andiamo oltre questi inutili stereotipi. Dopodiché bisogna pur ricostruire questo dibattito in rete (c’è chi lo identifica come uno scontro tra un troll e un flamer) che potreste dire ma chissenefrega e avreste pure ragione. Ma il punto è che queste rivendicazioni trombantizie arrivano da mondi che la buttano in caciara su dinamiche che vanno un po’ chiarite.

Da un lato c’è Zanardo che ha fatto Il Corpo Delle Donne e s’è beccata insulti da Ricci, il mondo a sostegno di Striscia la Notizia e che mai l’avesse fatto. Di sessismo nella televisione non bisogna parlarne. E lì io ho una posizione precisa. Lei ha fatto bene, anzi benissimo, a dire che se in Italia hai le rughe non campi e non lavori, che o sei decorativa e corrispondi al modello di bellezza unica o non conti un cazzo, perché è quello che le precarie subiscono nel mondo del lavoro e il modello imperante che determina questa scelta e diffonde ed educa su questa mentalità è anche mediatico. Ha fatto bene a dire che negli spazi in cui si parla di salute delle donne non si può ascoltare uno spot per chirurghi plastici che ti dicono che se non hai la tetta di una certa misura non vali niente. E non si può non rilevare l’ipocrisia tutta italiana che mette al palo l’educazione sessuale nelle scuole non prevenendo gravidanze indesiderate e stupri e poi condisce di prurigginosi softporno tutti i programmi televisivi.

La farfallina di Belen? Non me ne frega niente. Non ho firmato appelli, anzi ho firmato quello di Antonella meno&pausa che diceva di farcene vedere anche di più che non se ne può più di questo vedononvedo. Dopodiché diciamolo che le immigrate che trovano lavoro in Italia e che non finiscono dentro i centri di Identificazione ed espulsione (Cie) sono le nipoti di Mubarak e le Belen. Professioniste per una ragione o per un’altra, la cui scelta va rispettata, ma non si può non pensare alle badanti che lavano culi ai vecchi e che se non accettano le condizioni di ricatto delle nostre leggi vengono recluse ed espulse.

Che le donne siano trattate da merce non c’è dubbio. Che vivano le professioni in modo consapevole secondo me pure. E’ una loro scelta. Io la rispetto. Qualunque cosa facciano. Ma non è mai stata quella in discussione. Tant’è che le denunce che fa Zanardo o che facciamo noi non c’entrano nulla con quelle che vogliono mettere burqa alle donne, che censurano e che vorrebbero autoritariamente determinare regole per la nostra sessualità. Esistono donne che hanno cavalcato la critica antisessista, nata dal basso, dalla rete, da donne come noi, per imporre modelli di controllo e quelle donne sono fasciste, senza dubbio, nulla di nuovo su questi fronti. I fascisti e le fasciste rubano da sempre le parole d’ordine di certe battaglie e le personalizzano.

Casapound ruba perfino i che-guevara e pratica revisionismo senza pudore e chi li difende sdogana fascismo a piene mani. E dunque eccoci qua: Zanardo fa quello che fa, una corazzata potente impone una sua lapidazione pubblica, la prima pietra parte da chi si arricchisce sulla sovraesposizione dei culi altrui e si allarga all’editoria, a firme di testate di destra che quando parli di donne e aborto ti mettono una croce in culo e dicono “vade retro”, e arriva dritta dritta alla redazione de Gli Altri che se vi ricordate erano quelli “contro” le liste di proscrizione, dove per lista di proscrizione loro intendevano la nostra denuncia a proposito di chi, a partire da sinistra (vabbè…), inclusi loro, difendevano il culo e le sorti di Casapound con piglio pasionario e grande veemenza.

Questi sdoganatori del fascismo del terzo millennio ora ce l’hanno con Zanardo che dicono dal basso sia stata nominata per una posizione nel Cda della Rai. Non mi riguarda la questione. Sono convinta che l’opposizione critica fuori dalle istituzioni abbia più forza e sia più utile rispetto a quella che ci vive dentro, ma sono cazzi suoi. Se c’è chi la sostiene e lei si sente in grado di prendersi la scarica di merda che le arriva addosso perché qualcun@ ha osato pensare che il suo nome fosse più qualificato di quello dei tromboni che solitamente vediamo da quelle parti buon per lei.

E fu così che si formò un gruppo di sostenitrici, tra le quali la Terragni che come sapete ci sta assai simpaticherrima (come un palo di ficodindia piantato sulla schiena), tutta quote rosa e marcia all’attacco delle istituzioni, tutti argomenti che mi procurano un male di panza che non ve l’immaginate. La presa del potere delle separatiste opportuniste, di quelle che si sentono un’ovaia e mezza in più a tutto il resto del genere umano, che sono tutte pro maternage e mater dolorosae, che si appropriano della lotta contro la violenza sulle donne e la normalizzano, la temo più che un virus incurabile. Ma la Zanardo a loro sta simpatica e dunque la supportano. Dall’altro lato c’è il gruppo di detrattrici e detrattori. Ci sono i maschilisti, ci sono quelli che campano di marketing letterario sulla sottomissione femminile e quelle che dall’altro lato scrivono orgoglione di pronunciare parole come “squirting” perché se oggi nei salotti buoni alla romana parli di figa irriverente (mica come la nostra che lo è davvero) pare tu abbia il potere di dire che chi sdogana casapound è ok e le zanardo sono merda.

Su certe bacheche facebook che non vi sto qui a dire gravitano loghi come quello che vedete a fianco, accanto agli auguri di un tassinari per il compleanno. Cose che stanno bene assieme, evidentemente. Ed è curiosa questa cosa perché mi piacerebbe capire qual è l’obiettivo, perché tanto accanimento, cioè, a me che non interessa se la Zanardo entra o esce in/da nessun posto, non mi metto a fare le barricate. Faccia quello che vuole, io la rispetto uguale. Ma questa lapidazione pubblica che arriva da certi mondi la considero sospetta.

Gli Altri, quelli che non amano le liste di proscrizione perché proscrivono le donne una ad una. Prima noi, ora la Zanardo, la loro esistenza si basa sulla demolizione in vita di quelle che gli stanno sul culo, temo. In un clima culturale per cui non si recupera mai obiettività, dove se sei amic@ della mia amic@ devi essere mia amic@ (pure se sei una sdoganatrice di fascisti). Atteggiamento da clan. Fascisti, maschilisti, giornalai di destra e sdoganatori di fascisti. Gente che si allea con Moana Pozzi e con Rocco Siffredi mica per libertarismo. Piuttosto per legittimare nuove formule terzoposizioniste autoritarie. Solo perché così hanno argomenti per massacrarti pubblicamente. E se questi, Lorella, sono i tuoi detrattori e le tue detrattrici considerale medaglie appuntate al petto.

Ah, per inciso, al momento siamo impegnat* tutt* a fare una battaglia seria a proposito dei ddl che parlano di affido condiviso e Pas. Lorella Zanardo ha aderito e firmato il comunicato che tutte stiamo divulgando. Non mi pare di aver letto nulla al riguardo su Il Foglio o su Gli Altri. E’ fondamentale sapere che quelli che sparlano e queste che squirtano e difendono le sdoganatrici di fascisti quando c’è da fare battaglie serie e concrete NON CI SONO MAI.

Ps: Rai e Mediaset hanno appena rifiutato di trasmettere uno spot di un portale immobiliare spagnolo che è una meraviglia, solo perché non è eteronormativo e perché parla di sesso agito anche dalle donne. Queste sono le nostre televisioni. Ecco dove sta il moralismo.

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Del Marketing Letterario sulla Sottomissione Femminile

Posted in Anticlero/Antifa, Critica femminista, Pensatoio, Scritti critici.


4 Responses

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  1. cloro says

    COMUNQUE voi nn potete ignorarci così. Ci danno delle fasciste, ci insultano e ci dicono di tutto, ovunque noi si posti. E se non ci insultano, ci ignorano e questo perchè siamo donne e non viene riconosciuta alcuna autorevolezza alle nostre opinioni.
    Perchè diciamo che Bashar Al Assad è l’aggredito nello scacchiere geopolitico internazionale, al di la della sua sanguinosità, che c’è anche in Bahrein, nello Yemen e nel’Arabia Saudita, solo che non si dice, perchè trattasi di “asse del bene”.
    Ci odiano perchè rinfreschiamo continuamente le balle che han raccontato sulla Libia (le “fosse comuni” di gheddafi) sull’Iraq (le armi di distruzione di massa di Saddam) o sull’Afghanistan (Bin Laden nella bat-caverna dei monti afghani).
    Siamo un gruppo nutrito di donne contro le guerre imperialiste. Ci siamo battute per Hala Mesrati, stuprata, imprigionata e messa incinta dai fascisti topi di fogna prezzolati dal Qatar (cioè dalla NATO). Pubblichiamo e diffondiamo i reportage di Layla Anwar sulle conseguenze dell’invasione americana dell’Iraq. Pubblichiamo foto e testimonianze delle partigiane libiche asserragliate a Mani Walid che rischiano la morte e lo stupro.
    Voi non ci trattate bene: è come se vi foste messe dalla parte dei “vendoliani” che stanno contro i popoli oppressi dall’imperialismo e consideraste con sospetto tutto cio’ che dice diversamente.
    Noi, donne che caldeggiamo il non-intervento NATO in Siria siamo antimperialiste e lo siamo perchè vogliamo l’eguaglianza di classe e la pace per i popoli. Noi siamo la nuova sinistra, quella che crede nell’evoluzione dell’umanità. Non potete ignorarci. Condividiamo i vostri articoli su facebook e su ogni social che bazzichiamo. Ma voi ci ignorate, le uniche “femministe” italiane ci ignorano. Fanno come Germano Monti, che calunnia l’unico pacifismo vero rimasto oggi in Italia. E questo lo riteniamo un po’ triste…

  2. cloro says

    secondo me dovrebbero assecondare i maschi in tv. Gran programmi di calcio su tutte le reti. Calciatori, automobili, figa… programmi su misura per i maschi, pensati per i maschi, diretti ai maschi e basta.
    Cosi almeno le donne si decideranno a spegnerla quell’emissione permanente di cazzate, perchè tra barbara d’urso, piu’ sani e piu’ belli, panicucci, lucia annunziata per il settore “impegnato”, beautiful e tutte le stronzate dirette al pubblico femminile, non se ne puo’ piu’.

  3. Paolo84 says

    Per me il problema non è e non sono mai state le immagini sexy ed erotiche anche esplicite (di uomini o di donne), ben vengano nei giusti contesti! Se la vicenda narrata in un film, un telefilm, un romanzo, un’opera teatrale, graphic novel ecc. richiede che ad un certo punto si mostri o che si parli di certe cose in un certo modo lo si deve fare, che si tratti di seduzione, eros, sesso o di qualsiasi altra cosa.
    Ripeto: non è l’immagine sexy, è il contesto: uno show di prima serata o la pubblicità di un prodotto che non ha nulla a che fare col corpo e/o con l’eros non mi sembra il contesto migliore in linea di massima (perchè poi resto sempre per valutare caso per caso).
    La storia delle “femministe trombanti versus non trombanti” mi sembra ridicola. Se si tromba meglio, ma non me ne frega niente di cosa succede tra le lenzuola della Terragni o di chi critica la Terragni..tra adulti consenzienti tutto è lecito nel sesso dalle pratiche più “ordinarie” a quelle più “ardite”.

  4. Mary says

    Per quanto riguarda gli attacchi alla Zanardo è una cosa che avviene da tempo. Due anni fa su Youtube (girano anche adesso) c’era un tale che ha creato un canale chiamato “nocensuragnocca” che adesso si chiama “stopmoralismointv” e in rete è diventato un gruppo facebook. Volete sapere una cosa?
    Questi qua non sono altro che “ammiratori” di quei gruppi cloni delle pagine e dei siti di femministe.
    Torniamo a noi, questo tizio e il suo gruppo si sono improvvisati antimoraliste e sono alleati a quei gruppi che parlano di nazifemminismo in tv sostenendo che la tv calpesta i diritti degli uomini perchè non gli fanno vedere un pò di figa e perchè fanno troppe telenovele e programmi che parlano di donne.
    Il tizio in questione aveva un canale (ne ha aperti tanti tra cui molti chiusi) su youtube con una foto della zanardo che assomigliava a quella pubblicata nel vostro post con il seguente slogan “stop al moralismo”.
    Ora che la Zanardo è stata nominata da molta gente per partecipare al Cda della Rai questi poracci stanno vivendo un clima di terrore. Bisogna capirli, vi immaginate una donna ai Cda e per giunta la Zanardo in persona? Questo è un doppio duro colpo sopratutto per chi è convinto che le donne sono solo oggetti per eccitare gli uomini dopo aver assistito ad una giornata pesante di lavoro 😀
    Io sostengo la Zanardo, mi piacciono le sue idee e sono profondamente dispiaciuta per il fatto che c’è gente che continua a darle della moralista rovinando la sua immagine. Quello che mi fa paura sono le moraliste che sfruttano il dibattito sulla mercificazione del corpo femminile per imporre canoni restrittivi sulla sessualità femminile, se bisogna andare in questa direzione allora preferisco i culi delle Veline.
    La Zanardo ha fatto un bellissimo lavoro perchè ha messo in discussione tute le discriminazioni che le donne subiscono in tv, e se le subiscono in tv le subiscono in ogni ambito lavorativo e sociale, per questo che è importante. la Zanardo infatti non ha detto che le done vanno vestite (come quel Ricci che poi ha recepito male il messaggio ha preso e vestito le due Veline) ma ha detto che la tv deve dare spazio ad una molteplice qualità di figure femminili indipendentemente dalla bellezza e non deve affidare alle donne ruoli esclusivamente legati all’intrattenimento e marginali, ma non ha detto appunto che ricci doveva allungare le gonne alle veline, perchè ora che sono vestite continuano a dare comunque l’idea della donna-oggetto messa li solo perchè è bella (infatti non può nemmeno parlare nè ballare, nulla di nulla deve fare uno stacchetto idiota e limitarsi a sorridere).
    Io questo ruolo lo rifiuto e ho sempre pensato che in Italia persiste anche perchè la sessualità viene vista solo da un punto di vista fallocentrico e le donne devono adeguarsi come oggetti senza esprimere i propri desideri (oltre che al fatto che alle donne è riconosciuto un ruolo marginale sempre in funzione dell’uomo).
    Infatti il sesso in Italia è un vero tabù, guai parlarne e divulgarne informazioni, guai a far epubblicità in cui le donne si masturbano o i parner fanno sesso consensuale o dire che le donne hanno piacere, bisogna continuare a sostenere che le donne hanno meno desiderio degli uomini ma poi non si capisce perchè uno se convinto di questo debba venirci a molestare o debba richiederci ruoli sessuati. Forse perchè il sesso viene ancora visto come uno strumento di controllo da parte delle donne e il piacere solo dal punto di vista maschile.
    Scusate se mi sono dilungata 😀 avevo voglia di scrivere. Ribadisco però che sostengo la Zanardo e vorrei vederla nei Cda alla Rai:)