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Feti-cismi: così fu che ci chiamarono assassine!

Update: Aggiornamenti sul dibattito e riassunto delle puntate precedenti.

Infine eccolo il cimitero per gli embrioni e i feti, all’occorrenza può ospitare anche preservativi e assorbenti usati perché per gli integralisti cattolici ogni sputo è un figlio, si sa. Mentre i figli dei migranti morti in mare restano in mano ai pesci.

Inaugurato a Roma, con tanto di enfasi e pubblicizzazione da infliggere alle donne, specificando che non si andrebbe contro la 194, ovvio che no. Si va contro le donne e contro la garanzia di un aborto assistito in generale.

Perché intervenire sulla legislazione che trasforma gli embrioni da rifiuti ospedalieri a persone, ovvero soggetti meritevoli di sepoltura, significa aggirare la 194 e decidere che l’embrione è vita. Dunque chiunque abortisca sarà di conseguenza dichiarat@ un assassin@.

La legge parla chiaro. A meritare la sepoltura è la persona, se sei persona chi mette fine alla tua vita è un assassino. Se l’embrione merita la sepoltura dunque sarebbe una persona e allora chi abortisce cos’è?

Fanno così ciò che non hanno potuto fare in altri modi. Continuano a depotenziare la 194, a renderla completamente inutile, come se non bastasse l’obiezione di coscienza e tutta la serie infinita di ostacoli che le donne trovano ogni volta che cercano una pillola del giorno dopo o tentano di interrompere una gravidanza.

La questione dei cimiteri per gli embrioni arriva dalla lombardia di formigoni, poi un tentativo di proposta in sicilia e poi singoli provvedimenti in altre città e certamente tra queste non poteva mancare la roma in mano ai fascisti.

Sapete come avviene questa cosa? Con un modulo sottoposto alle donne che abortiscono alle quali si chiede se vogliono lasciare che l’embrione sia scaricato come un rifiuto ospedaliero e sepolto come una persona. Secondo voi da uno a 10 questa cosa quanto può essere classificata come violenza sulle donne?

Per leggere delle puntate precedenti:

Roma: attacco alla 194

Identificazione delle donne che hanno abortito

Feti-cismi siciliani: proposta di legge sulla sepoltura obbligatoria dei feti abortiti

Lombardia: feti-cismi, ovvero l’obbligo di seppellire un feto abortito

Posted in Anticlero/Antifa, Corpi, Omicidi sociali.


9 Responses

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  1. Flavia says

    Fabyana, te la stai prendendo con le persone sbagliate. La possibilità di dare sepoltura ai feti c’è già, e non te l’hanno detto. Ma ci sono probabilmente tante altre cose che non sai, ad esempio quali e quanti tipi diversi di violenza subiscono nei nostri ospedali le donne che abortiscono. Ecco perchè siamo qua a denunciare questo finto prendersi cura dei nostri desideri, questa macabra fanfaronata con tanto di foto e strombazzi vari. A Roma c’è già un luogo preposto, in un altro cimitero, che bisogno c’era di creare un evento simile? bè, è un ulteriore tassello nella marcia verso la soppressione della 194, di fatto prima ancora che per legge. E’ la sceneggiatura che serve per suscitare nel paese un’ondata di riprovazione morale per le donne che abortiscono. E noi siamo qua affinchè questo non avvenga. Ma come puoi pensare che siamo attive su questi temi senza aver riflettuto sull’argomento? Come puoi pensare che non sappiamo che esistono aborti spontanei o donne che si sono trovate davanti a scelte drammatiche? Sappiamo che quando un figlio è desiderato il feto diventa subito “il tuo bambino”, e se anche non tutte di noi lo hanno provato sulla propria pelle possiamo immaginare cosa significa “lasciarlo andare”. Ma sappiamo anche che possiamo scegliere di non “riconoscerlo”, di non voler mettere a disposizione il nostro corpo. Noi possiamo immaginare i tanti e diversi percorsi delle donne, proprio perchè non siamo delle becere opportuniste reazionarie, che utlizzano i drammi delle donne per inscenare riti grotteschi e promuovere una cultura illiberale, opprimente, retrograda, violenta.

  2. fabyana says

    Vi siete chiesti se per alcune mamma questo può essere un bene?
    Vi siete messi dalla parte di chi il figlio lo perde o vi deve rinunciare con l’aborto terapeutico a gravidanza inoltrata e pancia cresciuta?
    Vi siete chiesti se tanto ci si sente assassine lo stesso fino alla fine dei propri giorni?
    Beh, se non vi siete chiesti tutto questo fatelo!!!!!
    Io ho interrotto la mia gravidanza a 6 mesi per delle gravi malformazioni cardiache. Vi dico, da donna, da mamma, che è una scelta dolorosissima e che nel mio animo il senso di colpa resterà per sempre anche se la razionalità dice che è stata la giusta scelta.
    Io non ce l’avevo un cimitero degli angeli…ma l’avrei voluto. Avrei voluto un posticino dove andare a salutare il mio Thomas, dove potergli portare dei fiori freschi, come ogni defunto merita.
    Finchè si lascia alla donna la decisione di seppellire o meno, non c’è violenza. La violenza nel mio caso c’è stata invece costringendomi a far diventare MIO FIGLIO un rifiuto ospedaliero.

  3. ariaora says

    è vero che tutto questo interesse “sentimentale” per gli embrioni è sospetto.
    Il controllo sull’embrione rappresenta il massimo livello di controllo sull’essere umano. è un controllo che, in modo differente, vogliono esercitare entrambi gli schieramenti. sia chi lo vuole considerare l’embrione persona, sia chi non lo considera persona. ci sono implicazioni sul controllo della struttura sociale, controllo delle nascite, brevetti, clonazioni. forse l’argomento dovrebbe essere trattato in modo differente

  4. cloro says

    … e quanto leccano il culo alle lobbies dei capitalisti industriali? Quanti favori legislativi fanno ad un’azienda come la GLAXO, da sempre ospite del “mondo imprenditoriale” italiano che faceva gli esperimenti sui neonati poveri in Argentina? http://www.lavocedellisola.it/2012/01/04/argentina-esperimento-della-glaxo-su-bimbi-poveri-14-muoiono/

    ma certo, l’embrione è piu’ vita di questi bambini qui, già nati

  5. Cosmic says

    Ancora una volta in questo paese ci si preoccupa degli embrioni ma se me fregano dei bambini e delle loro famiglie. Dove sono questi integralisti quando una donna è costretta a lasciare il lavoro perchè non ha trovato posto al nido comunale? E quando una donna è costretta a firmare dimissioni in bianco, sia mai rimanesse incinta, oppure non le viene rinnovato il contratto, o non le pagano la maternità? A quei datori di lavoro che non pagano i contributi, o che licenziano le donne in gravidanza, a loro nessuno chiede nulla?

  6. baruda says

    la richiesta per seppellirlo la facevano anche prima di quest’oscenità schifosa!

    maledetti

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